I personaggi di Big Hero 6.

Big-Hero-6-bannerDato che il film si intitola Big Hero 6, i realizzatori sapevano di dover costruire un gruppo di personaggi forti. Forse una delle qualità che la Marvel e i Walt Disney Animation Studios hanno in comune è il modo in cui i personaggi sono costruiti. Secondo Paul Briggs, head of story, “I personaggi creati da Stan Lee hanno problemi, difetti e debolezze. Non sono perfetti ma li amiamo lo stesso. Ci sembrano più veri. I personaggi di Big Hero 6 non hanno superpoteri. La tecnologia e il cervello sono i loro poteri”.

Conli osserva che “nel materiale originale (Marvel) c’erano sei ragazzi interessanti e brillanti da esplorare”, spiega. “E poiché abbiamo deciso di creare un mondo particolare, abbiamo anche re-inventato i personaggi per il film”.

Infatti, il film vanta 17 personaggi principali, inclusi i sei protagonisti e i loro alter ego, con una media di personaggi principali in scena nello stesso momento che supera tutti i precedenti film dei WDAS. I personaggi di supporto – e anche l’eterogenea popolazione di San Fransokyo – sono più dettagliati e multiformi che mai, grazie alle abilità artistiche e alle tecnologie avanzate degli Studios. Il film è popolato da circa 700 personaggi originali; Big Hero 6 ha battuto il record del film del 2012 candidato all’Oscar® Ralph Spaccatutto, che ne vantava 185.


“L’unico limite è l’immaginazione.”
~ Hiro Hamada

HIRO HAMADA è un prodigio della scienza robotica, una mente geniale nel corpo di un quattordicenne: i suoi sofisticati robot da combattimento dominano la scena dei match clandestini, organizzati negli angoli bui di San Fransokyo. “È un combina guai”, afferma Ryan Potter, che presta la voce a Hiro nella versione originale, “ma in fondo al cuore è un bravo ragazzo”.

Suo fratello Tadashi lo incoraggia a mettere alla prova la sua intelligenza e a cimentarsi nel test di ammissione per l’Istituto di Tecnologia di San Fransokyo.

“Volevamo che fossero prima di tutto due fratelli”, dice il produttore Roy Conli a proposito di Hiro e Tadashi. “Tadashi è un bravo mentore. Con discrezione, presenta Hiro ai suoi amici e lo introduce nella realtà del San Fransokyo Tech. Quando Hiro vede Wasabi, Honey, Go Go e Fred in azione, si rende conto che c’è tutto un mondo che non conosce, e che è davvero interessante”.

Ma un tragico evento sta per cambiare la sua vita. A quel punto Hiro si rivolge a un robot di nome Baymax, e insieme daranno vita a un legame indissolubile, entrando anche a far parte di un gruppo di eroi altamente tecnologici impegnati in una importante missione.

“Hiro è un ragazzo che sta diventando uomo”, dice il regista Don Hall. “Questo è un periodo difficile della vita e alcuni adolescenti sviluppano un inevitabile atteggiamento sarcastico e spigoloso”.

Shiyoon Kim, animatore di Hiro, si è subito lanciato in alcuni disegni esplorativi. I capelli fieramente disordinati del personaggio non sono una coincidenza. “La pettinatura di Hiro è ispirata a molte cose”, afferma Kim. “Principalmente agli adolescenti giapponesi. È una pettinatura molto popolare in Giappone”.

Secondo il supervisore all’animazione Nathan Engelhardt, che ha supervisionato gran parte dell’animazione di Hiro, i capelli del personaggio sono disordinati da diversi punti di vista. “Avevamo regole di tutti i tipi per i suoi capelli”, afferma. “Sapevamo dove doveva stare ciascuna ciocca, e le posizioni in cui dovevano trovarsi le sue sopracciglia e le sue espressioni per essere visibili sotto i capelli”.

