Nella conferenza stampa di La vita è facile ad occhi chiusi, tenutasi al Cinema Farnese di Roma, abbiamo incontrato il protagonista Javier Cámara Rodríguez. Molti sono stati i ricordi del set e le curiosità che ci ha raccontato l’attore spagnolo.
Partiamo intanto da una presentazione dell’ultimo delizioso film di David Trueba. Film che ci colpisce per la sua disarmante semplicità e per la sua interessante fotografia, opera quest’ultima del giovanissimo Daniel Vilar. Il tema centrale del film è il viaggio. Un viaggio che porterà tre persone, incontratesi casualmente, in una località andalusa: Almeria. Siamo a metà degli anni ’60 e Almeria, con i suoi scenari naturali mozzafiato, è un luogo molto frequentato dai set cinematografici. Soprattutto dagli spaghetti western. Ma oltre a questi in quel periodo c’è anche John Lennon, in un momento in cui era in crisi con gli altri Beatles e voleva abbandonare la musica per il cinema. Il film che sta girando è How I Won The War (Come ho vinto la guerra) di Richard Lester. Sul set di questo film stava componendo “Strawberry Fields Forever”, canzone che viene citata esplicitamente nel titolo del film di Trueba. Ma proprio mentre era impegnato sul set riceve la visita dell’insegnante d’inglese Juan Carrión Gañán, un curioso e simpaticissimo personaggio che utilizzava le canzoni dei quattro di Liverpool per le lezione ai suoi studenti. La leggenda vuole che da quell’incontro nacque l’idea di inserire i testi delle canzoni all’interno degli album. Per un’idea all’inizio pedagogica.
Per incontrare il suo mito, il prof di inglese aveva fatto un lungo viaggio. E proprio in questo viaggio aveva caricato e portato con se due ragazzi autostoppisti, gli altri due protagonisti del film. Tra i tre nascerà un’amicizia indimenticabile.
L’idea del film, come ci racconta in conferenza stampa Camara, è nata da un articolo letto sul giornale dal regista Trueba. Un articolo che riportava questi aneddoti e la storia, sconosciuta ai più, di questo rapporto epistolare tra il professore di Inglese Juan Carrión Gañán e il leader dei Beatles John Lennon. Una storia vera che assolutamente meritava un film.
L’attore almodovariano per eccellenza, Javier Cámara, molto bravo nella pellicola, ci racconta del suo personale incontro con il professore a Cartagena, un arzillo ultranoventenne molto contento della pellicola, soprattutto del fatto che almeno dopo tanti anni tutto il mondo conosca la sua storia.
Nel film, come dicevamo, oltre alla storia del professore troviamo quella di due giovani: un ragazzino sedicenne scappato di casa e dal severo padre e una ragazza ventunenne in fuga dalla famiglia perché incinta. La cosa importante, ci dice sempre l’attore, non era mostrare John Lennon, né i Beatles o la Spagna Franchista, ma il viaggio e la ricerca, se vogliamo, interiore dei protagonisti. La società e i suoi problemi è presente nel film, ma non era l’intento principale del regista. John Lennon, tra l’altro, si intravede solo una volta e molto da lontano ed è interpretato dallo stesso David Trueba, in un brevissimo cameo.
Il pubblico spagnolo ha molto apprezzato La vita è facile ad occhi chiusi, tanto da portarsi a casa ben 6 premi Goya. Tra i tanti, ricordiamo quello alla colonna sonora di Pat Metheny. Difatti come potremmo immaginarci non troviamo i Beatles, ma un tema composto da Charlie Haden poco prima di morire e ripreso da Pat Metheny (sembrerebbe che l’abbia composto mentre era su una barca in crociera alle Bermuda). La canzone cantata da John Lennon è eseguita invece da un bravo imitatore. Avevano chiesto infatti più di un milione e mezzo di euro per i diritti musicali. Di più di quanto è costato il film.
Altre curiosità in più non riusciamo a strappargliele. Però vogliamo segnalarne un paio. Ci racconta che il film che più di tutti lo ha consacrato al successo, ovvero Parla con lei di Almodovar, all’inizio era stato pensato per Roberto Benigni. Per questo il nome del protagonista è Benigno. Per quanto riguarda invece i rumours della sua partecipazione all’ultimo film di Sorrentino non ci dice nulla. Solo che interpreterà un cardinale barbuto. La pellicola uscirà il prossimo 8 ottobre in 50 copie.
Alessandro Superretro