“David Bowie Is”. I mille volti di Ziggy Stardust

Dal 10 gennaio 2016 il mondo non è più stato uguale a prima. La notizia della morte di David Bowie ci ha lasciati senza fiato e da subito un’ondata di lutto collettivo ha invaso la rete e gli organi di stampa, dando voce a un cordoglio globale che andava ben oltre i confini dell’arte musicale.

Eccentrico, provocatore, infaticabile esploratore di nuove frontiere, Bowie è stato un artista totale e ha ridefinito i confini della performance musicale e stravolto la forma della canzone. Dal Major Tom di “Space oddity” a “Ziggy Stardust”, dal Thin White Duke di “Station to Station” al diafano post-rocker di “Heroes”, dai trionfi di “Let’s dance” e di “The next day” fino a “Lazarus”, ultimo singolo del suo straordinario testamento musicale “Blackstar”, Bowie (nome d’arte di David Robert Jones) in 50 anni di carriera ha abbattuto barriere e rivoluzionato la storia della musica, della moda, dell’arte, trasformando se stesso e le sue mille incarnazioni in altrettante icone dell’immaginario collettivo e della cultura di massa.

La Nexo Digital ha deciso di riportare sul grande schermo con delle giornate evento a partire dal prossimo lunedì 11 luglio, il documentario di Hamish Hamilton: “David Bowie Is”.

DavidBowie_POSTER_100x140Il film è originariamente uscito soltanto in Gran Bretagna ben due anni fa, con un intento prettamente pubblicitario per una mostra al Victoria & Albert Museum di Londra: “David Bowie Is Happening”. Stiamo parlando della più grande mostra mai realizzata sull’artista, composta da materiali provenienti dal suo archivio personale con foto, testi originali scritti a mano, costumi di scena, allestimenti scenografici, copertine di album, “sounds and visions”…

Una mostra nata con un forte intento multidisciplinare (spaziando dalla musica alla moda, dal cinema al teatro) e che ha avuto un enorme successo andando in tour per tutto il mondo.

Attualmente la mostra andrà in scena a partire dal 14 luglio e fino al 13 novembre al MAMBO di Bologna.

L’esposizione ci conferma come il lavoro di questo camaleonte ed artista “totale” abbia influenzato i più ampi movimenti, dal design, all’arte contemporanea. Il progetto, per la propria fruizione multimediale, è affidato alla tecnologia Sennhieser, con inoltre allestimenti teatrali, installazioni video, etc… per condurre il visitatore in un viaggio emozionale completo.

Tornando al documentario, la storia ci viene narrata dai due curatori, Victoria Broackes e Geoffrey Marsh e da camei di molte star fan dell’artista, tra questi lo stilista Yamamoto, lo scrittore Kureishi e il leader del gruppo dei Pulp Jarvis Cocker.

“David Bowie Is” è quindi, oltre ad un video promozionale/istituzionale, un affresco a 360 gradi delle attitudini artistiche e comunicative di quell’enorme genio che è stato il Duca Bianco.

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