Anche il vestiario di Hiro riflette il look di un adolescente disordinato con le sue influenze giapponesi, soprattutto i pantaloncini cargo al ginocchio. Su richiesta di Hall, gli artisti hanno impiegato un design strategico per rendere il look trascurato del personaggio. L’artista addetta allo sviluppo visivo Lorelay Bove ha messo a Hiro una maglietta rossa con il logo di un robot per collegarlo a Baymax. “La felpa non gli scende perfettamente sulle spalle”, afferma la Bove. “Don voleva un po’ di asimmetria nel look di Hiro”.

La personalità di Hiro cambia nel corso del film, dunque gli animatori dovevano mostrare questo cambiamento. “Quello di Hiro è un racconto di formazione”, afferma Engelhardt. “Da ragazzino spavaldo si trasforma in un leader altruista e sicuro di sé”.

Engelhardt afferma che il team ha sperimentato diversi modi per evidenziare il lato spavaldo di Hiro – occhi semichiusi, gestualità sprezzante e un’aria baldanzosa – e la sua evoluzione successiva con espressioni più sommesse e genuine.

“In una scala da uno a dieci… come valuti il tuo dolore?”
~ Baymax

BAYMAX è il robot più compassionevole del mondo. Ha un cuore d’oro: è stato programmato per essere così. La denominazione tecnica di questo robot gonfiabile extra large è Operatore Sanitario Personale: gli basta una semplice scansione per individuare i valori vitali e, a seconda del livello di sofferenza del paziente, curare quasi ogni malattia. Concepito e costruito da Tadashi Hamada, Baymax potrebbe rivoluzionare l’industria sanitaria.

L’idea di un robot in vinile gonfiabile è nata in seguito alla visita di Hall alla Carnegie Mellon University, ma il design è stato sviluppato grazie agli spot TV giapponesi. “Quando pubblicizzano, per esempio, una macchina per cuocere il riso”, afferma Kim, “tendono a evidenziare l’aspetto estetico piuttosto che la tecnologia. Volevamo la stessa cosa per Baymax, poiché rendeva il suo aspetto meno minaccioso”.

Il design in vinile di Baymax offriva una sfida: l’illuminazione. “Abbiamo svolto molte ricerche in studio per l’illuminazione”, afferma Adolph Lusinsky, direttore della fotografia e dell’illuminazione. “Abbiamo fatto degli esperimenti con dei palloni da spiaggia in vinile, poi abbiamo svolto lo stesso test con il programma Hyperion. Il modo in cui la luce si rifletteva sul vinile corrispondeva alle riprese utilizzate come riferimento”.

Secondo Zach Parrish, capo del reparto animazione, il suo team ha utilizzato diversi riferimenti per far muovere Baymax. “Abbiamo studiato veri robot, robot cinematografici, ma anche cose carine come i bambini con il pannolino e i koala”, afferma. “Alla fine abbiamo optato per i cuccioli di pinguino, perché hanno delle proporzioni simili – torso lungo e gambe corte – e non usano le ali quando camminano. I robot muovono solo ciò che serve. I pinguini muovono anche la testa in un modo curioso, spingendo il collo in avanti, e questo gli dà un sacco di personalità”.

Baymax non ha una bocca, dunque gli animatori hanno dovuto usare molta creatività. “Abbiamo coniato il termine ‘un-imating’ (basato sull’assonanza con ‘animating’) ”, afferma Mark Henn, capo del reparto animazione 2D. “Significa che gli animatori non devono strafare. Per l’animazione di Baymax è meglio limitarsi. La sfida era riuscire a catturare delle pose veloci e comunicative. Quando il personaggio ha dei dialoghi, la chiave è il tempismo: bisogna capire in quali momenti fargli muovere la testa o sbattere gli occhi”.

