L’estate calda e umida del Bronx

La grande quantità di pioggia, poco artificiale e molto naturale, ha creato un atmosfera particolare in “Liberaci dal Male”. L’8 Giugno 2013 è stato il giorno più piovoso nella storia metereologica registrata in 145 giorni a New York, con precipitazioni di 4.16 pollici. Per fortuna era un sabato, il giorno di riposo dalle riprese.

Sarchie (ERIC BANA) in Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.Il mese di giugno, comunque, è stato quello più piovoso nella storia di New York, con 10.26 pollici di precipitazioni che hanno inondato la città in un diluvio simile a quello dell’Arca di Noè, bagnando tutta la troupe. Specialmente se si considera che lunedi, 3 Giugno, è stato il giorno di inizio riprese del film che si sono prolungate per 41 giorni sotto una pioggia incessante. “Per qualche strano motivo, i nostri film vengono sempre girati in condizioni climatiche estreme – osserva il produttore Jerry Bruckheimer – Siamo sopravvissuti agli uragani, le trombe d’aria, le tempeste di sabbia, tormente di neve, terremoti…e ora, anche all’estate New Yorkese!”.

In parallelo agli sfondi atmosferici della sceneggiatura, i primi due giorni di riprese sono state girate in due location al di fuori della città di New York, nella struttura di stampo Medioevale abbandonata che faceva parte dell’attuale Istituto di Correzione Minorile a East Meadow, Long Island. Il cast e la troupe hanno dovuto attraversare vari cancelli barricati per accedere agli spazi bui e tetri all’interno—un reparto psichiatrico per i criminali pazzi che includeva tra gli altri, anche Jane Crenna, interpretata da Olivia Horton (che è riuscita a mettere a frutto i suoi 8 anni insieme al Joffrey Ballet usando movimenti e gestualità molto simili a quelli dei gatti). Lo stato fisico terrificante in cui si trova Jane è stata una vera sfida per il truccatore degli effetti speciali Mike Marino creando la sua prima opportunità per mostrare tutto il suo talento artistico. “Abbiamo usato circa 30 protesi sul corpo di Olivia Horton per creare le ferite autoinflitte da Jane Crenna – spiega Marino, la cui unità ha lavorato insieme alle unità della capo truccatrice Lori Hicks e del capo parrucchier Jerry DeCarlo. “Al contrario del trucco che viene usato per i film di mostri, questo film si basa sulla realtà. Per cui tutto il trucco usato per Sean Harris, Chris Coy e Olivia Horton si è basato su un’infinità di foto che ho trovato di persone che si autoinfliggono le ferite”. Per Olivia Horton, ci sono volute 4 ore al trucco…. la metà del tempo che ci è voluto per Sean Harris per truccarlo per la scena dell’esorcismo che è il momento più importante del film.

Due giorni dopo la troupe ha iniziato a girare le prime delle lunghe riprese notturne nel luogo principale dove si svolge il film: l’affascinante, dinamico, multi-etnico e variopinto quartiere del Bronx dove il Sergente Ralph Sarchie ha lavorato con il 46esimo Distretto di Polizia di New York .

Sarchie (Eric Bana) brings in Santino (Sean Harris) with other officers in Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.Il quartiere del Bronx è una sinfonia urbana, uno scenario di palazzi in mattoni rossi, marroni e beige inframezzati da zone verdi brillante. Molti dei palazzi sono rimasti uguali per oltre un secolo a cui si sono aggiunte delle case modeste della classe lavoratrice. Questo scenario così unico e particolare è stato lo sfondo per Derrickson, il creativo direttore della fotografia Scott Kevan e lo scenografo Bob Shaw per creare quell’atmosfera drammatica e di terrore che richiedeva la storia. “Per me, il Bronx è un quartiere molto suggestivo ed è una parte di New York che non viene usata molto nei film,” afferma Kevan. “È un luogo nuovo ed emozionante per il cinema e credo che l’insieme di una lunga serie di isolati di palazzi abbandonati, contornati da rotaie sopraelevate hanno creato lo sfondo visivo perfetto per questo genere di film”.

