Siamo in una tranquilla e accogliente fattoria dell’Alabama. All’improvviso arriva una violenta raffica di vento e pioggia, il tetto si stacca e comincia a roteare vorticosamente in aria. Due bambini terrorizzati si rannicchiano sotto il tavolo della cucina con un vortice nero che incombe su di loro… È in arrivo l’uragano del secolo.
Hurricane – allerta uragano, diretto da Rob Cohen, con protagonisti Toby Kebbell, Maggie Grace e Ryan Kwanten, arriva al cinema dal 27 giugno.
Venticinque anni dopo la morte del padre, vittima di uno dei tornado cui aveva sempre dato la caccia, Will è un meteorologo del Governo impegnato a studiare Tammy: un uragano in arrivo sull’Alabama che si preannuncia essere il più violento nella storia degli Stati Uniti. Mentre gli abitanti cominciano ad evacuare la zona, Will, suo fratello Breeze e la determinata agente del Tesoro Casey si ritrovano soli in mezzo alla furia dell’uragano e, allo stesso tempo, alle prese con un gruppo di rapinatori che vuole approfittare dell’imminente catastrofe per compiere il colpo del secolo: una rapina da 600 milioni di dollari alla Zecca dello Stato.
Si tratta di un incubo fin troppo reale per molti americani, fra cui lo stesso regista Rob Cohen: “L’uragano è una bestia”, dice. “Ho vissuto diversi uragani da ragazzino, quando vivevo sulla East Coast, e mi sembravano davvero dei mostri infuriati”. La battaglia uomo contro natura – sia fuori di noi che a livello interiore – è una battaglia in corso che si svolge in prima linea su scala globale: circa il 40% della popolazione mondiale vive vicino alla costa. Alle catastrofi naturali sempre in aumento, e alle realtà dei nuovi scenari di vita che si profilano sul percorso delle calamità naturali, si aggiunge il peggior difetto dell’umanità, l’avidità, e questo mix fatale esplode sullo schermo in uno scatenarsi di effetti speciali, momenti di terrore e performance attoriali.
Immaginate un motore gigante, più grande di qualsiasi cosa sia mai stata prodotta dall’uomo, alimentato semplicemente da aria calda: in sostanza è questo un uragano o, per essere più precisi, un ciclone tropicale, perché gli uragani sono tempeste che si formano sull’Atlantico o sul Pacifico orientale, una striscia di terra nota per essere fra gli ambienti più pericolosi per il rischio di forti tempeste. Mentre l’aria calda e umida si alza dall’oceano, un vortice di aria più fredda prende il suo posto e crea barriere di alta e bassa pressione in una spirale accelerata di vento e nuvole che evaporano. L’uragano diventa sempre più veloce, mentre il suo gigantesco occhio si apre lentamente rivelando un nucleo di alta pressione, all’interno del quale tutto è tranquillo e regolare. Nell’occhio del ciclone tutto è misteriosamente silenzioso … finché il muro dell’occhio non comincia a colpire e tutto ‒ dalle auto alle case, dagli edifici agli alberi fino alle strade ‒ viene risucchiato nel suo irrefrenabile vortice.
Ma se in natura sembra tutto semplice, ricreare la tempesta del secolo nella macchina da presa si è rivelato ben più problematico. Fortunatamente, Rob Cohen è pieno di risorse e ha una formidabile reputazione, dovuta a film di alto livello come xXx e Dragon – La storia di Bruce Lee. È inoltre il creatore del fenomeno Fast and Furious (la saga più celebre della Universal).