“Per mostrarlo orgoglioso, gli mettiamo il petto in fuori”, afferma Parrish. “Quando inclina la testa o sbatte gli occhi in rapida successione, può significare che è confuso. Il bello di questo stile minimale è che gli spettatori possono diventare dei partecipanti attivi, proiettando le loro emozioni su di lui”.

L’aspetto di Baymax fornisce informazioni sul suo carattere. “Baymax ha un’unica priorità: desidera solo aiutare gli altri”, spiega Hall. “Considera Hiro un suo paziente. All’inizio pensa che il ragazzo abbia bisogno di lui per attraversare la fase critica della pubertà. Ma poi si rende conto che sta cercando di superare la sofferenza provocata dalla perdita del fratello e quindi la sua missione diventa quella di guarire il suo cuore spezzato”.

Hall non soltanto ha apprezzato l’idea di un robot soft non minaccioso, ma ha provveduto a trasformarlo ulteriormente. “Una gran parte del film riguarda Hiro che trasforma il suo compassionevole robot infermiere in un guerriero meccanizzato dai risvolti pericolosi”.

Con Hiro, questo robot materno e innocente rivelerà delle qualità inaspettate: diventerà un eroe oltre che il suo migliore amico. E dopo essere stato abilmente riprogrammato e dotato di una forza superiore, con un pugno volante e lanciarazzi che gli consentono di volare, Baymax diventa parte integrante della squadra “Big Hero 6”.

“Baymax è un robot, tutto ciò che dice è programmato”, afferma Scott Adsit, che presta la voce al personaggio nella versione originale. “Ma col tempo, mentre crea un rapporto con Hiro, si adatta e credo che trovi un’anima nel suo corpo gonfiabile. All’inizio è quasi come un bambino – con l’andatura precaria e lo sguardo innocente – e poi cresce, incarnando diversi aspetti delle relazioni interpersonali: è un figlio, un fratello e anche un padre. Baymax è come una famiglia”.

“Lo percepite, ragazzi? La nostra storia inizia adesso… Diventeremo dei supereroi!”
~ Fred

L’entusiasta FRED ha l’aria di un ragazzo tranquillo senza un vero scopo nella vita. “Fred non frequenta realmente il San Fransokyo Tech”, dichiara lo sceneggiatore Daniel Gerson. “Di giorno, fa la mascotte. Ma di notte…fa sempre la mascotte”.

Appassionato di mostri e occupato con il “sign-twirling”, sa bene dove andare quando vuole. Per esempio non esita a unirsi alla squadra “Big Hero 6” e nutre una quantità di idee per il suo completo da supereroe. Il suo feroce alter ego sputa fuoco è completo di artigli, comunicazioni integrate e l’abilità di rimbalzare. Ma il suo talento di “sign-spinner” potrebbe ancora essergli utile.

“Basta frignare… Fai la donna.”
~ Go Go Tomago

GO GO TOMAGO conosce il segreto della velocità. È dura, atletica e leale a tutti i costi, ma non molto loquace. I palloncini con il chewing gum e le battute sarcastiche sono fra le sue specialità. “Go Go è proprio forte”, dichiara Jamie Chung che le presta la voce nella versione originale. “È tosta anche prima di diventare un’eroina. È tenace. Sa badare a se stessa”.

“È un tipo pratico”, afferma Paul Briggs. “È innovativa e divertente. Adoro la sua forza”.

“Tra tutti i personaggi, è la più tagliata per il lavoro di supereroe”, aggiunge Gerson. “Le piace più di chiunque altro”.

Spericolata e amante dell’adrenalina, Go Go Tomago ha più dimestichezza con le ruote che con i piedi, e quando entra a far parte dei Big Hero 6, corre come non ha mai fatto prima, usando i dischi a levitazione magnetica come scudi, ruote e armi da lancio.
“È una donna di poche parole”, dice Hall. “È molto scaltra. Per il suo personaggio ci siamo ispirati ai corrieri in bicicletta”.