“Il Bronx è stato usato molto poco per le riprese cinematografiche – concorda Bob Shaw – È un quartiere ricco in storia architettonica e ci ha fornito un tessuto urbano molto interessante”.

Sarchie (Eric Bana) confesses his past deeds to Mendoza (Edgar Ramirez) in Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.Il Bronx non ha ancora subito cambiamento di identità e tendenza come è accaduto a Brooklyn, dove sono arrivati centinaia di caffetterie “hipster”. Il Bronx è un quartiere che è rimasto autentico e incontaminato con i suoi residenti Africani-Americani, Latini, Caraibici ed emigranti Africani che convivono con quello che è rimasto della popolazione Italiana, Irlandese e Ebraica che li hanno preceduti. Nel quartiere aleggia la musica merengue, rap, soca, soukous proveniente dai negozi e case che si mischia insieme agli odori di cucina etnica portati dalla brezza estiva. Derrickson, Kevan, Shaw e location manager James D. Lee e la sua unità hanno scelto le location in tutta la zona, particolarmente il South Bronx e West Bronx.

“Abbiamo deciso di girare le riprese nel Bronx dove la storia è realmente accaduta – afferma Jerry Bruckheimer con la più grande naturalezza – Il quartiere dà un senso di realtà al film e le location sono fantastiche, alcuni dei luoghi sono i posti dove Ralph Sarchie ha lavorato e questo contribuisce a rendere il film ancora più emozionante”.

“Non ho mai pensato di non girare il film nel Bronx – afferma il regista Scott Derrickson – perché il Bronx è diverso da qualsiasi altro posto al mondo. “L’architettura, la gente, l’atmosfera, la densità urbana, i palazzi… il Bronx è un personaggio del film. Proprio perché esiste un tasso criminale altissimo nel distretto dove lavorava Ralph in ‘Four-Six,’ ho voluto girare le riprese in quella zona. Mentre giravamo, Ralph ci indicava tutti i luoghi a lui conosciuti e ci raccontava storie straordinarie di eventi e persone che hanno fatto parte della sua vita da poliziotto. È un quartiere molto vivace, ma molto meno violento dei tempi in cui Ralph ci lavorava come sergente di polizia. Il NYPD e l’amministrazione comunale hanno fatto un ottimo lavoro nel ripulire la zona a confronto di come era 15 anni fa”.

Il Bronx ha fornito un palco urbano dove i personaggi potessero interpretare tutta la suspense e la drammaticità di Liberaci dal Male. Il costumista Christopher Peterson è stato determinato nel soddisfare il desiderio dei cineasti nel creare un senso di realismo usando l’abbigliamento ed i costumi come mezzo efficace per dare spessore ai personaggi. Peterson afferma: “Abbiamo voluto rendere ciò che fosse ordinario, eccezionalmente interessante. La sceneggiatura è sempre il punto di partenza e sia Scott e Jerry volevano che questo fosse un film che si basasse principalmente sull’intensità dei personaggi. Nella veste di Ralph Sarchie, Eric Bana indossa un giubbotto antiproiettile ed io ho pensato che sarebbe stato meglio mostrarlo, invece di nasconderlo. In questo modo riusciamo a vedere tutta l’atleticità di Eric. La sfida è stata per il personaggio di Edgar nel ruolo di Padre Mendoza. Il pubblico è abituato a vedere i preti che indossano l’abito nero e il colletto bianco. Ho ritenuto più interessante renderlo una figura centrale del film senza l’uso degli abiti tradizionali ecclesiastici. Edgar, in fatti, indossa una T-Shirt, dei jeans ed una fantastica giacca di pelle nera ed un trench di camoscio nero”.

