Con il loro ottavo film interamente animato, la Illumination e la Universal Pictures portano al cinema dal 29 novembre IL GRINCH, un nuovo adattamento del tanto amato libro di Theodor Geisel (alias Dr. Seuss) che è ormai un classico per le vacanze. Il Grinch racconta la storia di un cinico brontolone che decide di rubare il Natale, ma finisce invece col commuoversi e ravvedersi grazie al generoso spirito natalizio di una ragazzina. Divertente, edificante e visivamente sbalorditivo, Il Grinch racconta una storia universale sul potere di redenzione della gentilezza e sul vero spirito del Natale.
Il candidato all’Oscar BENEDICT CUMBERBATCH presta la sua voce al Grinch nella versione inglese, mentre nella versione italiana è Alessandro Gassmann a prestare la voce al Grinch che vive sul Monte Crumpit in compagnia del suo fedele cane, Max. Isolato in una grotta piena di invenzioni e complicati attrezzi che utilizza per le sue necessità quotidiane, il Grinch entra in contatto con i suoi vicini solo quando deve avventurarsi nel paese di Chissarà per fare la spesa. Ma ogni anno a Natale i Chissaranno disturbano la sua solitudine con le loro celebrazioni sempre più grandi, più luminose e fastose. Quindi, quando i Chissaranno – compreso il sempre allegro vicino di casa Bricklebaum – dichiarano che quest’anno festeggeranno il Natale in maniera tre volte più grande, il Grinch si rende conto che per lui c’è solo un modo per ritrovare pace e tranquillità: deve rubare il Natale. Per fare ciò, decide di traverstirsi da Babbo Natale la notte della vigilia, arrivando addirittura a intrappolare una renna apatica di nome Fred per farle tirare la slitta. Nel frattempo, giù a Chissarà, Cindy Lou Chi – una ragazzina esuberante e animata dallo spirito natalizio, insieme alla sua banda di amici, sta studiando un modo per catturare Babbo Natale mentre questi fa il suo giro per consegnare i regali la notte della vigilia, per chiedergli di aiutare sua madre, Donna Chi, single ed oberata di lavoro. Mentre si avvicina il Natale, tuttavia, il piano altruistico di Cindy-Lou minaccia di scontrarsi con quello più nefando del Grinch. Riusciranno la gioia e l’ottimismo a trionfare sulla scontrosità e sul cinismo?
Nella versione originale, il vincitore del Grammy PHARRELL WILLIAMS, che ha ottenuto una candidatura all’Oscar per la sua canzone originale “Happy” del film Cattivissimo Me 2 della Illumination, presta la voce al Narratore. E la leggendaria attrice ANGELA LANSBURY, vincitrice di cinque premi Tony sei Golden Globe e dell’Oscar alla carriera, regala al pubblico una chicca straordinaria come voce del sindaco di Chissarà.
Profondamente rilevante per i nostri tempi, Il Grinch è un racconto sul potere che ha il perdono di trasformare le persone, ed è un film che si rivolge ad un pubblico di tutte le età invitandolo ad essere fiducioso, compassionevole e generoso, non solo a Natale, ma ogni giorno dell’anno.
Il Grinch è diretto da SCOTT MOSIER (produttore di Clerks – Commessi, e di In cerca di Amy) e YARROW CHENEY (co-regista di Pets – Vita da animali), ed è stato scritto da MICHAEL LESIEUR (Le spie della porta accanto) e TOMMY SWERDLOW (Cool Runnings – Quattro sotto zero), ed è basato sul libro di Dr. Seuss. Il montaggio del film è di Chris Cartagena (Free Birds – tacchini in fuga), e le scenografie sono di COLIN STIMPSON (Pets – Vita da animali). Le musiche sono state composte dal quattro volte candidato all’Oscar DANNY ELFMAN (Nightmare Before Christmas, Coraline e la porta magica), con una canzone originale – “I Am The Grinch” – del candidato al Grammy TYLER, THE CREATOR, che interpreta anche una versione contemporanea del tema dello special per la TV, “You ‘Re a Mean One, Mr. Grinch’, rielaborata insieme ad Elfman.
