Nata intorno all’inizio del ventesimo secolo, Adaline Bowman (Blake Lively) non avrebbe mai pensato di poter essere ancora viva nel ventunesimo; ma un momento magico della sua vita la salva dalla morte e le regala l’eterna giovinezza. Così, a 29 anni, Adaline smette di invecchiare e comincia un’avventura unica, che mai essere umano ha vissuto.
Dal 23 aprile al cinema, con un giorno di anticipo rispetto all’uscita americana, Adaline – L’eterna Giovinezza di Lee Toland Krieger, con i volti di Blake Lively, Michiel Huisman e Harrison Ford. Il film è distribuito da Eagle Pictures.
Un destino incredibile consente alla protagonista di vivere, per molti decenni, la storia delle trasformazioni del mondo, che fanno da sfondo alle sue vicende personali e sentimentali: dalle due Guerre Mondiali alle lotte degli anni ’60 per la libertà, fino ai nostri eventi più recenti. Nascondendo abilmente il proprio segreto a tutti, tranne alla propria figlia, Adaline riesce a vivere con delicatezza e riserbo la sua vita, finché un giorno la donna incontra l’affascinante e carismatico filantropo Ellis Jones (Michiel Huisman) che riaccende il lei la passione per la vita e per l’amore. Dopo un weekend con i genitori di lui (Harrison Ford and Kathy Baker), che rischia di portare alla luce l’incredibile verità, Adaline prende una decisione che cambierà per sempre la sua vita.
Blake Lively parla di una sceneggiatura appassionante e di una storia che non ha età: “Non riuscivo a staccarmi dalla sceneggiatura. L’ho letta come si legge un bellissimo romanzo. La storia è romantica, poetica, unica”. Una storia originale, narrata per di più dal punto di vista di una donna. Ecco un altro elemento particolarmente apprezzato dall’attrice. L’idea di una donna che vive in modo così intenso e profondo uno dei secoli più densi e sfaccettati della storia. “La sua vita attraversa circa un secolo, e tanti diversi periodi storici”, commenta l’attrice. “Anni in cui Adaline scopre l’amore, la perdita, la sofferenza e la gioia”.
I produttori Tom Rosenberg e Gary Lucchesi della Lakeshore Entertainment hanno riconosciuto immediatamente l’enorme potenziale della sceneggiatura. “La sceneggiatura mi ha colpito subito”, commenta Rosenberg. “È una bellissima storia, di quelle che si vedono raramente. È un film che parla d’amore, e fa capire perché sia giusto e importante invecchiare e, in fondo, morire. Senza questo, la stessa la vita perde tutto il suo senso”.
Con le intriganti premesse da cui si snoda la trama, Adaline – l’eterna giovinezza è un film che si lancia in un particolare quanto appassionato viaggio nel tempo. “Possiamo dire che appartiene alla categoria del realismo magico”, racconta Lucchesi.
Sarebbero tante le cose da dire su un film come questo, perché la storia è molto originale. E su questo punto, io e Tom ci siamo trovati subito d’accordo. Entrambi, in questo momento della nostra vita professionale, desideravamo un film unico, e originale, e Adaline – l’eterna giovinezza ne ha tutte le caratteristiche”.
L’originalità e l’unicità del film deriva in gran parte dal ritratto sottile e sfaccettato dell’amore in tutte le sue forme, commenta Lively. “La storia ci mostra diversi tipi di amore. C’è la storia d’amore, apparentemente tradizionale, tra un uomo e una donna. In realtà anche questa è più complessa di quanto si possa immaginare; è il passato di Adaline che torna a rivoluzionare il presente. C’è poi la toccante e profonda storia d’amore tra una madre e una figlia. La vita sentimentale di Adaline è esso stesso un profondo e intenso viaggio.” Anche se la storia contiene elementi di fantasia, essa è narrata in modo semplice e comprensibile. Per questo motivo il film risulta estremamente piacevole. La protagonista aggiunge: “Il film segue molto da vicino il personaggio di Adaline. È una storia drammatica, che esprime idee forti, importanti, che toccano profondamente il cuore”.
Il regista del film, Lee Toland Krieger, già noto per i due successi hollywoodiani The Vicious Kind e Separati innamorati, aveva già letto la sceneggiatura alcuni anni fa: “Il tema di fondo della storia è veramente affascinante; la storia di una donna che, a causa di un incidente, resta imprigionata in una non-età. L’unica persona a conoscere il suo segreto è la figlia, che ormai è alla soglia degli 80 anni. L’incontro con un giovane uomo, a differenza delle altre persone incontrate nella sua vita, riesce a farla riemergere da un’esistenza condotta quasi totalmente in solitudine”.