Jen Sarchie (OLIVIA MUNN) and Ralph (ERIC BANA) in Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.Peterson aveva già creato i costumi per Olivia Munn quando avevano lavorato insieme nel passato in Magic Mike, e sapeva che la Munn “aveva un talento naturale per la recitazione, ma anche per il suo modo di vestire. È molto brava nel cogliere l’intensità emotiva di un abito e usarlo per questo scopo nelle scene. Quando hai un attrice bella come Olivia che interpreta una mamma del Bronx come Jen Sarchie, la devi rendere il più reale possibile. Olivia ci è riuscita benissimo nel creare il ruolo di una mamma in attesa di un altro figlio, non una donna che controlla come le sta il suo rossetto ogni cinque minuti”.

La prima serata di riprese nel Bronx erano le scene di Edgar Ramírez all’interno e all’esterno dell’appartamento modesto di Joe Mendoza, che si trovava a Morris Avenue, una strada delle tipiche case “brownstone” del periodo dal 1906 al 1910 considerata un luogo storico dal New York City Landmarks Preservation Foundation. I residenti vivaci della strada sono stati contenti di osservare il cast e la troupe mentre lavoravano, seduti su degli sgabelli, guardando i monitor dei video e creando una sorta di festa di quartiere. Le seguenti due notti hanno portato la troupe a girare in una casa minacciosa a Bainbridge Avenue nella zona di Fordham che è stata costruita nel 1905 con una facciata tetra in pietra che era perfetta per gli avvenimenti paurosi che si svolgevano al suo interno vissuti dalla famiglia Alberghetti. La tempesta tropicale “Andrea” ha portato piogge torrenziali per le due notti a seguire che presagivano condizioni metereologiche terribili per le settimane seguenti, come poi accadde.

Durante le riprese a Bainbridge Avenue, Scott Derrickson ha trasformato la furia della natura a suo beneficio, filmando sotto la pioggia la scena degli esterni con Eric Bana, Joel McHale e gli attori che interpretavano la famiglia …senza alcun bisogno degli effetti speciali per la pioggia! Fortunatamente per la sceneggiatura di Derrickson e Paul Harris Boardman, tanti degli esterni erano ambientati sotto la pioggia e per tutta la settimana successiva ci sono stati diluvi biblici per le scene che introducevano il Sergente Ralph Sarchie nel vicolo che si trovava vicino a Anderson Avenue. La troupe è riuscita a ripararsi dalla pioggia girando una scena molto intensa all’intero con Eric Bana e Edgar Martinez in una cappella disegnata e costruita dallo scenografo Bob Shaw ed il suo dipartimento artistico all’ultimo piano del North Central Bronx Hospital, con una spettacolare vista notturna delle luci del Bronx e Manhattan che si intravedevano dalla finestra. Le piogge torrenziali hanno rallentato le riprese di un giorno all’interno del famoso Bronx Zoo, lo zoo più antico e grande di tutta l’America.

Mendoza (Edgar Ramirez) holds off the attacking Jimmy (Chris Coy) with the power of the crucifix, prayer and holy water in Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.La pioggia ha dato una breve tregua per le riprese notturne di Sarchie e Butler mentre indagano un evento bizzarro all’interno dell’oasi tropicale del Bronx Zoo, vecchio di 114 anni. Gli odori di migliaia di animali che si mischiavano al rincospermo ed altri fiori, compresi una moltitudine di suoni provenienti dagli uccelli, hanno creato un’atmosfera magica per tutta la serata. Liberaci dal Male è, sorprendentemente, il primo film ad avere ricevuto il permesso di girare all’interno del Bronx Zoo, dopo il film di Ken Russell’s Stati di Allucinazione nel 1980. “Le autorità dello Zoo fanno bene ad essere così severe nel dare i permessi per girare un film – commenta Jerry Bruckheimer – Credo che fossero felici che noi volessimo dare il giusto rilievo al Bronx Zoo”.

