Un’estate fa…

Curiosa iniziativa editoriale, più unica che rara nel panorama italiano, quella realizzata da Elido Fazi in occasione dell’uscita del film di Stefano Tummolini, L’estate sta finendo. Il film, infatti, ha un sequel su carta nel romanzo ‘Un’estate fa’, scritto dallo stesso Tummolini.

1384“Ho partecipato alla finanziamento del film di Stefano perchè ho apprezzato la storia che voleva raccontare ma soprattutto perchè ho grande stima di Tummolini” dice Elido Fazi che attraverso lo strumento del tax credit ha co-prodotto il film. “Stefano è il nostro miglior traduttore dalla lingua inglese e uno dei primi volumi editi da Fazi, ‘Nel bosco’ di Thomas Hardy, è stato tradotto con nostra grande soddisfazione proprio da lui”.

Se l’apprezzamento di Fazi è stata la precondizione per la realizzazione di questo romanzo a testimonianza multipla, genere che ha una certa fortuna nei paesi di lingua anglosassone, il periodo che è passato dal completamento del film nel 2012 all’uscita in sala ha certamente favorito la realizzazione di questo sequel letterario.

Tummolini ha accolto la proposta di Fazi con entusiasmo: “Nel film mi interessava che i ragazzi avvertissero che le cose erano ormai cambiate, che loro stessi erano cambiati. Non mi interessava la vittoria della giustizia in aula. Al contrario ho invece approfittato del romanzo per raccontare cosa è accaduto dopo le vicende narrate nel film. E l’espediente delle testimonianze multiple mi ha consentito di mostrare le contraddizioni e le diverse reazioni che i protagonisti hanno avuto a un anno di distanza dal dramma vissuto insieme”.

L’intreccio sapientemente intessuto di Un’estate fa ricorda le migliori atmosfere de ‘La donna in bianco’ di Wilkie Collins. Come lui, Stefano Tummolini sfrutta l’intrigante e attualissimo espediente del racconto a più voci per rappresentare gli aspetti più ambigui e le numerose sfaccettature della realtà: il risultato è una storia avvincente e di assoluta contemporaneità, che mette a nudo la freddezza e il disincanto delle nuove generazioni.

faziL’estate, quando finisce, porta sempre qualcosa via con sé. Immagini, sensazioni, momenti, che nello splendore d’agosto sembravano leggendari, si perdono come le onde sulla battigia: e prima di avere il tempo di accorgercene, li abbiamo già dimenticati.

Un gruppo di ragazzi della Roma bene s’immerge nelle languide giornate di fine estate. Sono giovani, belli e inconsapevoli. Hanno una gran voglia di divertirsi e l’occasione per poterlo fare. Tutto sembra perfetto, finché uno di loro non scompare misteriosamente nel nulla. Cos’è successo? Che ne è stato di lui? Cosa hanno visto gli altri? Accusarli della sparizione sembra davvero impensabile: ma le apparenze, si sa, spesso ingannano… Interrogati dalla polizia, i ragazzi riportano ciascuno la propria versione dei fatti – finendo così per rivelare ognuno il proprio peccato e il proprio lato oscuro. Deposizione dopo deposizione, l’equilibrio comincia a incrinarsi: una alla volta cadono le maschere e si delinea un quadro sempre più torbido. Spuntano gelosie, seduzioni incrociate, egocentrismi e giochi di potere, spietate dinamiche di gruppo. Nessuno si salva e la soluzione lascia inevitabilmente l’amaro in bocca.

Stefano Tummolini

Stefano Tummolini

Stefano Tummolini è scrittore, traduttore e regista. Ha collaborato alla sceneggiatura di alcune serie tv (Distretto di polizia, Il bello delle donne, Tutti pazzi per amore) e di film per il grande schermo, tra cui Il bagno turco di Ferzan Ozpetek. Ha tradotto testi di autori classici e contemporanei dall’inglese e dallo spagnolo (tra cui Gore Vidal, Guillermo Arriaga, John Williams). Un altro pianeta, il suo primo lungometraggio, è stato presentato alla 65° Mostra del Cinema di Venezia e al Sundance Film Festival. Nel 2009 è stato candidato al Nastro d’argento come miglior regista esordiente.