La Pazza della porta accanto.

Mariposa Cinematografica porta nelle sale italiane i prossimi 17 e 18 novembre il film documentario La pazza della porta accanto, ritratto di Alda Merini realizzato da Antonietta De Lillo e prodotto da marechiarofilm.

meriniIl volto di Alda Merini, i dettagli dei suoi occhi e delle sue mani compongono un ritratto d’artista che non nasconde le contraddizioni delle vita e le opere di una tra le più importanti figure letterarie del XX secolo, che Mariposa ricorda a 5 anni dalla sua scomparsa portando in contemporanea in alcune città il documentario.

Presentata con successo lo scorso anno al Torino Film Festival, la pellicola offre allo spettatore uno sguardo inedito su Alda Merini, restituendone con semplicità la grandezza umana e artistica.

La pazza della porta accanto nasce da materiale non montato nel primo lavoro che la De Lillo dedica alla Merini (Ogni sedia ha il suo rumore, 1995). A distanza di 20 anni, grazie alla collaborazione di Rai Cinema, quelle interviste sono state recuperate in questo ritratto intimo e familiare nel quale la poetessa ci parla della propria vita oscillando tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza – dall’infanzia agli amori, dalla maternità e il rapporto con i figli alla lucida e toccante riflessione sulla poesia e l’arte.

Data l’importanza culturale e le tematiche affrontante, il film avrà una distribuzione in profondità che proseguirà nei prossimi mesi. Tra gli obiettivi anche le scuole al quale il film verrà proposto quale strumento didattico di lettura della realtà contemporanea.

“Da quando realizzai Ogni sedia ha il suo rumore nel 1995 – racconta Antonietta De Lillo – ho sempre avuto nel cuore l’dea di recuperare il materiale prezioso “rimasto nel cassetto” dell’incontro con Alda Merini. Un materiale che in quel primo lavoro si intrecciava tramite un gioco di montaggio con la performance di Licia Maglietta, tagliando inevitabilmente fuori una grande parte della conversazione con Alda Merini. A distanza di quasi vent’anni, grazie alla collaborazione di Rai Cinema, questo materiale è stato finalmente recuperato ed è diventato La pazza della porta accanto, un lavoro che restituisce integralmente quello straordinario incontro. Il film documentario è stato prodotto dalla marechiarofilm, società da me fondata con l’intento di favorire l’incontro e lo scambio tra generazioni diverse, tra cinema e rete, e di andare contro la società dell’ “usa e getta”, recuperando materiali filmici importanti per la nostra memoria”.

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