Dopo aver girato alcune delle riprese a Barretto Point Park che si trova ai confini dell’ East River a Hunts Point, dove Ralph e Jen Sarchie guardano la loro figlia Christina che gioca a calcio, la troupe si è poi spostata insieme a Eric Bana, Edgar Ramírez e Joel McHale al Kingsbridge Heights Community Center, che Bob Shaw aveva trasformato in nel 46esimo Distretto di Polizia. Originariamente costruito nel 1901 come il 50esimo Distretto del NYPD in un edificio del 15esimo secolo che ha fatto parte del progetto promosso dal movimento architettonico “The City Beautiful”, questo straordinario edificio è stato riportato in vita come un ufficio di polizia in modo così reale che Ralph Sarchie, consulente sul set, è rimasto sorpreso da come fosse una ricostruzione fedele del luogo dove aveva lavorato per molti anni. Sarchie ha invitato vari colleghi del passato dal “Four-Six” sul set per ammirare il capolavoro realizzato da Bob Shaw. “Non riesco a spiegare come mi sono sentito quando sono entrato sul set,” commenta Sarchie. “Mi trovavo in un palazzo che non era il “Four-Six”, ma che mi faceva sentire come se stessi veramente li. Abbiamo tutti avuto la stessa impressione, non ci potevamo credere. É andato oltre le nostre aspettative al punto che non credevamo ai nostri occhi”.

Butler (JOEL McHALE), Sarchie (ERIC BANA) and Mendoza (EDGAR RAMIREZ) with Jane Crenna (OLIVIA HORTON) is brought into the precinct in Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.Una delle location più amate dalla troupe durante le riprese per motivi puramente gastronomici è stato il quartiere sulla East 187th Street, piena di ristoranti, Deli, alimentari, pastifici, forni e chiese (non a caso i membri della troupe continuavano a entrare nelle salumerie e negozi di formaggi uscendo con pagnotte, cannoli e mozzarella fresca). Un’altra location di cruciale importanza per la scena nella quale Sarchie e Mendoza discutono sulla realtà dei possedimenti demoniaci è stata l’American Legion 774, trasformata da Bob Shaw e il dipartimento artistico in una sala ricreativa piena di fumo e affollata nella caserma dei vigili del fuoco. La casa modesta di Ralph Sarchie e la sua famiglia è stata ricreata usando due case diverse sulla bucolica Yates Avenue a Morris Park e nei set costruiti in seguito nei locali dell’ Astoria Kaufman Studios. Eric Bana ha scoperto che girare le riprese del film nel Bronx lo ha aiutato a calarsi nell’accento New Yorkese. “Per essere sincero – confessa l’Australiano Bana – Credo che non sarei riuscito a mantenere l’accento se avessimo girato fuori da New York. Puoi studiare e prepararti e ascoltare i nastri, ma trovarsi nel Bronx ascoltando l’accento New Yorkese tutti i giorni è stato essenziale per me. Avere Ralph Sarchie sul set è stato importante per me e ho avuto la fortuna di avere una fantastica dialoghista, Nadia Venesse, che ha lavorato anche con Edgar e Olivia. Avevamo già girato vari film insieme e lei conosce delle ottime scorciatoie, è stata grandissima, come sempre”.

È stata l’ironia della sorte che mentre il mese più piovoso nella storia di New York stava per finire, la troupe iniziava a girare le riprese del film all’interno sul Palco H dell’ Astoria Kaufman Studios, dal lato opposto del East River di Manhattan, nella zona del Queens dove tra gli altri moltissimi set che avrebbe creato per il film, Bob Shaw aveva anche ricreato la stanzetta di Christina Sarchie… il luogo dove alcune delle scene più terrificanti del film si sarebbero svolte. L’interessante a storia di Kaufman Astoria risale al 1920 quando gli studios sono stati costruiti dai Famous Players-Lasky e dove sono stati filmati alcuni dei film più importanti della storia del cinema, come i film comici dei Fratelli Marx Noci di Cocco e Animal Crackers a numerosi film diretti dal regista New Yorkese Sidney Lumet e Woody Allen. Kaufman Astoria è stato definito un luogo storico e aggiunto al Registro Nazionale dei Luoghi Storici nel 1978.