Gli artisti hanno osservato attori come John Wayne, Clint Eastwood e Gary Cooper per studiare il loro lato freddo e riservato. Hanno anche studiato i pattinatori di velocità per modellare i movimenti e il fisico di Go Go. Secondo Parrish, Go Go è calma e diretta. “Ha molto carattere”, afferma. “Corre più veloce che mai verso un determinato punto e poi, con uno sguardo impassibile, forma una bolla con la gomma da masticare e la fa scoppiare. Questo gesto significa ‘Sono troppo cool per voi’ ”.

“Un posto per ogni cosa, ogni cosa al suo posto.”
~ Wasabi

WASABI è un fanatico della precisione. È super intelligente e solo un tantino nevrotico, ma questo grande e grosso maniaco dell’ordine non potrà fare a meno di abbracciare la causa di Hiro, quando sarà necessario.

“Sono da sempre un grande fan di Wasabi”, afferma Williams. “È il più cauto e prudente, il più normale in un gruppo di personaggi sfacciati. Aiuta a rendere il film credibile nel secondo atto, dando voce alle preoccupazioni del pubblico e facendo notare agli altri che stanno facendo una pazzia”.

All’inizio, Wasabi era un personaggio molto zen, con dei dreadlocks molto zen. “Il Wasabi nevrotico era molto più divertente”, afferma Engelhardt. Dopo aver modificato la sua personalità, i realizzatori avevano deciso che un maniaco dell’ordine avrebbe dovuto avere i capelli corti. Ma il nuovo look è durato poco. Alla fine, erano tutti troppo affezionati a suoi dreads.

All’interno della squadra “Big Hero 6”, Wasabi amplifica le sue arti marziali con stupefacenti armi da taglio al plasma. Definirlo acuto e intelligente sarebbe solo riduttivo.
Gli animatori hanno dovuto far attenzione durante la fuoriuscita delle lame. “Basterebbe una piccola contrazione del polso per far sì che Wasabi si tagli una mano, dunque gli animatori hanno dovuto tenere i suoi polsi immobili in ogni momento”, afferma Parrish.

“Questa sì che è una reazione chimica”.
~ Honey Lemon

HONEY LEMON è una maga della chimica. Non lasciatevi ingannare dai suoi occhiali e dai suoi modi stravaganti: Honey è sicuramente dolce come suggerisce il suo nome, ma è anche guidata da una passione e da una determinazione che la rendono praticamente inarrestabile. “Vede sempre il bicchiere mezzo pieno”, dice Williams. “Ma nei suoi occhi brilla la scintilla del classico scienziato pazzo. Ha molte più qualità di quel che si direbbe”.

Secondo Engelhardt, gli animatori hanno lavorato sulla vivacità di Honey, dandole un’espressività esagerata e delle qualità da anime. Ma è stato difficile trovare il giusto equilibrio. Engelhardt dichiara: “Honey ha una personalità frizzante, ma non è sciocca, è molto intelligente. Le sue abilità come chimico sono indiscusse. Abbiamo voluto spingerla al limite, specialmente quando Hiro la incontra per la prima volta. È quasi troppo da sopportare. Parla a raffica, è concitata, energica e bella.

Honey è una ragazza brillante. La sua padronanza della chimica si rivela essenziale: quando questa esuberante cervellotica entra a far parte della squadra di “Big Hero 6”, preparerà intrugli ingegnosi che aiuteranno la squadra a sbrogliare qualsiasi difficoltà.

“Nutriamo le vostre menti affamate.”
~ Zia Cass

ZIA CASS è la stressata ma solidale tutrice dei due fratelli Hiro e Tadashi. “Zia Cass è la zia cool che tutti vorrebbero avere o vorrebbero essere”, afferma Maya Rudolph, che presta la voce al personaggio nella versione originale del film. “Adora questi ragazzi”.

