Il piccolo e solitario Tom scopre nella sua cantina un piccolo fantasma verde e gelatinoso, che gli racconta di essere dovuto fuggire dal maniero dove abitava a causa dell’arrivo di uno spirito malvagio. Tom decide di chiedere aiuto alla scontrosa Hetty, un’acchiappafantasmi appena licenziata dalla sua organizzazione segreta, con la quale riuscirà a sconfiggere il terribile nemico.
Al cinema dal 29 ottobre arrivano i “Ghosthunters – Gli acchiappafantasmi” in un divertente film per tutta la famiglia, tratto dall’omonima serie di besteller di Cornelia Funke (edita in Italia da Beisler Editore).
“Squadra cacciafantasmi e la pista di ghiaccio” è stato uno dei primi libri, scritto 20 anni fa, dell’autrice di bestseller Cornelia Funke. Nel 1993 uscì il primo libro dalla serie “Le galline selvatiche”, che insieme con la serie di “Squadra cacciafantasmi” (che nel 2001 è arrivata al terzo capitolo) e alla trilogia “Tintenwelt” (“Il mondo di’inchiostro”), hanno reso famosa l’autrice. Anche Luca, di otto anni e figlio del produttore cinematografico di Monaco Oliver Schündler, era un entusiasta lettore dei racconti di fantasmi di Funke. Si divertiva molto quando gli leggevano la storia del FMS (Fantasma Mediamente Spaventoso) Ghosty, dell’acchiappafantasmi Hedwig Kümmelsaft e del ragazzino Tom; così propose a suo padre di farci un film: Detto, fatto!
Per il regista Tobi Baumann, “in un film come questo c’è un mix di avventura per tutta la famiglia e commedia moderna come non è mai stato fatto in Germania”.
“Men in Black” è stato un buon modello per gli autori nel creare un vero e proprio mondo parallelo. Infatti, in Ghosthunters non esiste solo il mondo dei fantasmi, suddivisi in varie categorie come FMS o AFG, ma esiste anche il mondo dei loro avversari: gli acchiappafantasmi professionisti dell’Istituto Centrale degli Acchiappafantasmi (ICA).
Il protagonista assoluto della storia è un bravissimo giovane attore Milo Parker che interpreta il timido e pauroso Tom Tomson, che deve superare se stesso arrivare al lieto fine.
“Ghosthunters” non offre solo belle immagini, una storia coinvolgente e uno dei fantasmi bavosi più carini che si siano mai visti a cinema ma porta anche un messaggio positivo: “Alla fine il demone di ghiaccio può essere sconfitto solo grazie all’amicizia tra loro tre”, dice il produttore e aggiunge: “Serve un gruppo di outsider per poter salvare il mondo. Per questo il film è la dimostrazione di una società colorata, nella quale c’è posto per ognuno – è uguale se vecchi, giovani o… verdi e bavosi. Non è fantastico?”.