128 battiti al minuto, il numero magico.

Zac Efron torna sul grande schermo fa ballare Emily Ratajkowski a 128 battiti al minuto in un film che infuocherà le sale cinematografiche col suo ritmo travolgente. Dal 17 settembre in Italia ‘We Are Your Friends’. Un viaggio nella movida hollywoodiana, tra musica elettronica e sogni di celebrità.

We Are Your Friends è impostato sul ritmo battente di una colonna sonora molto variegata, che include il remix di Gryffin di “Desire” degli Years & Years, più due brani completamente nuovi, “Blackout” di The Americanos featuring Lil Jon, Juicy J e Tyga, e “Break Yourself” di Hook N Sling featuring Far East Movement e Pusha T.

PosterLa musica permea le nostre vite. Succede a molti di noi, quando un motivo ci rimane impresso nella testa, quando alziamo il volume mentre ascoltiamo la nostra canzone preferita o quando facciamo un balzo per cliccare su Shazam, o molto spesso quando registriamo i suoni che ci capitano intorno; è semplicemente il casuale sfondo sonoro della nostra vita quotidiana. Di tanto in tanto la canzone giusta può innescare il vivo ricordo di un particolare momento e luogo, afferrando la nostra attenzione e facendoci tornare subito lì.

Ma per Cole, un aspirante DJ, la musica è la sua vita, ed è la ricerca di quel particolare suono che lo spinge in avanti verso un futuro che solo lui può crearsi.

Il protagonista di We Are Your Friends è Zac Efron, nel ruolo di Cole, un giovane che cerca di trovare una via d’uscita da una vita verso un’altra, consapevole che è proprio quel dono per la musica che determinerà il corso della sua vita. Cole riceve un aiuto importante da parte di un DJ veterano, James Reed. Nonostante avesse avuto un’influenza artistica su Cole già a distanza, è solo dopo averlo incontrato che Cole inizia a guardare il proprio lavoro sotto una nuova luce, e le sue altre influenze – i suoi amici – in un’altra.

WE ARE YOUR FRIENDSEmily Ratajkowski interpreta Sophie, che non solo vive con James, ma lavora anche come sua assistente, una situazione che procede senza intoppi fino a quando Cole entra in scena. “Sophie è una ragazza molto intelligente che non ha avuto molto tempo per fare tutte le cose divertenti che la maggior parte delle persone fanno al liceo”, dice Emily. “Così quando è arrivata a Stanford, ha lavorato davvero sodo, ma si è anche divertita un po’. È venuta a Los Angeles e ha incontrato James, ma penso che lei stia ancora lottando per trovare una direzione o uno scopo nella vita”.

“Emily è davvero incantevole e ha apportato una tale sicurezza in Sophie”, dice Efron. “Penso che sia quello di Sophie che inizialmente attrae Cole, il suo senso di sé, la sua forza, forse lei è una sorta di spirito affine. È molto preso da lei, per questo è confuso su cosa fare quando scopre che lei sta con James”.

“Credo che Sophie e Cole si trovino come sulla stessa pagina della loro vita”, osserva Emily Ratajkowski. “Si circondano entrambi di diversi tipi di persone e diverse opzioni, cercando di capire dove inserirsi, per questo sono così in sintonia tra di loro”.

Zac Efron ha perso quasi 10 chili prima di andare davanti alla macchina da presa. Prima delle riprese, infatti, ha affrontato un periodo di preparazione per il ruolo, la formazione con Jason Stewart, per imparare i pro e i contro del mestiere. “Fare il DJ è difficile, sicuramente molto più difficile di quanto potessi immaginare”, ammette l’attore.

Nonostante i limiti di tempo, Efron si è buttato nella sfida. “Avevo le consolle, così ho potuto esercitarmi a casa. Ho messo via i videogiochi e ho iniziato a mettere dischi. Credo sia stato abbastanza fastidioso per i miei vicini di casa, ma per fortuna ho dei vicini fantastici”.

Sotto la tutela di Stewart, Efron ha iniziato dalle basi. “Abbiamo iniziato a lavorare a modo nostro”, dice Stewart, “Con Zac che imparava come abbinare i suoni e scegliere la musica. Da lì abbiamo iniziato a scegliere le canzoni che avrebbe utilizzato nel corso delle riprese e fare in modo che tutta l’attrezzatura fosse esattamente come sul set. Sono molto meticoloso nell’assicurarmi che tutto fosse impostato proprio nel modo giusto, e anche Zac ha questa abitudine.”

Efron è anche andato a guardare il professionista al lavoro. “Gli è bastato mettere un paio di canzoni per capire cosa vuol dire in realtà fare il DJ nei club. È uno studente veloce”, aggiunge Stewart.

Dopo un tempo relativamente breve ma dall’intensa preparazione, l’attore ha cominciato a sentirsi più a suo agio con le sue abilità, e si è guadagnato un grande apprezzamento per il talento e la creatività necessari per essere tra i migliori DJ della scena. “È veramente una forma d’arte. Per quanto mi riguarda penso che la parte più difficile sia stata lo stile – quelle piccole cose che migliorano la canzone o la alterano in modo da renderla solo tua.”

Tra i vari trucchi del mestiere che Stewart ha trasmesso al suo protetto, ci sono ciò che egli definisce “I 3 Test: pubblico, macchina e telefono”. Il personaggio di Zac è alle prese con la sua prima traccia per tutto il film, così gli ho dato qualche dritta. Fai un Demo, lo metti su una chiavetta USB e lo suoni nel club, vedi la folla come reagisce. Nel tuo studio ci sono dei begli altoparlanti, è normale che tutto sembri fantastico. Ma bisogna anche testarlo in macchina e sul telefono, con le cuffie – che poi è il modo in cui il pubblico lo ascolterà – ed assicurarsi che sia potente ed energico ovunque”.


Oltre a Zac Efron e alla bellissima Emily Ratajkowski, nel film, distribuito da Notorious Pictures e diretto da Max Joseph (regista del Tv show Catfish), anche Wes Bentley (The Hunger Games, Interstellar). Nel film recitano anche Jonny Weston (Insurgent, Taken 3), Shiloh Fernandez (La casa) e Alex Shaffer (Win Win). Joseph firma anche la sceneggiatura del film, insieme a Meaghan Oppenheimer, scritta sulla base di una storia di Richard Silverman.

Il regista del film, Max Joseph, che ha anche co-scritto la sceneggiatura, aveva il desiderio di portare alcune delle sue esperienze di vita sul grande schermo, in particolare quelle esperienze così comuni a molti di noi. “Ho sempre voluto fare un film sui ragazzi diplomandi o dell’università che affrontano le loro vite. Sono sull’orlo dell’età adulta ma cercano ancora di capire in quale direzione dovrebbero andare, in mezzo a tutte quelle tentazioni che abbiamo quando siamo giovani: sesso, droga, feste, automobili. E poiché tutti abbiamo una sorta di ‘colonna sonora’ della nostra vita, ambientare la storia nel mondo della musica aggiunge davvero una gran energia al film. Ero eccitato da tutte queste possibilità”.

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