Theodor Seuss Geisel, che ha pubblicato i suoi lavori con lo pseudonimo di Dr. Seuss, ha creato per la prima volta il Grinch per “The Hoobub and The Grinch”, una poesia illustrata di 32 righe pubblicata per la prima volta sulla rivista Redbook nel maggio del 1955. In quella poesia, il Grinch è un truffatore che persuade lo Hoobub, che felicemente sonnecchia al sole, a scambiare il sole con un pezzo di nastro verde. A quel punto, nel 1955, Geisel, che aveva 51 anni, aveva scritto insieme alla sua prima moglie Helen, il documentario vincitore dell’Oscar nel 1947, Design for Death, sulla storia del Giappone che portò al bombardamento di Pearl Harbor, ed era un illustratore di successo per riviste ed aveva già pubblicato quindici libri, tra cui And to Think That I Saw It on Mulberry Street, Yertle the Turtle e altre storie, e Horton Hears a Who! Ma i suoi anni più produttivi, che avrebbero portato alla pubblicazione dei lavori di maggior successo della sua carriera, erano ancora da venire. All’inizio del 1957 aveva appena termnato The Cat in the Hat e aveva iniziato a lavorare su quello che sarebbe diventato How The Grinch Stole Christmas! L’ispirazione per la creazione per il personaggio Geisel la trovò il Natale precedente in un luogo sorprendente: dentro di se. “Mi stavo lavando i denti la mattina dello scorso 26 dicembre quando ho notato un volto molto grinchiano nello specchio”, ha poi raccontato a Redbook. “Era Seuss! Così ho scritto del mio amico inacidito, il Grinch, per vedere se potevo riscoprire qualcosa sul Natale che ovviamente per me era andato perduto”.
How The Grinch Stole Christmas! racconta la storia di un misantropo scontroso che vive in una grotta sul monte Briciolaio in compagnia del suo cane, Max. Evita generalmente i contatti con le persone di Chissarà che abita la valle sottostante, ma ogni anno le loro grandiose celebrazioni natalizie, dove tutto è “rumore, rumore, rumore, rumore”, specialmente l loro canti, lo innervososcono. Decide quindi di rubare il Natale e, travestendosi da Babbo Natale alla vigilia della festa, spoglia la città di ogni giocattolo, gingillo, albero e anche di tutte le decorazioni. Ma, mentre svolazza con la sua enorme slitta sopra Chissarà la mattina di Natale, non sente la gente piangere ma cantare. Si rende allora conto che il Natale significa molto di più dei regali e delle decorazioni e questa nuova acquisita consapevolezza fa crescere il suo cuore di “tre taglie” e così
torna in città per restituire tutti i regali e le decorazioni natalizie e per unirsi ai festeggiamenti.
Geisel ha scritto il libro rapidamente, nel giro di poche settimane. Secondo la biografia del 1995, Dr. Seuss and Mr.Geisel, di Judith Morgan e Neil Morgan, Geisel raccontò che quello era stato il libro più facile da scrivere di tutta la sua carrera, ma che dovette faticare parecchio per riuscire a trovare un finale universale e laico. “C’è voluto un bello sforzo per tirare il Grinch fuori dal caos”, spiegò Geisel. “Mi sono ritrovato in una situazione in cui mi sembrava di essere un predicatore di seconda categoria. Alla fine, disperato, senza fare alcuna affermazione, mostrai il Grinch e il Chissaranno seduti insieme a tavola e pensai ad un gioco di parole con il Grinch che affettava la “bestia arrostita”. Avevo contemplato migliaia di scelte religiose, e poi, dopo tre mesi, finalmente mi benne in mente questo finale”.
Pubblicato da Random House nel 1957, lo stesso anno di The Cat and the Hat, Il Grinch è stato il primo libro di Dr.Seuss con un presunto cattivo come protagonista, ed è subito stato un successo. “Anche se preferisci il Dr. Seuss in uno stato d’animo squisitamente formale, devi ammettere che se c’è una morale da sottolineare, nessuno sa farlo in maniera più allegra di lui”, ha scritto il New York Times nella sua recensione. “Il lettore è travolto dalle esilaranti filastrocche e dai bizzarri disegni fino a quando non si sente sollevato quando il Grinch si ravvede e, come quest’ultimo, si sente pervadere dai buoni sentimenti”. Kirkus Review definì il personaggio di Grinch, “facilmente il migliore cattivo di Natale dopo Scrooge”. Quasi un decennio dopo, il libro è stato adattato in uno speciale televisivo diretto da Chuck Jones, con Boris Karloff che prestava la sua voce al Grinch e al Narratore. Per lo speciale, lo stesso Geisel ha scritto il testo della canzone natalizia ormai iconica, “Welcome Christmas”, e il classico “You’re A Mean One, Mr. Grinch”. Lo speciale, andato in onda per la prima volta sulla CBS il 18 dicembre del 1966, è stato trasmesso dalla stessa rete ogni dicembre per i successivi 22 anni, facendo entrare How The Grinch Stole Christmas! nella coscienza nazionale. Nel 2004, TV Guide ha inserito lo show tra i 10 migliori programmi natalizi per famiglie. Nel corso degli anni, sarebbe stato un appuntamento televisivo per generazioni di famiglie, una gioiosa nuova tradizione del periodo delle vacanze invernali che riproponeva di volta in volta il vero significato del Natale: amore, perdono e gentilezza.