Il senso di inadeguatezza di Moretti.

Margherita Buy indossa la maschera di Nanni Moretti con tutte le manie e i tic tipici del regista romano e, in una sorta di autoanalisi, confessa a più riprese le sue debolezze e i suoi difetti.

Antipatica, egocentrica, incontentabile, insensibile, autoritaria, abitudinaria, schematica, sono gli aggettivi che solitamente contraddistinguono la figura dell’autore di ‘Ecce Bombo’ che per il suo dodicesimo film, ‘Mia Madre’, ha deciso di non interpretare personalmente perchè, come spiega alla presentazione romana del film, “fin dall’inizio ho pensato che dovessi affidare quella parte a una donna. Inoltre – aggiunge Nanni Moretti – mi piaceva che le caratteristiche che di solito contraddistinguono un uomo, fossero di un personaggio femminile: parlo del senso di inadeguatezza e del lavoro da regista”.

Margherita Buy, al suo terzo film con Nanni Moretti, si è calata in quella parte “con grande piacere” e confessa “ho adorato sgridare gli attori e poter gridare: ‘ciak, azione’, anzi – ancora di più – dare lo stop”. Ma era solo una finzione, perché il vero regista a muovere tutti i fili è sempre stato Nanni Moretti, che ha scelto per sé un ruolo da comprimario; quello del fratello della protagonista. Non soddisfatto, ha affidato una parte esilarante e travolgente a John Turturro: quella di un grande attore americano che dovrà girare un film in Italia, una pellicola sulla lotta degli operai di una fabbrica per difendere il posto di lavoro. Nel cast, nel ruolo della mamma di Moretti e della Buy, la grande attrice Giulia Lazzarini mentre, nel ruolo della figlia di Margherita Buy, l’esordiente Beatrice Mancini, 14 anni.

‘Mia Madre’, che arriverà nelle sale cinematografiche il prossimo 16 aprile in oltre 400 copie, è metacinema allo stato puro; una seduta di psicoanalisi pubblica del regista che nasce dalla sua storia personale. “Ho fatto questo film perchè volevo raccontare un passaggio importante della mia vita – spiega Nanni Moretti durante la conferenza stampa – la morte della madre è un avvenimento importante nella vita di un uomo. A me è accaduto durante il montaggio del film ‘Habemus Papam'”. E aggiunge poi: “Mi imbarazza parlare di mia madre vera (Agata Apicella, professoressa di lettere classiche al liceo Visconti di Roma), ma è proprio vero, come si vede nel film, che c’erano generazioni e generazioni di suoi ex studenti che continuavano a frequentarla e andavano a trovarla a casa”.

Si tratta quindi del film forse più atteso di Nanni Moretti, proprio perché è il suo lavoro più autobiografico. Il personaggio di Margherita Buy infatti è a tutti gli effetti l’alter ego del regista e nel film ci sono tutti gli elementi tipici della cinematografia morettiana, dallo scooter ai dolci, dal ballo di gruppo alla morte.

Il punto di arrivo del film sembra essere la semplicità. “La semplicità – osserva il regista – non è un punto di partenza, ma è un traguardo, ci si può arrivare attraverso un processo di scrittura e di regia. Tanti anni fa mi portavo dietro delle costanti del mio personaggio, situazioni della vita che finivano nei miei film, ora non ho questa fissazione di costruire piano piano il personaggio”.

Moretti torna poi sul disagio e sul senso di inadeguatezza che, filtrato dalla consueta irresistibile ironia, attraversa tutto il film. “Il senso del disagio – spiega il regista – è qualcosa che conosco molto bene. Pensavo che con il tempo si sarebbe attenuato. Invece no, più il tempo passa più il disagio cresce e questo non è riposante. Dopo tanti anni non ho acquisito neanche freddezza e sicurezza sul lavoro. Prima del primo giorno di riprese faccio sempre gli stessi sogni, mi vengono dubbi, insicurezze, angosce. I ripensamenti sono quelli dell’inizio. C’e’ quell’espressione orrenda “avere il pelo sullo stomaco”. Ecco, io ancora non ce l’ho”.

La pellicola, costata 7 milioni è stata prodotta dallo stesso Moretti insieme alla Fandango e a Rai Cinema. ‘Mia madre’ potrebbe essere selezionato per il Festival di Cannes. Giovedì 16 aprile, lo stesso giorno di uscita del film, saranno resi noti i nomi dei film presenti e Nanni Moretti non si nasconde: “Da Cannes accetto tutto”.

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