Jimmy (CHRIS COY) ruthlessly attacks Sarchie (ERIC BANA) in Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.Pochi giorni dopo, il cast e la troupe erano di nuovo a girare sulle strade del Bronx in una giornata talmente umida che la troupe si stava per liquefare. E’ stata una delle peggiori ondate di caldo mai viste a New York con temperature che hanno superato i 35 gradi con un tasso di umidità che ha portato le temperature a oltre i 40 gradi. Una vecchia casa in pietra a Topping Avenue nella zona di Mt. Hope è stata usata come luogo squallido e insolito per la casa dove abita l’ex-Marine (Chris Coy) e sua moglie, e Shaw ha creato un ambientazione veramente bizzarra per il compagno di armi di Jimmy, Griggs, a pochi isolati dal leggendario Grand Concourse. Il gigantesco labirinto e inquietante scantinato di uno dei vecchi edifici art deco dello sbiadito Concourse è stato usato per una della scene più importanti e carica di tensione del film. Bob Shaw si avvalso di tutto ciò che fosse pre-esistente per il risultato finale. “Lo scantinato era al di sotto di un edificio enorme che si estendeva da un lato all’altro dell’isolato – commenta lo scenografo – La mappatura di tutti i vari livelli dello scantinato, con le sue caldaie e le tubature, con i suoi spazi enormi fino a quelli più angusti dove non si poteva neanche stare in piedi, è stata un impresa veramente straordinaria. Sarebbe stato impossibile ricostruirlo ed è stato fantastico poter entraci e trovarlo pronto dovendo farci solo delle piccole modifiche”.

Una claustrofobica tromba delle scale in un edificio in Anderson Avenue nel quartiere di Highbridge con lo Yankee Stadium, che dominava il panorama nella distanza ha rappresentato una sfida per il coordinatore degli stunt George Aguilar e anche per il coordinatore dei combattimenti Chuck Jeffreys nell’ideazione della coreografia di una lotta con i coltelli all’ultimo sangue tra Butler interpretato da Joel McHale e Santino interpretato da Sean Harris. “È stato un vero esercizio di fitness,” commenta McHale, “e per fortuna non usavamo dei coltelli veri perché sarei morto dissanguato una settimana fa. George e Chuck ci hanno insegnato una tecnica Filippina di combattimenti con i coltelli che è sia terrificante, che meravigliosa. Il combattimento è un uragano di tagli e ferite, un vero combattimento con i coltelli deve essere così”.

Special ops NYPD officers Sarchie (ERIC BANA) and Butler (JOEL McHALE) in Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.Fortunatamente, McHale si era già ripreso da uno strappo muscolare sofferto in una scena dove Sarchie e Butler rincorrono Jimmy (Chris Coy) lungo una strada sotto la pioggia. Coy aggiunge: “Mi avevano offerto di fare la scena con gli stuntmen, ma sia a me che a Joel piacevano talmente tanto i nostri ruoli che li abbiamo voluti vivere fino in fondo. Joel ed io ci siamo allenati correndo 5 chilometri quella sera, ma mentre giri la scena, c’è una scarica di adrenalina così intensa che non te ne accorgi”. Per questa scena, il truccatore Mike Marino ha dovuto truccare Coy fino al punto di renderlo quasi come un animale. Marino commenta: “Ci siamo ispirati al lupo e allora abbiamo rimpiccolite le pupille di Coy, schiarito gli occhi, allungato le unghie e creato varie ferite autoinflitte ancora più estese di quelle che aveva all’inizio del film. Gli abbiamo inoltre allargato gli zigomi per accentuare la somiglianza con un animale”. Marino e la tatuaggista Anil Gupta hanno inoltre disegnato i molti tatuaggi dei personaggi interpretati da Bana, McHale e Coy.

Complessivamente, McHale era in gran forma per il film. “Quando ho iniziato a girare le riprese, ho visto che Eric aveva già delle braccia larghe come tronchi d’albero. Io dovevo essere uno che combatteva con i coltelli e quindi dovevo stare al massimo della mia forma. A un certo punto campavo di solo aria e sollevavo pesi per circa 2 ore al giorno e poi mi allenavo 3 ore con i coltelli”.