“Non avevo mai letto nulla, prima d’ora, che raccontasse che invecchiare è bello”, continua. Il mondo in cui viviamo è ebbro di giovinezza e vanità. Questa mi è sembrata un’idea molto particolare, invece.” Krieger ha convinto i produttori con una visione completa e dettagliata del risultato che avrebbe raggiunto. “È un grande artista”, dice Rosenberg di lui. “Più lo conosco, e più mi rendo conto che è anche una persona straordinaria, con una preparazione e una conoscenza davvero profonde.”
“Conoscevo già i suoi film e mi erano molto piaciuti”, aggiunge Lucchesi. “Abbiamo letto e analizzato la sceneggiatura insieme e siamo rimasti ancora una volta molto colpiti”. Per me non c’è niente di più bello che incontrare una persona e pensare… Questa è proprio una persona speciale!”.
Il regista, particolarmente entusiasta del progetto, prima di tutto ha prodotto un mood reel di sette minuti, con clip e immagini per rendere l’idea di come avrebbe voluto impostare il lavoro. “Gli altri miei film non prevedevano elementi storici o effetti speciali. In Adaline – l’eterna giovinezza, invece, abbiamo entrambe le cose”, spiega. Con quel mood reel ho voluto rappresentare la mia idea del film, in termini di scenografia, costumi e alchimia dell’estetica cinematografica.” I registi hanno accolto con grande entusiasmo il mood reel: “Dimostrava sensibilità e un’innata capacità artistica, proprio ciò di cui avevamo bisogno”, commenta Lucchesi. “Mi ricorda molto Sam Mendes o Anthony Minghella. I suoi film hanno qualcosa di pittorico. Abbiamo capito subito che sarebbe riuscito a tirare fuori il meglio dalla storia.” Il mood reel ha convinto anche la Lively: “Mi faceva venire voglia di esserci anche io, in quella storia. La sua visione è unica, emotiva e stimolante. La sua passione per il progetto ha contagiato tutti”.
Anche se il film attraversa diversi periodi storici, in realtà è ben ancorato nel presente. “Non è un film procedurale, nel senso che non narra in serie cose successe negli anni ‘20, negli anni 30 e così via” dice Lucchesi. “Più che altro, il film immagina come potrebbe essere non invecchiare mai. Adaline è in un’età perfetta, e in questa età rimane per tutta la vita. Istintivamente siamo tutti convinti che sarebbe la cosa più bella del mondo essere nel pieno delle forze e della bellezza per sempre. In realtà Adaline, nel vedere sua figlia invecchiare, comincia a pensare che, in fondo, quel viaggio, avrebbe potuto o voluto farlo anche lei”.
La Lively commenta che, nell’esplorare questo concetto, il film è davvero un esempio unico nel suo genere. “È un film che parla d’amore e al tempo stesso si chiede se saremmo mai in grado di vivere per sempre”. La vita eterna o l’eterna giovinezza sarebbero un dono o una condanna? Al di là della storia di Adaline, questo film mi ha fatto riflettere sulla vita, e sul corso naturale delle cose. Vivere con le persone che amiamo, camminare, crescere e poi andare via con loro, questo secondo me è l’ordine perfetto delle cose.”
L’ennesima sorpresa per un film che parla d’amore, dai retroscena magici e misteriosi, è quella del coinvolgimento di Lana Del Rey che ha firmato la colonna sonora del film con un nuovo meraviglioso singolo, Life is Beautiful. “E’ un onore per me partecipare a questo film magico“, ha dichiarato la cantante Lana Del Rey sul suo profilo Twitter, confermando così la notizia della sua presenza nella soundtrack della pellicola di Lee Toland Krieger. Adaline è una donna elegante, riservata e la voce di Lana Del Rey è forse l’unica a poter rappresentare l’intimità del suo pensiero. Attualmente Lana Del Rey è anche impegnata nella realizzazione del suo nuovo album, che si intitolerà Honeymoon e seguirà l’uscita del suo ultimo disco, Ultraviolence, pubblicato nel 2014.
INTERVISTA A BLAKE LIVELY
INTERVISTA A HARRISON FORD
INTERVISTA A MICHIEL HUISMAN
INTERVISTA AL REGISTA: Lee Toland Krieger
1OO ANNI DI MODA CON IRENE’S CLOSET
100 ANNI DI MODA CON IRENE’S CLOSET BACKSTAGE:
“Correre nei corridoi infiniti di Annamode è stato incredibile” dice Irene Colzi, ed ecco a voi il backstage in cui la blogger ci racconta la sua esperienza.
100 anni di moda – Intervista a Sofia Gnoli (Docente Moda IED)