Grazie alla straordinaria presenza del Balletto del Teatro Mariinskij, protagonista della Trilogia d’Autunno che ha concluso la XXV edizione di Ravenna Festival, il Teatro Alighieri per una settimana è stato il punto di riferimento assoluto per chi ama la danza. Oltre seimila gli spettatori presenti alle otto recite, tutte sold out, del programma che la compagnia di San Pietroburgo ha composto in esclusiva per il Festival. A Ravenna si è infatti dato appuntamento un pubblico di appassionati giunto da tutta Italia e non solo (presenze anche da Inghilterra, Francia, Svizzera, Austria e, curiosamente, anche Ghana) che non si è lasciato sfuggire l’occasione unica di poter assistere in tre giorni a tre spettacoli diversi di una tra le più celebrate compagni di danza classica nel mondo.
Dopo i classicissimi Lago e Giselle, il Balletto del Mariinskij conclude domani, mercoledì 8 ottobre ore 20.30, la tournée italiana (l’unica per 2014 e 2015) volgendo nuovamente lo sguardo al Novecento con la replica del Trittico Chopiniana, Apollo e Rubies, titoli firmati da due coreografi di identica provenienza e formazione: Mikhail Fokin e George Balanchine.
Apre la serata Chopiniana (Les Sylphides) su musiche di Chopin, preludio della modernità, coreografia che un appena ventisettenne Fokin ideò nel 1907 rivisitando i format del balletto romantico. Un turbinare di fanciulle in tutù vaporosi attorno al Poeta che in questa versione di Agrippina Vaganova proposta dal Mariinskij sono interpretate da Oksana Skoryk, Yana Selina e Xenia Ostreykovskaya. Accompagna il cast femminile il primo ballerino del Mariinskij Yevgeny Ivanchenko.
Tutt’altra musica è quella di Stravinskij e tutt’altra atmosfera quella che regna nell’Apollo di Balanchine, arrivato nelle ultime stagioni dei Ballets Russes per i quali firmò a soli ventiquattro anni questa prima versione. Nel ruolo di Apollo, interpretato dai più grandi danzatori da Nureyev a Baryshnikov, si cimenta a Ravenna Xander Parish, il primo ballerino britannico ammesso al Mariinskij. Tersicore è interpretata da Kristina Shapran, da poco approdata al Mariinskij dopo una veloce ascesa da prima ballerina al Michailovskij Theatre. Calliope è invece interpretata da Diana Smirnova e Polimnia da Nadezhda Batoeva.
Rubies, i “rubini” che concludono la scintillante serata dedicata al Novecento dal Mariinskij sono solo una parte, la seconda, del più vasto balletto Jewels appartenente alla “seconda vita” d’artista di George Balanchine che in Rubies fa emergere tutta la carica innovativa di un secolo, il Novecento, che irrompe in tutte le sue forme e che tramite la musica dirompente di Stravinskij fa emergere nuovi ritmi, un sapore jazzato, l’incedere di corpi ormai del tutto contemporanei. Una bella prova di declinazione di stili per gli interpreti del Mariinskij Nadezhda Baoeva, Philipp Stepin e Sofya Gumerova.
La Trilogia d’Autunno è stata realizzata con il sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero dei Beni Culturali; con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di un mecenate ‘amico del festival’, il signor Hormoz Vasfi, e con la partnership di un gruppo di aziende da anni al fianco del Festival: CMC Ravenna, Unicredit, Gruppo Nettuno, Unipol Banca e Yoox.com.