Addio Silvana Pampanini, simbolo anni ’50.

Addio a Silvana Pampanini, 90 anni, morta dopo un lungo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, dove due mesi fa era stata sottoposta a un complesso intervento chirurgico addominale. A dare la notizia è l’amico e manager dell’attrice Alessandro Lo Cascio.

silvana-pampanini0I funerali si svolgeranno venerdì 8 gennaio ore 11 presso la Parrocchia Santa Croce in Via Guido Reni 2 Roma.

La sua ultima volta sul grande schermo nel 1983, per un’apparizione nel ruolo di se stessa ne ‘Il tassinaro’ di Alberto Sordi. Nata a Roma il 25 settembre 1925, cresciuta in una famiglia veneta trapiantata da tre generazioni nella Capitale, nipote della celebre cantante lirica Rosetta Pampanini, si è diplomata all’istituto magistrale e al conservatorio musicale di Santa Cecilia. 21enne, viene iscritta dalla sua maestra di canto, senza esserne a conoscenza, all’edizione del concorso di Miss Italia del 1946. Non vincerà, poiché la vittoria andrà a Rossana Martini, ma saranno le proteste del pubblico a trasformare il primo posto della Martini in un ex aequo con la Pampanini.

silvana_pampaniniLa sua fortuna comincia da qui: sarà infatti proprio il concorso di bellezza più famoso della Penisola a lanciarla nel mondo del cinema. Nella prima metà degli anni Cinquanta è lei il volto dell’Italia che rinasce dopo la Guerra: più provocante di Sophia Loren e Gina Lollobrigida. Diventa anche il simbolo della bellezza italica più rappresentativo nel mondo, accanto a Lucia Bosè e Silvana Mangano.

Negli anni ’50 molti film con la Pampanini furono distribuiti in tutto il mondo. I titoli più noti sono: I pompieri di Viggiù che nel 1949 la rivelò al grande pubblico; nel 1951 O.K. Nerone, suo primo successo internazionale nonché parodia di Quo vadis? e Bellezze in bicicletta in cui cantò una delle più celebri canzoni dell’epoca; nel 1952 il pluripremiato Processo alla città e La presidentessa tratto da una brillante pochade francese; nel 1953 un riuscito episodio di Un giorno in pretura per cui si lasciò invecchiare di 30 anni dal truccatore; nel 1955 la commedia La bella di Roma di Luigi Comencini e il campione di incassi Racconti romani da un soggetto di Alberto Moravia. Infine La strada lunga un anno di Giuseppe De Santis, candidato all’Oscar 1959 e vincitore del Globo d’Oro come miglior film straniero.

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