L’opera prima di Lamberto Sanfelice dopo essere approdata al Sundance, arriva anche al Festival di Berlino, nella sezione Generation. Una storia minimalista e cupa, che sarà al cinema dal mese di marzo con la Good Film.
‘Cloro’, è una storia tragica di formazione con protagonista una ragazza di 17 anni, Jenny (Sara Serraiocco), che si svolge dal mare di Ostia fino alle montagne della Maiella e che è anche un piccolo-grande caso. La ragazza ha un solo sogno: diventare una campionessa di nuoto sincronizzato nella categoria doppio sincro in coppia con la sua amica Flavia. Ma la tragedia di questa ragazza qualsiasi che vive sul litorale romano si abbatte su di lei. Prima arriva la morte improvvisa della madre, tanto da costringerla a trasferirsi con il padre Alfio e il fratellino Fabrizio in un paesino di poche anime nel cuore della Maiella, terra d’origine di Alfio. Non solo. Il padre poi, fortemente depresso dopo aver perso lavoro e casa, entra in uno stato di evidente confusione. A ospitare questa famiglia allo sfascio è lo zio Tondino (Giorgio Colangeli) che abita in una vecchia baita di montagna.
Jenny è così costretta a trovarsi un impiego come cameriera all’hotel Splendor e rinunciare a gareggiare nei campionati italiani. Quando scopre poi che l’hotel ha una piscina, decide di allenarsi di nascosto. Una notte, durante l’allenamento, Jenny viene sorpresa in piscina dal custode dell’albergo, Ivan (Ivan Franek). Nascerà tra loro una relazione in parte interessata. Quando, infine, le cose vanno meglio per Jenny e potrà tentare di gareggiare, la ragazza si accorge che qualcosa si è definitivamente rotto in lei e che la vita ha superato il fascino dell’odore del cloro.
“Nonostante sia un’opera prima – spiega il regista – è andato tutto veloce. Sono riuscito anche a coinvolgere attori importanti come Giorgio Colangeli e Piera Degli Esposti. Ho lavorato sui contrasti tra mare e montagna perchè volevo fare un film anche sullo sradicamento e isolamento”.
“Mi rendo conto – aggiunge Sanfelice – che è un film abbastanza duro, ma secondo me anche pieno di speranza”. Regista di ispirazione? “Gus Van Sant, un autore che ha raccontato meglio di tutti l’adolescenza”.
“Come me Jenny ha la passione per lo sport – dice invece la Serraiocco -. Io ho fatto danza classica e anche per me era un sogno portarla avanti. Per prepararmi ho frequentato le ragazze del nuoto sincronizzato e ho scoperto che sono donne che non si arrendono mai”.