Antonella Colonna Vilasi è stata la prima autrice europea ad aver pubblicato una trilogia sui temi dell’intelligence. Il suo ultimo libro racconta la storia dell’intelligence italiana, dagli Stati preunitari alle ultime nomine ai vertici delle agenzie informative attuali. I sei capitoli che compongono il testo sono corredati da schede di approfondimento su fenomeni e/o personaggi degni di nota nell’ambito dei diversi periodi di riferimento affrontati nella trattazione. Contiene, inoltre, 13 interviste realizzate dall’autrice a illustri protagonisti dei servizi d’informazione del nostro paese: ex direttori d’intelligence, tra cui Mario Mori, ex capi di Stato Maggiore e generali d’Armata, come Vincenzo Camporini e, infine, politici ed esperti internazionali d’intelligence, Carlo Jean e Giuseppe De Lutiis in primis.
Come è nato il suo amore per la scrittura?
Sin da bambina sono una fervida lettrice, e mi è sempre piaciuto indagare e conoscere la realtà circostante, quella essoterica ed anche la esoterica.
Perché nei suoi libri tratta argomenti ritenuti per lo più di predominio maschile?
La storia e l’analisi di intelligence è un dominio di conoscenza e ricerca trattato da molte donne. Infatti in alcune agenzie di intelligence vi sono donne in posizioni apicali ed in alcuni casi sono alla direzione del servizio.
Quanto tempo dedica per la stesura di un libro?
Per scrivere storia dei servizi segreti italiani ho impiegato 3 anni. Il libro è corredato da interviste ad ex direttori dei servizi italiani ed il lavoro di raccolta delle interviste è stato molto lungo.
E’ pericoloso scrivere di certi argomenti?
Certo, trattare la storia del Mossad e della Cia è sempre un argomento altamente sensibile ad eventuali attacchi e minacce.
Ha mai ricevuto minacce?
Si, come alcuni scrittori che trattano tematiche ad alta valenza tecnica. La scrittura deve essere anche testimonianza e ricerca.
Come si protegge?
Cercando di porre attenzione ai miei movimenti e a quelli dei miei 4 figli, che potrebbero essere un bersaglio più facile.
