L’amore di Alessandro salverà Aurora dai nuovi e misteriosi pericoli che incombono su di lei?
“Aurora, sono tornato a Villalba da mesi ormai, è tanto che non ti vedo. Il tuo silenzio mi dice che ancora non vuoi saperne di me. Dove sei? So di averti ferita tre anni fa andandomene ma la nostra storia d’amore è più forte di qualsiasi ostacolo. Non si può fuggire da un amore come il nostro. Tu sei me e io sono te, sempre. Ti riporterò a casa”. Così, con un disperato messaggio d’amore da parte di Alessandro (Roberto Farnesi) ad Aurora (Anna Safroncik), prende il via la terza serie de Le tre rose di Eva che, dopo il grandissimo successo delle prime due serie, torna, su Canale 5, con quattordici nuove puntate, sempre con la regia di Raffaele Mertes e Vincenzo Verdecchi. La fiction, ambientata tra le vigne toscane di Villalba, è prodotta da Endemol Italia per Mediaset.
Sono trascorsi tre anni da quando Aurora e Alessandro, pur nella consapevolezza di amarsi, si sono detti addio. Aurora, insieme alla piccola Eva, ha iniziato una nuova vita lontano da Villalba, con la sua nuova identità: non è una Taviani, ma la figlia di Ruggero Camerana (Luca Ward) e Rosa Gori, uccisa per mano di Livia Monforte (Fiorenza Marchegiani), ed è la sola e unica erede di Pietrarossa.
Ci sono però ancora molti aspetti del suo passato che Aurora non riesce a capire, ed è decisa più che mai a scoprirli. Ma la ricerca della verità si rivela un percorso rischioso e pieno di insidie. Su di Aurora incombono nuovi misteri e pericoli, e c’è solo una persona in grado di proteggerla, Alessandro, l’uomo che la ama incondizionatamente e combatte per lei.
Tornata a Villalba per indagare sulle sue origini, Aurora spera di esser giunta a un punto di svolta grazie all’incontro con una donna legata al passato di sua madre. L’appuntamento, però, non è altro che una trappola, e di Aurora si perde ogni traccia fino a quando, all’interno delle rovine di una chiesa abbandonata, viene trovato un corpo, irriconoscibile, circondato da strani e misteriosi simboli pagani. Tutti gli indizi trovati sul posto sembrano non lasciare spazio a dubbi circa la sua identità: il corpo è di Aurora.
Tutti, anche Tessa (Giorgia Wurth) e Marzia (Karin Proia), si rassegnano a questa tragica verità. Tutti tranne uno.
Alessandro è convinto che la madre di sua figlia sia ancora viva e farà di tutto per ritrovarla e scoprire che cosa è realmente accaduto in quelle ore. È l’amore che lo lega ad Aurora a dargli la forza per andare avanti. Un amore talmente forte da vincere su tutto, anche sulla morte.
Inizia così una disperata corsa alla ricerca della verità che aprirà scenari inaspettati e inquietanti e che coinvolgerà molte persone.
Anche Ruggero Camerana (Luca Ward) è deciso a scoprire cosa è successo a sua figlia Aurora, benché lei non lo abbia mai riconosciuto come padre prendendo solo il cognome della madre, Gori. In questa serie sarà affiancato da due new entry, i suoi due nipoti: Massimo (Alessandro Tersigni) e suo fratello Lorenzo (Giuseppe Russo). Massimo è un avvocato che farà dell’astuzia e dell’intelligenza il suo punto di forza per coltivare le sue ambizioni. Lorenzo è, invece, un ragazzo molto istintivo, dotato di grande forza fisica. Diventerà il braccio armato del fratello e corteggerà assiduamente, con mezzi più o meno leciti, Laura (Elisabetta Pellini), che non nasconde più il suo mestiere di escort di lusso.
Ruggero è ormai il vero e unico signore di Villalba. Ha in mano tutte le vigne della zona, che gestisce senza scrupoli. Tutte tranne una. I terreni intorno a La Rupe, una tenuta modesta tra le colline di Villalba, sono gestiti da Alessandro insieme al fratellastro Matteo (Rocco Giusti) e ad altri due nuovi ingressi della serie: Sara (Martina Pinto), una ragazza con la grande passione per la vigna e per il vino che le ha trasmesso suo zio Enea (Simone Colombari), un contadino onesto e gran lavoratore con un passato di cui non sa niente nessuno, neppure sua nipote. L’obiettivo di Alessandro e Matteo è quello di dar vita a una nuova realtà vinicola, svincolata dallo strapotere di Camerana, che porti l’impronta del forte legame con la terra, del duro lavoro e della passione per il vino.
Tra i fratelli Monforte, Elena (Licia Nunez) è l’unica che continua a gestire i vini della Tenuta e a provare ancora un senso di rispetto per la propria discendenza, dal momento che anche Edoardo (Luca Capuano) l’ha abbandonata fuggendo da Villalba tre anni prima. In realtà Edoardo è misteriosamente tornato ma ha perso la memoria, degli anni trascorsi lontano non ricorda più nulla e questo aggraverà il sospetto che possa essersi macchiato di un orrendo crimine…
Nel paese fa inoltre il suo ingresso il Vescovo Carini (Franco Castellano), che cercherà di dare conforto alla comunità, scossa da quanto accaduto nella chiesa abbandonata. Grazie al sua carisma e al suo fascino, il Vescovo riuscirà a creare delle inaspettate reazioni fra i protagonisti della serie. In primis in Veronica (Euridice Axen), ormai uscita di prigione, dove invece sono ancora rinchiuse Viola (Victoria Larchenko) e Livia (Fiorenza Marchegiani). Entrambe le donne sono ancora assetate di vendetta, e il loro odio nei confronti di Aurora non si è spento.
Fra i personaggi delle scorse serie troviamo anche Giulio Pampiglione, nel ruolo del Maresciallo Mancini e Fabrizio Bucci in quello di Filippo Sommariva. Fra le new entry, invece, anche Tommaso Ragno che vestirà i panni dello psichiatra Francesco Maniero, esperto nell’interpretare le più profonde pulsioni della mente cercando anche di manipolare gli altri a suo favore, e il piccolo Andrea Pittorino nel ruolo di Davide, un bambino che non riesce a parlare ma che sembra sapere molto sulla madre di Aurora. Tra i personaggi femminili farà il suo ingresso Sara Zanier che darà il volto a Isabella, un’affascinante e solare skipper, innamorata di Edoardo (Luca Capuano), il quale però prova ancora un fortissimo sentimento per Aurora.
Tra le vigne toscane di Villalba continua così la grande epopea dei protagonisti sempre più dilaniati dalle passioni e in pericolo, perché il Male assume sempre nuove e imprevedibili forme e mai nulla può esser dato per scontato.