Proprietaria di una nota pasticceria e caffetteria di San Fransokyo, Zia Cass è orgogliosa e soddisfatta dei suoi nipoti, di cui ha un’altissima opinione. È sempre allegra, affettuosa, e disposta a dare il suo sostegno con un abbraccio e qualche ghiottoneria.

“Zia Cass deve evocare la tipica atmosfera di San Francisco”, dice Hall. “Appartiene a una seconda o terza generazione di hippy. È allegra, energica, spensierata”.

“Questa storia presenta diversi livelli di emozione, e zia Cass accompagna Hiro nel suo viaggio” afferma la Rudolph.

“Ti offro un’opportunità… Accendi il cervello e trova una via d’uscita.”
~ Tadashi Hamada

TADASHI HAMADA è un bravo ragazzo. È fatto così. Ha sviluppato e costruito un sofisticato robot infermiere di nome Baymax, programmato per assistere ovunque milioni di persone. Ma è il suo ruolo di fratello maggiore a rendere Tadashi veramente speciale. Tutti avrebbero bisogno di un fratello come lui, e Hiro si rende perfettamente conto di quanto sia fortunato.
“Tadashi è la forza di Hiro”, afferma Daniel Henney, che lo doppia nella versione originale del film. “Hanno perso i loro genitori da molti anni, quindi Tadashi è una figura paterna e, in un certo senso, il cuore pulsante della famiglia”.

In più, secondo Henney, Tadashi è abbastanza intelligente da poter indirizzare Hiro sulla giusta via. “Certe volte, bisogna manipolare un po’ la situazione per mostrare il proprio punto di vista. Invece di dire a Hiro cosa fare, Tadashi usa uno stratagemma per fargli fare la scelta più giusta”.

“Anch’io ho un fratello quindi so cosa vuol dire”, dice Williams. “Tutti prendono in giro il fratello più piccolo, si divertono a sue spese. Ma allo stesso tempo c’è un legame incredibile e un affetto fortissimo. Nessuno può permettersi di toccarlo”.

“Noi siamo l’avanguardia della robotica.”
~ Robert Callaghan

Il PROFESSOR ROBERT CALLAGHAN dirige il programma robotico del prestigioso Istituto di Tecnologia di San Fransokyo, dove è il professore e mentore di Tadashi. Quando Hiro visita per la prima volta l’Università, si emoziona nel conoscere questo celebre esperto di robot, mentre Callaghan riconosce immediatamente le grandi potenzialità del quattordicenne e lo incoraggia a sfruttare le sue capacità.

“È istruito e sempre in controllo della situazione”, così lo definisce James Cromwell, scelto per prestare la voce a Callaghan nella versione originale.. “Ma non tratta i suoi studenti come esseri inferiori. Comprende il loro livello d’intelligenza e per questo riesce a coinvolgerli”.

“Mi chiamo Alistair Krei. Krei Tech Industries”.
~ Alistair Krei

L’imprenditore e guru della tecnica ALISTAIR KREI è l’ex allievo più illustre dell’Istituto di Tecnologia e il proprietario della società di tecnologia più grande del mondo, la Krei Tech. Krei è sempre in cerca di novità sensazionali. Quando visita la San Fransokyo Tech resta colpito dall’ingegno di Hiro.

“Se vogliamo catturarlo… avrete tutti bisogno di un upgrade.”
~ Hiro Hamada

YOKAI è il silenzioso uomo mascherato coinvolto nella terribile tragedia che colpisce San Fransokyo e che sconvolgerà il mondo di Hiro. “Abbiamo ideato diverse versioni della maschera kabuki di Yokai”, afferma Shiyoon Kim, responsabile del design del personaggio. “Ci piaceva l’idea di una maschera bianca dall’aspetto misterioso, che creasse un contrasto con l’abito nero di Yokai”.

Hiro trasformerà un gruppo di sprovveduti in una squadra altamente tecnologica che si batte contro il crimine. I “Big Hero 6” hanno una missione in particolare: scovare Yokai e assicurarlo alla giustizia.

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