Per salvare Gotham City servono i mattoncini Lego

Tutti i grandi film cominciano con una bella immagine nera e una musica tesa. Anche Lego Batman, il nuovo film Warner-Dc con l’uomo pipistrello a mattoncini diretto da Chris McKay, al cinema dal 9 Febbraio. Una voce rauca, da supereroe vissuto, quella di chi ha prestato il volto anche a Jeeg Robot (Claudio Santamaria), ci accompagna fuori campo in un viaggio a Gotham City dove i cattivi Warner (persino Sauron del ‘Signore degli Anelli’ e Voldemort di ‘Harry Potter’) sono pronti a combattere alle spalle del nuovo leader indiscusso: il Joker. Ma il Joker ha solo un desiderio. Quello di essere rispettato da Batman, il suo eterno nemico.

Il Batman di mattoncini è disegnato come una rockstar, una di quelle che fuori dalle luci della ribalta si droga e si alcolizza nella solitudine più assoluta. Guarda la tv sul divano insieme solo al suo cibo preferito (le aragoste), guarda film melensi di Tom Cruise e prova invidia per l’altro supereroe Dc, Superman. Ma quando incontra il nuovo capo della polizia di Gotham City, Barbara Gordon, tutto viene stravolto e un inatteso figlio adottivo, Robin, cambierà radicalmente la vita del protagonista.

batman 3“Batman è il solito pieno di sé, tronfio, narcisista ma in questo film farà i conti con la solitudine dei numeri primi e scoprirà la bellezza di fare le cose insieme agli altri”, spiega Claudio Santamaria, alla presentazione stampa di Roma.

Unico neo del film intriso di ironia e azione è la voce di Geppi Cucciari, una Barbara Gordon “dimenticabile” soprattutto quando traduce “come on” con il sardo “Ajò”. E pensare che nella versione originale la doppiatrice è Rosario Dawson, assolutamente sensuale e spagnoleggiante.

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Seth Grahame-Smith, autore del soggetto e coautore della sceneggiatura, ha mixato tutta la mitologia dell’uomo pipistrello, come fosse la storia definitiva di questo personaggio. Non si tratta di una semplice parodia, ma di un ritratto noir di un vigilante buono e problematico: a cosa servirebbero i supereroi se tutti i cattivi fossero stati eliminati? E solo la sua stessa nemesi, il Joker, potrà fare comprendere al novello narciso Batman che nella vita, oltre al culto degli addominali, ci vuole qualcuno da amare (e odiare).

Oltre alla comicità delle BAT-tute dei protagonisti, Lego Batman è paradossalmente un film che potrà piacere più ai grandi, per le gag, le citazioni anni ’80 e per le sue punte di rara follia (basti pensare che la parola segreta per accedere alla Batcaverna è “Iron Man Puzza”), che ai bambini amanti dei cartoni e dei mattoncini.

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