Non sono come Genny.

Il figlio del boss è viziato, immaturo e poco sveglio. Ma non è cattivo come il padre. Stiamo parlando di Gennaro detto Genny, interpretato da Salvatore Esposito, il figlio del capo clan, Pietro Savastano (Fortunato Cerlino) nella fiction tv ‘Gomorra, la serie’.

genny2A differenza dell’omonimo e ormai celebre capo tifoso della curva partenopea, salito alla ribalta delle cronache nazionali per la trattativa con il calciatore Hamsik durante la finale di Coppa Italia di calcio, Genny Savastano non è una ‘carogna’ e non riesce a emulare il padre e il suo migliore amico Ciro ‘l’Ailandèr’, interpretato da Marco D’Amore.

Salvatore Esposito, detto Salvio, è nato il 2 Febbraio 1986 a Mugnano di Napoli, una ‘simil Scampia’ un posto dove “si cresce in fretta” ha detto lo stesso attore. “Ho sempre voluto evadere da quel mondo e ho sempre studiato. Questo era il mio principale obiettivo prima di trasferirmi a Roma: studiare e prepararmi”.

“Andare avanti senza una preparazione non ha senso e devo tutto alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto – racconta Salvatore Esposito -. Dopo i 18 anni lavoravo in una nota catena di fast food e quando dissi a mio padre e a mia madre che volevo lasciare tutto e intraprendere questa carriera, loro mi hanno spronato e incoraggiato”.

Appena arrivato a Roma Salvatore Esposito si è iscitto all’accademia di Beatrice Bracco e proprio lì, al saggio finale del secondo anno, è stato contattato per partecipare al casting di una serie importante per Mediaset. La sua prima apparizione in tv. Prima di prendere parte a Gomorra, quindi, Salvio ha già lavorato principalmente come interprete dividendosi spesso tra cinema e tv.

Il personaggio interpretato da Salvio nelle prime due puntate della serie Gomorra non esce a testa alta rispetto al contesto in cui vive. Genny dovrà dimostrare agli scagnozzi del padre e agli altri rivali dei clan avversari di avere la testa sulle spalle. Perché un giorno l’impero dei Savastano potrebbe essere comandato proprio da lui…

gomorraLo spettatore può provare in alcuni momenti pietà, compassione, paura per alcuni dei protagonisti e in particolare per Genny, ma non dimenticherà mai chi è e cosa ha appena fatto. Le prime due puntate lanciano già diversi ami.

Gomorra è un gangster movie con sequenze d’azione ben costruite (come la scena della bomba nella prima puntata) ma è anche un documentario realistico, non solo grazie alla ricostruzione meticolosa delle dinamiche malavitose, come l’organizzazione dello spaccio, ma anche grazie alla decisione di girare nei luoghi reali, come Scampia, che diventa protagonista. Anche la lingua è quella del luogo, e ne resituisce così tutte le sfumature (lo spettatore ha comunque la possibilità di usare i sottotittoli in italiano).

Leggi anche: Il Boss di GomorraL’immortaleSatellite e Gomorra