Director SCOTT DERRICKSON with ERIC BANA and OLIVIA MUNN on the set of Screen Gems' DELIVER US FROM EVIL.La seconda serie di riprese fuori New York e a Long Island è stata per girare delle riprese in un habitat simile alla tana del leone del Bronx Zoo, disegnata da Bob Shaw e costruita al Planting Fields Arboretum ad Oyster Bay, Long Island. La natura stessa delle riprese delle scene di azione all’interno del habitat richiedevano che l’ambientazione fosse costruita. Per questo si è scelto di non girare queste e riprese all’interno dello Zoo… per non parlare degli imponenti effetti visivi realizzati grazie ai talenti dei supervisori degli effetti visivi Robert Habros e Curt Miller. “Abbiamo usato tutte le vecchie tecniche per creare l’ambientazione invece di semplicemente spingere dei bottoni su apparecchi digitalo” spiega Habros, compresa la chiave cromatica, il compositing e lo split screen. Sorprendentemente, in questi tempi saturi di CGI, immagini generate al computer, Habros afferma “Sto cercando di essere il più possibile invisibile. Il mio lavoro è quello di basarmi e valorizzare la storia e credo che Scott voglia che il film sia il più naturale possibile da apparire reale. Qualsiasi tipo di effetto visivo doveva sembrare naturale”.

La troupe è poi ritornata ai Kaufman Astoria Studios per girare altre scene importanti in vari set, compresa quella dentro il corridoio del palazzo dove abita Santino, la sala comunicazione del 46esimo Distretto di Polizia, la stanza spoglia di osservazione, e il luogo del momento più importante del film, la scena terrificante dell’esorcismo. Tutte le strade portano a questa scena e l’atmosfera sul set era molto tesa durante la settimana di riprese molto rigorose. Anche per i membri della troupe New Yorkese con anni di esperienza alle spalle, assistere alle riprese di questa scena è stato veramente incredibile, compresa la scena dell’indemoniato Santino intrepretato da Sean Harris. “Ci sono voluti un paio di mesi per sviluppare il trucco” spiega il truccatore per gli effetti speciali Mike Marino. “All’inizio si trattava solamente di un trucco mimetico che piano piano creava un personaggio malefico e dopo circa 35 disegni, Sean è arrivato per le prove e abbiamo deciso all’ultimo momento di includere dei simboli occulti Latini e cuneiformi che appaiono nel film anche sul corpo come se fosse stato Santino stesso a inciderli su di lui. Ci sono volute 8 ore del giorno per ottenere questo risultato applicando oltre 150 protesi a Sean”. Fortunatamente, per Marino e il suo dipartimento, Harris aveva sviluppato un ottimo rapporto di lavoro con loro ed ha avuto una pazienza infinita. “Riusciva a farci divertire a tutti, compreso se stesso e ce l’abbiamo fatta. Non potevamo chiedere nessuno meglio di Sean”.

Tra le varie sfide poste dal film, Marino e la sua troupe hanno e creato un gatto finto. “Non sono state usate alcune parti animali, l’abbiamo costruito usando vari materiali. È completamente finto” rassicura Marino.

Per quello che riguardo la filosofia di base di Derrickson, i supervisori degli effetti visivi Habros e Miller hanno effettuato un lavoro straordinario per le scene dell’esorcismo, ma come commenta Habros, “si tratta sia di una recitazione straordinaria, di lavoro degli stuntmen, del trucco e degli effetti speciali effettuati dalla troupe per gli effetti speciali fisici di Drew Jiritanos. Il mio ruolo è stato di collegare le scene tra ognuna delle unità”.

