Macchine mortali, certe cicatrici non vanno mai via

Centinaia di anni dopo che la nostra civiltà è stata distrutta da un cataclisma, l’umanità si è adattata e sulla terra si è diffuso un nuovo stile di vita. Gigantesche città mobili (‘trazioniste’) vagano adesso per la Terra, predando spietatamente le città meno mobili. Tom Natsworthy, che proviene da un basso livello della grande città trazionista di Londra, si ritrova a lottare per la propria sopravvivenza dopo aver incontrato il pericoloso fuggitivo Hester Shaw. I due opposti, i cui percorsi non avrebbero mai dovuto incrociarsi, danno vita ad un’improbabile alleanza destinata a cambiare il corso del futuro.

mortal enginesQuesto è lo scenario di Macchine mortali, la sorprendente e nuova avventura epica al cinema dal 13 dicembre, diretta dall’artista degli effetti visivi premio Oscar CHRISTIAN RIVERS (King Kong), basato sulla premiata serie di libri di PHILIP REEVE. Si uniscono a Rivers i vincitori di tre premi Oscar per Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli FRAN WALSH, PHILIPPA BOYENS e PETER JACKSON, che hanno scritto la sceneggiatura. Il film si apre nel Grande Terreno di Caccia, un deserto futuristico e arido che si avvicina geograficamente all’Europa. Costruito con impalcature, polistirolo, tonnellate di sporco e vernice gommata, il set era un grande paesaggio organico con crepacci giganti che mostravano le tracce di pneumatici lasciate dalle città predatrici di trazione.

HUGO WEAVING, che ha recitato nelle trilogie di Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di Jackson, assume il ruolo di Thaddeus Valentine, un potente londinese con una visione discutibile del futuro. Fanno parte del cast internazionale anche il dublinese RONAN RAFTERY nel ruolo dell’umile Ingegnere Bevis Pod; l’australiana LEILA GEORGE nei ruolo di Katherine, la figlia di Valentine; l’interprete veterano PATRICK MALAHIDE nel ruolo di Magnus Crome, il Sindaco di Londra, mentre STEPHEN LANG è Shrike.

Il direttore della fotografia del film è SIMON RABY (Elysium, District 9) e lo scenografo è DAN HENNAH (Thor: Ragnarok, Lo Hobbit). Costumi di BOB BUCK (Sopravvissuti, Lo Hobbit), hair e make up stylist NANCY VINCENT (Lo Hobbit), montaggio di JONNO WOODFORDROBINSON (Pork Pie, Vita da vampiro), musiche del compositore TOM HOLKENBORG (Tomb Raider, Mad Max: Fury Road).

Co-finanziato da MRC e Universal, il film è distribuito in tutto il mondo dalla Universal. Macchine Mortali è stato realizzato interamente in Nuova Zelanda. Le riprese principali di Macchine Mortali sono iniziate il 20 marzo 2017 a Wellington. L’unità principale ha effettuato le riprese per 86 giorni, mentre una seconda unità più piccola per 61. Quasi 1.000 persone hanno lavorato al film nel corso delle riprese, di cui il 98% erano neozelandesi. Con una tradizionale cerimonia Maori conosciuta come pōwhiri, il cast e la troupe sono stati accolti negli Stone Street Studios poco prima delle riprese, dai locali Iwi, incluso un impressionante gruppo di giovani artisti kapa haka.

Ma ci sono voluti sette anni prima che l’autore e illustratore Philip Reeve scrivesse il suo primo romanzo young-adult, Macchine Mortali, che è stato pubblicato per la prima volta da Scholastic nel 2001. “L’idea più grande che avevo in mente era quella di una città che si muove su ruote, ma poi mi sono chiesto: ‘Perché dovrebbe esistere una città su ruote?’ “dice Reeve. “Sembrava strana come idea, ma poi ho capito che una grande città su ruote potrebbe inseguirne una più piccola per conquistarla … e la cosa poteva funzionare”.

L’acclamato romanzo, che ha ottenuto il Guardian Children’s Fiction Prize, il Los Angeles Times Book Award, lo Smarties Gold Award e il Blue Peter Book of the Year, ed è stato selezionato per il prestigioso Whitbread Award, si è evoluto in una serie di quattro libri noti come ‘Il Quartetto delle Macchine Mortali’: Macchine Mortali, Freya delle lande di ghiaccio, Infernal Devices e Darkling Plain.

Shrike-villain-di-macchine-mortaliLa storia di Reeve si svolge secoli dopo che la civiltà sulla Terra è stata annientata da un olocausto nucleare noto come la Guerra dei Sessanta Minuti. L’umanità si è dovuta adattare e si è evoluta in un nuovo stile di vita. Gigantesche città in movimento ora vagano per la Terra, predando spietatamente le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy, che proviene da un basso livello sociale della grande città di trazione di Londra, si ritrova a lottare per la propria sopravvivenza dopo aver incontrato la pericolosa fuggitiva Hester Shaw. I due opposti, le cui strade non avrebbero mai dovuto incrociarsi, danno vita ad un’improbabile alleanza destinata a cambiare il corso del futuro. Durante gli anni del college, Reeve si è cimentato in filmati realizzati con una cinepresa Super 8, per poi decidere che sarebbe stato più facile focalizzarsi sull’illustrazione e la scrittura di romanzi piuttosto che fare film. (“Non devi dare il pranzo alla gente o vestirli in costume”, dice Reeve ironicamente). Tuttavia, aveva una visione chiara del futuro cinematografico della sua storia.

“Macchine Mortali è sempre stato destinato a diventare un grande film d’azione”, dice Reeve. “Ha una struttura in tre atti e grandi set. Era impaziente di essere filmato”. Deborah Forte, presidente di Scholastic Media e produttrice di Macchine Mortali,fa eco. “Philip e un po’ regista e un po’ attore, quindi quando scrive è molto cinematografico”, dice la Forte. “Sai già com’è il mondo, come appare e come ci si sente ad essere lì”. E la Forte, che ha contribuito a portare La bussola d’oro sul grande schermo, ha pensato immediatamente all’unico regista con una visione straordinaria e un’impareggiabile sensibilità per adattare Macchine Mortali in un’esperienza cinematografica di grande successo: Peter Jackson.

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