Presentato alle Giornate Professionali di Sorrento, prodotto da CSC Production e distribuito da Bolero Film, “Leoni” uscirà al cinema il 5 febbraio 2015. Cast d’eccezione e un ritorno alla tradizione della più squisita commedia all’italiana per l’opera prima di Pietro Parolin alle prese con una crisi ormai evidente, anche in Veneto, dove si era abituati a veder le cose marciare in un unico modo, quello “giusto”. Ma ora sopravvivere è difficile anche lì. Gualtiero Cecchin non ha mai avuto problemi di soldi, figlio di papà, arrogante e viziato… ma simpatico. E ora che i soldi sono finiti come farà a tornare ai vecchi fasti? Con un’idea e una buona dose di incoscienza muovendosi tra imprenditori, alti prelati e una famiglia tutta particolare…
Gualtiero Cecchin è uno straordinario Neri Marcorè, protagonista di una commedia che racconta la quotidianità di tante persone che si ritrovano “in piazza”, ieri come oggi, per parlare di qualcosa o qualcuno, nel bene e nel male. Questo sottofondo, questo brusio corale, è il tappeto sociale su cui prende vita “Leoni”.
Al fianco di Neri Marcorè, un cast “ruggente” tra cui una superba Piera Degli Esposti, Stefano Pesce e Anna Dalton, alle prese con una riflessione tragicomica su una crisi non solo economica, daranno una frustata alle insicurezze umane attraverso l’ironia, la satira, pura, a tratti esagerata, ma mai volgare.
I personaggi di contorno sono quelli di un Veneto vivo e attuale: ognuno coinvolto in qualche modo in quelle “bassezze” umane che spesso, viste da fuori, possono far ridere, perché ci ricordano come le cose dovrebbero andare e come invece… non vanno. “Leoni” non è una commedia contro un sistema di vita o contro la società nordestina, e nemmeno una presa di posizione contro alcuni facili stereotipi, ma uno spaccato “universale” di un certo tipo di italianità, immersa nella tipicità e nel colore di una regione come il Veneto, che aggiunge valore al turbine di situazioni, gag e battute.
Una commedia in cui le vicende dei personaggi, assieme alla loro psicologia, spiccheranno sugli eventi. La satira colpirà tutti gli elementi di un’Italia allo sbando e di un Veneto che fa fatica a raccapezzarsi. Lo specchio dell’attuale situazione del Veneto e dei suoi abitanti, che con forza si muovono senza abbassare la testa nel doloroso contesto della crisi economica. Riscopriremo la fondamentale importanza delle radici di un popolo: la terra come riscatto, soprattutto per le nuove generazioni. Un rispetto sacro per “gli antichi costumi” che mai come oggi dicono quello che dicevano un tempo: la semplicità paga, e molto. Paga in termini etici e morali, perché migliora l’individuo, e paga, come vedremo, in termini di investimento per il futuro.
“Facciamo un salto indietro nel tempo – afferma il regista – e andiamo a pensare al sapore di una certa commedia all’italiana. Ripensiamo all’opera di Germi, ‘Signore e signori’, a quando Vincenzoni gli mise in mano il copione. Ripensiamo a chi ebbe la fortuna di vedere quel film al cinema, magari in Veneto, uscire dalla sala e andare al bar con gli amici a bere qualcosa e parlare di quello che avevano appena visto. È quel momento che ci interessa: la quotidianità di tante persone che si ritrovano in piazza, ieri come oggi, per parlare di qualcosa, nel bene e nel male. Questo sottofondo, questo brusio corale, è il tappeto sociale su cui si è costruito ‘Leoni’. Mescoliamo assieme una riflessione tragicomica sulla crisi, una frustata alle insicurezze umane e qualche tocco iperbolico per andare a far squillare un campanello, o almeno provarci, che tace da tanto tempo: quello della satira, pura, a tratti esagerata, mai volgare. E cerchiamo, come nella satira vera, quel tempo, quella pausa di silenzio tra un sorriso e un ghigno che spesso, se funziona, può caricarsi anche di commiserazione, non gratuita, costruttiva: vedremo come non bisogna comportarsi, per lasciare un solco di speranza nello sguardo dopo la visione”.
Il film è stato realizzato grazie ad un bando della Regione Veneto finalizzato a favorire la creatività dei giovani, alla collaborazione di molti partner produttivi in particolare Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, MIBACT, Rai Cinema, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Digipix, AMG, 360 Degrees, Annamode Costumes. Hanno contribuito in qualità di main sponsor e product placement Bisol, Banca della Marca, Roberto Castagner Acquaviti, Latteria Soligo, Stonefly, Casatella DOP Trevigiana, Hotel Maggior Consiglio, Coldiretti.
Le musiche originali sono composte da Lorenzo Tomio e prodotte da Ala Bianca Group e GDM. “Pianura savana” è la canzone di chiusura del film “Leoni”, composta dal gruppo trevigiano Los Massadores e da Lorenzo Tomio, parla di un’ipotetica savana veneta in cui i “leoni”, tipi umani che si possono riconoscere nel protagonista del film, si muovono sempre alla ricerca di prede ed occasioni. La canzone è interpretata dal protagonista del film, Neri Marcorè, che ha cantato insieme al gruppo. I Los Massadores sono Mauro Berti, Andrea Bosa, Luca Giacomazzi, Matteo Guidolin, Andrea Piccolo, Dimitri Trinca.