Edgar Ramírez si è gettato anima e corpo nella scena dell’esorcismo e alla fine di queste riprese che sono durate una settimana, ne è uscito completamente sfinito. “Mi è molto piaciuto il fatto che Scott avesse creato la scena non in una stanza da letto, o in una chiesa, ma in una sala per le interrogazioni di un distretto di polizia – osserva l’attore – L’effetto è stato molto realistico e intenso e ci siamo impegnati al massimo. Non l’abbiamo vissuta come una scena di un film horror, ma come una scena drammatica”.

Sia Bana che Ramírez sono rimasti colpiti dalla potenza agghiacciante che Sean Harris ha dato alla scena. “Sean lavora con un metodo straordinario e con un’intensità che non ho mai visto su un set cinematografico – osserva Erica Bana – ed il risultato è stato incredibile. Lo abbiamo molto rispettato per questo e inoltre ha un forte senso del humor che ha data una magia al suo personaggio”. Ramírez aggiunge: “L’impegno di Sean è stato sorprendente. Non ci eravamo mai conosciuti ne parlati prima della scena dell’esorcismo. Ero nervoso, ma nel senso buono della parola. È riuscito a trasmettere qualcosa di veramente malefico e inquietante e lo rispetto moltissimo. Sean ha interpretato il ruolo più difficile del film. Ha dato il meglio di se con un grandissimo impegno personale”.

Alla fine, nonostante le difficoltà imposte nel girare un film nelle location di New York, abbiamo convenuto che non si potesse realizzare il film in nessun altro modo. “È stato speciale poter girare le riprese nel Bronx – conferma Eric Bana – Abbiamo avuto tempeste, un’ondata di caldo eccezionale e riprese notturne che ci hanno messo a dura prova. La produzione, i luoghi e i suoni e tutta la gente del Bronx sono stati fantastici. Al giorno d’oggi, quando il pubblico è abituato che tutto quello che vede sullo schermo è finto, con immagini generate dal computer, con città finte, è stato veramente speciale potersi calare nella realtà della storia. Ogni giorno giravamo in luoghi reali e questo ha dato al film un’impronta diversa”.
Le ultime riprese di Liberaci dal Male, hanno portato la troupe a circa 6, 842 miglia dal Bronx, nella lontana Abu Dhabi per le scene iniziali del film ambientata in Iraq nel 2010. Negli ultimi anni, molti film vengono girati a Abu Dhabi, che ha una sua commissione cinematografica molto importante con esperti locali che lavorano nella produzione. Film come The Bourne Legacy, The Kingdom e Syriana sono stati girati a Abu Dhabi. “Ci piace girare dove otteniamo il valore più alto di produzione,” afferma Jerry Bruckheimer, “e Abu Dhabi aveva tutto quello che volevamo: uno scenario desertico fantastico, alberghi meraviglioso, una commissione cinematografica molto collaborative ed una troupe fantastica”.

Mentre ancora a New York, i tre attori che hanno interpretato i Marines impegnati in un combattimento a fuoco nel deserto prima di scoprire una misteriosa camera sotterranea, sono stati addestrati militarmente da uno degli esperti più importanti nel campo, Harry Humphries. Un ex- SEAL della Marina, parte delle Forze per le Operazioni Speciali, Humphries ha lavorato con Jerry Bruckheimer come consulente speciale per i film The Rock, Con Air, Armageddon, Nemico Pubblico, Pearl Harbor, Black Hawk Down, Bad Boys II, King Arthur, Il Mistero delle Pagine Perdute: National Treasure: e Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo, compresa la serie televisiva, Soldier of Fortune, Inc. “Harry è arrivato a New York e ha praticamente detto, ‘Vi darò 8 settimane di addestramento di base in sole 4 ore’ – ricorda Chris Coy – e ci è riuscito. Quando abbiamo finito, mi sono sentito pronto per affrontare l’apocalisse. Ci ha insegnato tutto, da come impugnare un’arma bianca, a pattugliare, chiamare gli ordini e muoversi da una formazione lineare a una formazione piatta. Considerando che sono cresciuto in una famiglia di militari, è stata un’esperienza formidabile per me”.

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