“La spia – A most wanted man”, la spy story tratta dal romanzo di John Le Carrè “Yssa il buono” e diretta dall’affermato fotografo e regista Anton Corbijn (Control; The American). Al cinema dal 30 ottobre con Notorious Pictures.
Dopo “La Talpa”, quindi, un altro romanzo ad alta tensione dello scrittore britannico John Le Carré arriva sul grande schermo. LA SPIA – A MOST WANTED MAN è un action thriller politico interpretato da un cast strepitoso.
La pellicola vede l’ultima preziosissima apparizione da protagonista sul grande schermo dello straordinario Premio Oscar Philip Seymour Hoffman, che interpreta magistralmente il ruolo del protagonista della storia, l’agente anti-terroristico Günther Bachmann.
Accanto ad Hoffmann nomi altrettanto prestigiosi: dal versatile e bravissimo Willem Dafoe (Ninphomaniac vol.2; Grand Budapest Hotel; Spider man 1 e 2; Il paziente inglese), all’accattivante attrice canadese Rachel Mc Adams (Sherlock Holmes, Sherlock Holmes – Gioco d’ombre; Midnight in Paris); dal brillante Daniel Brühl, impostosi all’attenzione mondiale per l’incredibile interpretazione di Niki Lauda in Rush, alla splendida attrice teatrale Nina Hoss (Le particelle elementari, Yella – che le è valso l’Orso d’argento al festival di Berlino come miglior attrice); dalla talentuosa vincitrice del Golden Globe Robin Wright per finire col giovanissimo e magnetico Grigoriy Dobrygin, molto conosciuto in patria ma ancora poco nel resto del mondo.
Ambientato e girato nella Germania contemporanea, tra Amburgo e Berlino, “La spia” è un thriller emozionante e avvincente, che mescola i toni concitati dell’action a quelli più intimi e soffusi della storia d’amore. Si avvale della regia dinamica e visionaria di Corbijn, regista celebre, oltre che per il cinema, per i suoi videoclip musicali dall’intensa evocatività; sfrutta al massimo le eccezionali doti interpretative di Philip Seymour Hoffman, che è fulcro della vicenda e personaggio fondamentale intorno a cui ruota tutto il resto del cast.
Pur essendo una storia di finzione, inoltre, il film indaga in modo così potente e introspettivo il dramma del terrorismo internazionale, fenomeno che negli ultimi decenni ha intaccato in modo irreversibile le abitudini e il pensiero occidentale, tanto da diventare indagine autentica sulla paura dell’altro e specchio della società contemporanea.
“Non saprei da che parte iniziare – ha affermato Anton Corbijn sulla scomparsa di Philip Seymour Hoffman – quando penso a ciò che ci ha lasciato in eredità, che è immenso sia per portata che per profondità… Era il miglior caratterista che io riesca a immaginare. La sua forza consisteva in un’immersione totale nel ruolo ed in una completa assenza di vanità. Al contempo, odiava ciò che amava, che era la sua maledizione – si faceva a pezzi per le sue interpretazioni”.
La trama si dipana tra Amburgo e Berlino, e vede coinvolti un misterioso uomo in fuga, un banchiere britannico, una giovane avvocatessa idealista e il capo di un’unità segreta di spionaggio tedesca.
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