Forever young, per crescere c’è tempo.

Oggi nessuno insegue più un sogno o un ideale, tutti sono alla ricerca della giovinezza perduta. Se sei giovane sei “in”, se sei vecchio sei “out”.

Forever Young è la nuova commedia di Fausto Brizzi che racconta uno dei fenomeni dei nostri tempi, ovvero quello degli uomini e delle donne che faticano a comportarsi da adulti e si sentono ancora maledettamente giovani. Il film che vede protagonisti Fabrizio Bentivoglio, Sabrina Ferilli, Stefano Fresi, Lorenza Indovina, Lillo, Luisa Ranieri, Teo Teocoli e Claudia Zanella si basa sulla sceneggiatura realizzata dal regista insieme alla coppia collaudata di Marco Martani ed Edoardo Falcone, reduci dal successo cinematografico dello scorso anno con ‘Se Dio Vuole’. Forever Young è prodotto da Wildside e arriva al cinema dal prossimo 10 marzo, distribuito da Medusa.

Forever young è la storia di un gruppo di amici, ambientata nell’Italia di oggi. L’avvocato Franco (Teo Teocoli) è un adrenalinico settantenne, appassionato praticante di sport e di maratona in particolare. La sua vita cambia quando scopre che sta per diventare nonno grazie a sua figlia Marta (Claudia Zanella) e a suo genero Lorenzo (Stefano Fresi) e che il suo fisico non è poi così indistruttibile. Angela (Sabrina Ferilli), un’estetista di 49 anni, ha una storia d’amore con Luca (Emanuel Caserio), 20 anni, osteggiata dalla madre di lui, Sonia (Luisa Ranieri), sua amica.

Diego (Lillo), dj radiofonico di mezz’età, deve fare i conti con gli anni che passano e con un nuovo, giovanissimo e agguerrito, rivale (Francesco Sole). Giorgio (Fabrizio Bentivoglio) ha 50 anni e una giovanissima compagna (Pilar Fogliati), ma la tradisce con una coetanea di 50 (Lorenza Indovina). Chi sceglierà quando si troverà messo alle strette?

“Questa volta è bastato guardarmi intorno – afferma Fausto Brizzi -: i Forever Young sono ovunque. Non esistono quasi più gli adulti, esistono i giovani e i “finti giovani”. Quest’epoca sarà ricordata per l’estinzione dei nonni, degli zii, delle mamme e dei papà e l’affermazione delle Milf e delle Cougar. O perlomeno per la loro trasformazione.

“Mia nonna mi avrebbe adottato – continua il regista -, oggi la nonna di mia figlia va a pilates il lunedì, a yoga il martedì, al cinema con le amiche il mercoledì che costa meno, il giovedì guarda una serie tv con il secondo marito, il venerdì va a cena con un tipo che la corteggia, il sabato organizza un brunch e la domenica forse mi tiene la bimba un paio d’ore. Forse. Appartenendo alla categoria dei finti giovani (l’aggravante è che in Italia resti un “giovane regista” quasi in eterno), posso permettermi di prenderla in giro. E posso anche non cercare necessariamente il lieto fine come spesso ho fatto nelle favole romantiche precedenti”.

“È il mio primo film di satira di costume – afferma Brizzi -, direi quasi una commedia all’italiana se il termine non fosse abusato. Certamente, lo dico sottovoce e senza voler fare paragoni, avevo in testa i risiani “Mostri” e “Il sorpasso” quando scrivevo con Martani e Falcone. I “Forever Young” sono irrecuperabili, disposti a tutto, si annidano nei circoli sportivi, nelle discoteche, nei centri commerciali. Li riconosci facilmente: sono vestiti e si comportano da giovani. Ecco, i giovani. Il film è pieno di giovani veri. Anzi, credo che il pubblico principale del film sia proprio composto dai figli di questi “Mostri” che potranno finalmente ridere dei loro genitori. Avrei potuto intitolarlo “GIOVANI contro FINTI GIOVANI” se non avessi già abusato del conflitto in alcuni titoli precedenti. E poi “Forever Young” per la mia generazione è un logo immediatamente evocativo. Qui la hit degli Alphaville è rigenerata da Nina Zilli che ha cantato una versione rarefatta e, secondo me, modernissima”.

“Ho provato a fare un film colorato, buffo, pieno di personaggi e canzoni (un po’ vintage e un po’ di oggi) e di giocare con un cast nuovo per me, anche un po’ in controfase rispetto ai cast omologati ai quali ho anche contribuito in passato – conclude il regista -. È il primo film dai tempi di “EX” che sento totalmente mio, nel quale mi riconosco in pieno e che non è frutto di compromessi o strizzate d’occhio al mercato. È quello che so fare oggi. È quello che sono oggi. Come regista e come finto giovane”.

Il fenomeno di non voler invecchiare ”aumenterà sempre di più a dismisura – dice Teo Teocoli -. Una volta, ai mie tempi, i vecchi giocavano alla bocce dopo una vita in ufficio o in fabbrica. Se già ora ti rialzano il culo di venti centimetri cosa succederà tra un po’?”.

Dice Lillo:”il mio personaggio è ridicolo. Non accetta la sua età ed è convinto di avere sempre venti anni. La sua ambizione è voler uccidere il nuovo che avanza”.

Per Fabrizio Bentivoglio il suo personaggio di Giorgio ”è straordinario che tradisca una giovanissima con una coetanea con la quale poter condividere cose proibite come le tagliatelle fatta in casa e i dischi in vinile”.

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