Non uccidere, Miriam Leone torna su Rai3.

Dal 9 gennaio su Rai3 la seconda stagione di Non Uccidere, una serie creata da Claudio Corbucci e diretta da Giuseppe Gagliardi con Miriam Leone, Monica Guerritore, Thomas Trabacchi e Gigio Alberti.

Miriam_MG_9917Rif0Non Uccidere è una serie crime procedural che racconta con un linguaggio verosimile e moderno il nostro Paese attraverso il punto di vista privilegiato delle sue comunità fondative: prima fra tutte, la famiglia. Casi ispirati alla cronaca nera più o meno recente, per esplorare gli ecosistemi sentimentali che hanno attraversato – o stanno attraversando – il trauma di un delitto. Delitti tra persone che spesso si sono amate al punto da arrivare a odiarsi. Gelosie, vendette, rabbie represse o semplicemente raptus momentanei, in cui la verità insiste sempre a nascondersi.

Nella prima stagione di “Non Uccidere”, andata in onda su Rai3 dall’11 settembre al 16 ottobre, Valeria Ferro (Miriam Leone), Ispettore in forze alla Squadra Omicidi della Mobile di Torino, ha indagato su diversi casi, ciascuno di essi teatro di un’umanità peculiare: è entrata nel mondo dell’alta borghesia piemontese, si è confrontata con i media a caccia di sensazionalismi, si è dovuta addentrare nei segreti di un convento di monache benedettine. Ma, soprattutto, si è dolorosamente interrogata sui misteri della sua famiglia: è stata davvero sua madre ad uccidere suo padre, quando lei era ancora una bambina? Ed è proprio con il finale del sesto episodio, che Valeria scopre una verità nello stesso momento spaventosa e liberatoria: sua madre Lucia si è sempre presa delle colpe non sue.

“Tua madre è innocente!” le rivela Monica, l’ex compagna di cella di Lucia. Su questa incredibile rivelazione si apre la nuova stagione di “Non uccidere”: sei nuovi episodi che andranno in onda su Rai3 a partire da sabato 9 gennaio 2016 alle ore 21:45.

guerritore130Perché Lucia ha tenuto questo terribile segreto per sé per tutti questi anni? Valeria, abituata ad indagare sui delitti in famiglia, non può che cercare delle risposte quando di mezzo c’è proprio la sua, di famiglia. Ma dovrà anche continuare il suo lavoro quotidiano, esplorando nuovi casi: tra night club omosessuali, aule di licei in cui anche le ragazzine più insospettabili hanno qualcosa da nascondere, i teatri più eleganti (in cui, in un episodio, si esibirà anche l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai). E poi, Valeria cercherà di mettere alle strette proprio la persona che l’ha messa al mondo e quella che la fa più soffrire: il conflitto con la madre non farà che acuirsi e le false piste la confonderanno sempre di più. Ma alla fine, come sempre, la verità verrà alla luce. Anche se non sarà quella che Valeria si aspetta…

Per il regista, Giuseppe Gagliardi “Non Uccidere è un prodotto concepito come un classico televisivo. Volevamo che la messinscena, la luce, le scene fossero riconoscibili, volevamo che lo spettatore si trovasse di fronte al genere con i suoi codici stilistici ben definiti e il tono di alcuni classici – anche contemporanei – del noir poliziesco. Con la volontà, però, di dare alla storia un carattere fortemente italiano. Per fare questo la prima necessità era far agire i personaggi in ambienti molto caratterizzati: Il palazzo della questura, ad esempio, è stato ricostruito pensando ad un certo tipo di architettura sabauda, rigorosa e imponente, ma con degli elementi pescati dall’immaginario cinematografico. Nella creazione della squadra di poliziotti che gravita intorno alla protagonista, invece, l’ispirazione proviene direttamente dall’immaginario di alcuni fumetti che hanno codificato delle tipologie di personaggi molto precise. Questo principio è stato seguito anche per la scelta delle facce dei personaggi secondari”.

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