Bianco di Babbudoiu, un vino esilarante.

L’esordio cinematografico di Stefano Manca, Michele Manca, Roberto Fara, ovvero il trio di Colorado Cafè ‘Pino e gli anticorpi’ non delude le aspettative: ‘Bianco di Babbudoiu’ è un film divertente e porta la comicità in Sardegna.

Il salto fatto dal terzetto sassarese, che si è ricomposto per l’occasione, arriva al cinema dal 17 marzo con Lucky Red, con la regia di Igor Biddau e con la presenza sul grande schermo di Caterina Murino. Il cast del film include anche Benito Urgu, Valeria Graci, Dario Cassini, Carlotta Bazzu, Marco “Baz” Bazzoni, Francesca Rossi e Digei Angelo (Domenico Raffaele).

L’idea del film è stata quella di partire da un’azienda in crisi, una cosa attualissima, dandogli una lettura comica. Michele, Roberto e Stefano, interpretano il ruolo degli eredi delle tenute Babbudoiu (‘babbo tuo’), l’azienda vinicola fondata dal padre, costretti a trovare una grossa somma di denaro in soli 15 giorni per salvarsi dal fallimento. E non sarà facile: devono restituire i soldi alla banca e tenteranno qualsiasi cosa per racimolare disperatamente la cifra. Da qui tutta una serie di goffi tentativi per trovare i soldi: gare di bevute di ‘fil di ferro’, il furto di un prezioso maiale di razza dell’antipatico vicino e i tre che si trovano a vendere di tutto: dagli anelli di fidanzamento alle croste d’autore. Il tutto pur di salvare l’azienda di famiglia. Ma quando tutto sembra perduto ecco che arriva la soluzione: le bottiglie di Bianco di Babbudoiu.

“Babbudoiu è un nostro tormentone storico – affermano i tre comici durante la presentazione del film a Roma -, pensate che a Colorado i comici genovesi ci chiamavano direttamente ‘I BABBUDOIU’. E anche la nostra società si chiama ‘Babbudoiu corporation’. Insomma, alla fine ce lo siamo portato anche nel film”.

“Abbiamo cercato di sviluppare il clima cabarettistico in una dimensione comica più aderente a noi stessi – spiega il regista -. All’inizio – continua Biddau – volevamo fare come un cartone animato invece poi abbiamo fatto un film che sembra un cartone animato”.

“La particolarità della storia – affermano Pino e gli anticorpi – è che noi tre non interpretiamo personaggi di fantasia, ci hanno chiesto di essere noi stessi. E quindi troverete semplicemente noi stessi e la nostra comicità”.

“Abbiamo cominciato a pensare di fare un film durante Colorado Cafè – proseguono i tre comici -, e poi abbiamo iniziato un cammino durato sei anni. Quindi ci siamo rivolti a Piero Crispino della Trezerodue con un soggetto che è piaciuto e ci è stato dato il via per preparare la sceneggiatura. Il film è cambiato molto in corso di lavorazione, nel senso che la sceneggiatura ha avuto addirittura undici stesure che durante le riprese sono diventate tredici. Il risultato è stato un film nato come una commedia e diventato un vero e proprio film comico. La storia è rimasta la stessa ma la struttura si è evoluta, all’inizio era lenta e poi è diventata più veloce”.

“Durante le riprese – conclude Michele Manca – ci siamo divertiti moltissimo. Prima di girare abbiamo studiato e ci siamo preparati alle dinamiche richieste per stare sul set. In pratica rispetto alla tv e al teatro devi essere pronto a tempi diversi perché il tutto è basato sul fatto che la reazione del pubblico arriva dopo l’immagine e non dopo la battuta. Abbiamo completato le riprese in sole cinque settimane, grazie anche a una troupe fantastica. Gente giovane e preparata”.

“Pino e gli anticorpi” nascono come un trio comico composto dai fratelli Michele Manca (26 settembre 1975) e Stefano Manca (29 agosto 1972) e da Roberto Fara (25 agosto 1973), tutti e tre nati a Sassari. Nel 2015 si separano da Roberto Fara, diventando così un duo. Tornano a lavorare insieme nel loro primo film “Bianco di Babbudoiu”.

Il trio inizia a esibirsi nel 1994 e, dopo una lunga gavetta fatta di spettacoli in teatri, locali e piazze sarde con qualche apparizione nelle tv locali, dal 2001 iniziano ad essere conosciuti a livello nazionale, sia attraverso la partecipazione a programmi tv (dapprima con la partecipazione a “Scherzi a parte” e poi nelle edizioni dal 2005 al 2009 di “Colorado Caffè” e 2011, 2014 e 2015 di “Colorado”), che i ripetuti tour in tutto il territorio italiano.

Michele, Stefano e Roberto hanno studiato recitazione presso L’Ecòle Philippe Gaulier di Parigi e Clown con Eric Dé Bont in Spagna.

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