Boris Giuliano, un poliziotto a Palermo.

In occasione della Settimana della Legalità, in prima serata su Rai1, lunedì 23 e martedì 24 maggio arriva una miniserie ispirata alla figura di Giorgio Boris Giuliano, vice questore Capo della Squadra Mobile di Palermo, medaglia d’oro al valore civile, ucciso nel 1979 in un agguato mafioso.

boris giuliano2La storia di un integerrimo servitore dello Stato dalle grandi capacità organizzative e di leadership che fu tra i primi a capire le trasformazioni criminali in Sicilia negli anni Settanta e a cogliere i rapporti tra politica e Cosa Nostra. Il suo metodo investigativo ha rivoluzionato il modo di fare indagini in Italia e, attraverso inchieste di fondamentale importanza, ha ricostruito la struttura segreta e l’attività criminale di Cosa Nostra, elementi fondamentali per la successiva istruttoria di Falcone e Borsellino che ha portato al maxiprocesso del 1986.

“Boris Giuliano, un poliziotto a Palermo” è una coproduzione Rai Fiction – Ocean Productions, prodotta da Sergio Giussani per la regia di Ricky Tognazzi che ha curato anche la sceneggiatura insieme a Giovanna Koch e Angelo Pasquini. Ad interpretare il poliziotto a capo della squadra mobile di Palermo uno straordinario Adriano Giannini affiancato da Nicole Grimaudo nei panni di Maria Leonetta, Ettore Bassi (Tonino De Luca), Antonio Gerardi (Bruno Contrada), Luigi Maria Burruano (Buttafuoco) e con Enrico Lo Verso (Leonardo Vitale), Fabrizio Bracconeri (Trezza), Sebastiano Lo Monaco (Macaluso) e Francesco Montanari (Marco Alliati).

boris giuliano1“Nella mia carriera – afferma Ricky Tognazzi – ho affrontato molte volte il tema della criminalità organizzata, con film quali I giudici, La scorta, Vite strozzate, Il caso Enzo Tortora, L’assalto. Storie d’ingiustizia e di coraggio. Il coraggio di uomini che hanno sfidato a viso aperto il malaffare, sacrificando la loro stessa vita per un’ideale di libertà. Boris Giorgio Giuliano può essere considerato, a buon diritto, il padre di molti di loro e in alcuni casi l’ispiratore. Boris era un poliziotto, un commissario poi diventato capo della Squadra Mobile, che ha sempre svolto il suo lavoro con profonda dignità e rispetto. Un uomo capace di far tremare le fondamenta del sistema mafioso quando i più non osavano neanche pronunciare la parola Mafia. Una storia, la sua, scandita da morti eccellenti come quella del Procuratore Capo Scaglione, di giornalisti coraggiosi come Mauro De Mauro, Mario Francese, Peppino Impastato e molti altri… così tanti che viene difficile ricordarli tutti. Leggendo le cronache di quegli anni si rimane sconcertati dal numero impressionante di vittime innocenti e fatti delittuosi che martoriavano la Sicilia in quell’epoca. Un male talmente radicalizzato da inquinare i piani più alti del sistema mettendo a rischio l’idea stessa di Stato democratico e trasformando la Sicilia in una regione in ostaggio della criminalità”.

“Boris Giuliano – prosegue il regista – ha contribuito a liberare la Sicilia dalle sue catene secolari. Con inarrestabile intelligenza, insieme a una squadra di uomini scelti, ha condotto l’attività investigativa a un livello superiore, tanto da attirare l’interesse delle Agenzie investigative americane, che in quegli anni affrontavano lo stesso nemico, Cosa Nostra, che si era radicalizzata anche oltreoceano. La mafia lo poteva fermare solo sparandogli vigliaccamente alle spalle e così ha fatto, ma la porta che Boris aveva aperto sulle attività della criminalità organizzata non si sarebbe mai più richiusa. Boris non solo puntò un riflettore sul mostro mitologico dalle cento teste, ma riuscì a dimostrare che poteva essere sconfitto. Ci siamo chiesti più volte, durante la scrittura, con Angelo Pasquini e Giovanna Koch, che cosa spingesse un uomo a rischiare tanto, ma soprattutto dove trovasse la forza di andare avanti, nonostante gli orrori che si consumavano intorno a lui. La risposta è semplice. La passione per il suo lavoro, il senso del dovere e la ricerca della verità, insieme all’amore per la sua famiglia e per gli uomini della sua squadra di cui si sentiva fortemente responsabile, erano più forti della paura. Sergio Giussani, il produttore ha inseguito questo progetto con convinzione ed entusiasmo per molto tempo, trovando una sponda nel Direttore di Rai Fiction Tinny Andreatta, da sempre attenta a promuovere storie che possano restituire alla memoria collettiva le gesta di personaggi come Boris Giuliano: poliziotto, padre e marito esemplare, un vero eroe dei nostri tempi”.

boris giuliano3

I commenti sono chiusi.