Le leggi del desiderio.

Cos’è il desiderio? E dove comincia e finisce il desiderio? Silvio Muccino si improvvisa life coach per soddisfare i desideri altrui, nel suo terzo film da regista, attore e sceneggiatore con Carla Vangelista: ‘Le leggi del desiderio’.

I desideri dell’uomo, infatti, muovono il mondo. E ogni giorno, per riuscire a ottenere l’oggetto del nostro desiderio, modifichiamo noi stessi e la nostra realtà. O perlomeno, cerchiamo di farlo.

Secondo Giovanni Canton, il carismatico e funambolico trainer motivazionale protagonista di questa storia, ci sono delle tecniche precise che possono aiutarci a raggiungere quello che desideriamo, sia esso il piacere, il lusso, il potere, il successo o l’amore.

Considerato dai suoi tanti fan una sorta di profeta, e da molti altri un cialtrone che si approfitta delle debolezze altrui, Canton decide di dimostrare la veridicità delle sue teorie organizzando un concorso per la selezione di tre fortunate persone che verranno da lui portate in sei mesi al raggiungimento dei loro più sfrenati desideri. Ma l’intenso rapporto che si stabilirà fra il life coach e il terzetto prescelto produrrà effetti inaspettati nella vita di tutti loro, soprattutto in quella di Canton.

Nel cast, accanto a Silvio Muccino e Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Carla Signoris, Paola Tiziana Cruciani e Luca Ward.

Le leggi del desiderio è una produzione Medusa Film realizzata da Marco Belardi per Lotus Production, distribuzione Medusa. Al cinema 26 febbraio.

“Non c’è programma televisivo, campagna pubblicitaria o propaganda elettorale – sostiene Muccino – che non faccia leva sul nostro ‘desiderio’ di essere o di diventare qualcuno, e tutti ci propongono dei modelli ‘vincenti’ a cui assomigliare. Ma e’ proprio in questo paragone costante con un modello irreale che si costruisce la nostra infelicità, e perdiamo di vista noi stessi, ciò che siamo davvero, ciò che veramente vogliamo”.

Il film, ha spiegato in conferenza stampa Silvio Muccino, “è nato lentamente proprio con la scoperta della figura di life coach. Mi sono ispirato a Anthony Robbins, un life coach che ha fatto la sua fortuna grazie alla crisi. si tratta di una figura mai trattata dal nostro cinema, che confonde la maschera con l’umanità. Mentre, al di là delle maschere, c’è solo il sentimento che conta davvero”.

Il significato del film? “Bisogna accettare le proprie fragilità. E comunque non indossare maschere da super-eroi che nascondano le nostre imperfezioni”.

“Il mio desiderio? Quello di tornare al cinema con un film che amo – ha sottolineato Muccino – come appunto questo. In realtà non ho mai fatto un nuovo lungometraggio senza crederci davvero, volevo però tornare dietro la macchina da presa con una
storia diversa”.

I PERSONAGGI:

_MG_2942_Silvio Muccino_foto di Gianni FranzoGIOVANNI (Silvio Muccino)
Mi chiamo Giovanni. Ho trentaquattro anni. Sono felicemente single, felicemente non impegnato, felicemente perso in questo meraviglioso mondo pieno di occasioni sexy e di notti da una botta e via. Io scelgo solo donne sposate. E più figli hanno, più incastrate sono, e di conseguenza più al sicuro mi sento. “Tre” è il numero perfetto. Ho sempre pensato che l’amore è un carico talmente pesante che per reggerlo si ha bisogno di un aiuto: il terzo della coppia. L’amante. Vivo una vita che ho modellato con precisione intorno ai miei desideri. Quindi nessuno stupore che io sia diventato un life-coach. Il mio libro ha venduto milioni di copie e se vuoi sapere che faccia ho, basta che ti faccia un giro su internet: Youtube è il mio regno.

_DSC2552_Luca Ward e Nicole Grimaudo_foto diGianni FranzoMATILDE (Nicole Grimaudo)
Mi chiamo Matilde. Ho 32 anni, sono single e innamorata di un uomo sposato. Paolo continua a ripetermi che lascerà la moglie. Lo ripete incessantemente da tre anni e non lo fa mai. Io ho sempre sognato di avere una famiglia. Avete presente?
Caminetto, una nidiata di figli, un uomo a cui preparare cenette prelibate e riempire di coccole. Invece sono single, Paolo vive con la moglie e la sera ceno da sola col mio gatto. Come se non bastasse sono timida, goffa, ipersensibile e, soprattutto, mai incinta. Le mie due sorelle hanno due marmocchi a testa e due mariti che le adorano. Dico sì a tutti: al lavoro, alla mia famiglia, ai miei amici, ai portieri, alla gente che incontro per strada. Se avete bisogno di qualcosa, chiedete a me, sono sempre pronta e disponibile. E sono anche quella sempre sola. E sempre non incinta.

_MG_9918_Maurizio Mattioli e Silvio Muccino_foto di Gianni FranzoERNESTO (Maurizio Mattioli)
Mi chiamo Ernesto. Ho superato i sessant’anni e i centoventi chili e sono miseramente senza lavoro. Ero un bravissimo venditore porta-a-porta ma un anno fa la direzione ha deciso di fare dei tagli sul personale e siccome oggi a quanto pare se hai più di venticinque anni non servi più a niente, mi hanno licenziato in tronco. Mia moglie Maria – un angelo – non sa niente. Ha un problema di salute e non deve avere preoccupazioni. In un anno quei quattro soldi che avevo messo da parte se ne sono andati e adesso per me trovare un lavoro è questione di vita o di morte. Sennò che racconto a Maria? In televisione, una sera, ho visto questo Giovanni Canton. Attraverso una selezione, dice che sceglierà tre persone e che lui mostrerà a tutti che può fargli ottenere esattamente quello che vogliono. Io sono talmente disperato che sono pronto a provare tutto, pure questo Canton – anche se mi sa che è un pagliaccio.

_MG_2733a_Carla Signoris e Silvio Muccino_foto diGianni FranzoLUCIANA (Carla Signoris)
Basta darmi un’occhiata, e si capisce subito che tipo sono. Mi vesto solo di colori pastello, ho un filo di perle intorno al collo, scarpe coi tacchi bassi, un perenne sorriso educato sulle labbra. Intorno a me aleggia sempre un aroma di cera per pavimenti, detergente per l’argento, sapone per lavatrice e naturalmente il profumo di vaniglia dell’ultimo dolce che ho preparato per i miei cari. Ho un figlio e una figlia. Ah, e naturalmente un marito. Non è che me lo stessi scordando. È lui piuttosto che si è dimenticato di me e ormai mi vede solo come una specie di colf senza stipendio. Ma intorno a me sentirete anche un altro profumo: profumo d’incenso. Di santità. Lavoro al Vaticano, sono la segretaria di un vescovo importante. Ma ho un segreto. Un segreto che mi ha fatto sopravvivere per tutti questi anni di vuoto. Scrivo romanzi. Diciamo che scrivo dei romanzi molto espliciti.

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