I giochi di potere di miss Sloane

MISS SLOANEJessica Chastain è Miss Elizabeth Sloane, la Frank Underwood in gonna e tacchi a spillo, al cinema dal 7 settembre nel nuovo film di John Madden, già candidato al Premio Oscar come miglior regia nel 1999 per “Shakespeare in Love”.

Miss Elizabeth Sloane è una lobbista astuta e di successo, nota e ricercata per aver sempre fatto tutto ciò che era necessario per vincere. In una Washington dove vengono intessute trame oscure e giochi di potere spietati alla “House of Cards”, miss Sloane viene reclutata per una campagna di supporto alle aziende che producono e vendono armi. Elizabeth realizza che, questa volta, la vittoria avrà un prezzo da pagare molto alto. Elizabeth Sloane è una lobbista straordinaria, la più ricercata a Washington. Famosa per la sua astuzia e una lunga storia di successi, ha sempre fatto qualsiasi cosa per vincere, ma quando deve affrontare l’avversario più potente della sua carriera, scopre che la vittoria può costarle un prezzo troppo alto.

Un avvincente thriller politico: la storia di una spietata lobbista sull’orlo dell’esaurimento, personale e professionale, che supera i limiti etici e legali pur di far approvare una controversa legge. Sollevando il velo sull’industria sotterranea e potente delle lobby, Miss Sloane porta alla luce le dinamiche e le strategie utilizzate per vincere al Congresso. Brillante, sicura di sé e completamente priva di scrupoli, Elizabeth Sloane è una delle professioniste più potenti che briga dietro le quinte a Washington. Fiore all’occhiello di una società di lobbying della vecchia scuola capitanata da George Dupont (Sam Waterston), Miss Sloane è disposta a fare di tutto per i suoi clienti – anche se questo significa forzare le regole. Ma quando il capo della potente lobby delle armi si rivolge a lei per convincere l’elettorato femminile a opporsi a una legge che introdurrà nuove regole sulla vendita delle armi da fuoco, Sloane rifiuta di netto ed entra a far parte di un combattivo studio legale specializzato che rappresenta i sostenitori della legge. Insieme al CEO della società (Mark Strong) e a un gruppo di giovani e promettenti professionisti, Miss Sloane trama, manovra e manipola per arrivare a quella che promette essere una splendida vittoria. Ma il suo accanimento minaccia sia la sua carriera che le persone che le stanno a cuore. Compromessa, vulnerabile e sotto inchiesta da parte del Senato, Elizabeth Sloane potrebbe finalmente aver trovato pane per i suoi denti.

Il film nasce da una sceneggiatura che ha sorpreso il regista John Madden per la descrizione dettagliata di un’attività tuttora avvolta nel mistero. “Benché avessi un’idea dell’argomento, non sapevo esattamente cosa faccia un lobbista, e immagino che sia lo stesso per molti”, spiega Madden. “La sceneggiatura era intelligente, sorprendente, veramente apprezzabile. È ambientata in un mondo dove la strategia è tutto. Il linguaggio naturale dei personaggi è ironico e indiretto, per questo è un film estremamente intelligente, ma anche molto divertente e con svolte inattese. Il pregio maggiore di questa sceneggiatura è che non prospetta mai esiti scontati”.Miss Sloan

Élite dei professionisti della comunicazione, i lobbisti si guadagnano la vita influenzando chi ha il potere decisionale, in tutto il mondo, compresi i più potenti legislatori in America. Misterioso, riservato e straordinariamente potente, anche le origini del termine “lobbista” non sono chiare, anche se, secondo alcuni, è stato coniato dal presidente Ulysses S. Grant alludendo ai rappresentanti di interessi particolari in attesa di agganciarlo nella lobby (la hall) del Willard Hotel. “Il film non si presta a una descrizione univoca”, continua Madden. “È allo stesso tempo un dramma politico, un thriller imprevedibile e costantemente sorprendente, che mostra il meccanismo di un processo politico poco studiato e ancora meno capito, e, soprattutto, uno studio avvincente di un personaggio straordinario e ossessivo, determinato sia dalla sua intelligenza e abilità che dal suo essere donna. E più inaspettato di tutti è il ritratto della vita emotiva di un’eroina che si rifiuterebbe di ammettere di averne una”.

“Il film ruota intorno a un obiettivo politico apparentemente irraggiungibile”, continua Madden. “Una questione che si è ostinatamente rifiutata di rispondere alle contestazioni legali. Il film esamina le molte tattiche usate dai lobbisti per influenzare le decisioni. Cercare di superare ostacoli insormontabili è il meccanismo alla base del film, ed Elizabeth Sloane ne è il motore propulsivo. Sloane non fa prigionieri e utilizza tattiche che potrebbero suscitare disapprovazione. Raramente si ferma a riposare, è una personalità totalmente ossessiva, e i maniaci sono un soggetto molto interessanti per un film”.

Un’intervista su BBC News ha dato a Madden l’idea di cui aveva bisogno per iniziare. “Intervistavano un certo Jack Abramoff”, ricorda Madden. “Era un lobbista finito in prigione per un illecito. Non sapevo molto sull’attività delle lobby, ma sapevo che poteva essere un ottimo spunto per un film. Ho pensato che non era mai stata fatta una vera rappresentazione del clientelismo e del brokeraggio di potere che intercorre dietro le quinte a Washington “.

Miss Sloane accompagna il pubblico nelle sale conferenza insonorizzate di un’industria multimiliardaria che tradizionalmente mantiene un profilo pubblico basso. Si fa strada spingendosi al limite della legge per esercitare pressione sui deputati. E non riesce sempre a rimanere all’interno della legge. Miss Sloane non è moglie, non è madre, avrebbe potuto essere un uomo, ma una donna che deve muoversi in un mondo al maschile offre un personaggio molto più sfaccettato.

Il film si apre su un’audizione in Senato per esaminare l’etica professionale di Liz Sloane. Mentre la commissione interroga lei e gli altri testimoni, l’azione torna in flashback alle circostanze che l’hanno portata davanti al comitato. “La vera sfida è stata girare un film così verbale”, dice Madden. “I dialoghi sono intelligenti e molto veloci, e la sceneggiatura è stata una lettura esilarante. Ma la storia di un gruppo di persone che continuano a parlare, deve trovare la sua giustificazione diventando un pezzo di cinematografia, e abbiamo cercato il modo di superare questa problematica”.

Ma sono stati i risvolti da thriller della storia a colpire Jessica Chastain (convinta femminista) in modo particolare. “Assisterete all’incredibile storia di una donna che rischia tutto pur di vincere”, spiega l’attrice. “Ci sono continui colpi di scena, e proprio quando credi di sapere cosa sta succedendo arriva una grande sorpresa. Mi piacciono i film che ti stimolano a cercare di indovinare”.

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