Da giugno arriva nelle sale l’ultima fatica di Valérie Donzelli. La regista di “La guerra è dichiarata” per il suo quarto film, ha deciso di abbandonarsi ad un progetto molto ambizioso. Ovvero riiniziare dal punto dove un mostro del cinema come Truffaut si era interrotto. La Donzelli ha infatti riscritto con il suo sceneggiatore di fiducia, Jérémie Elkaim, la stessa sceneggiatura che nel 1971 Jean Gruault donò a Francois Truffaut, il quale abbandonò il progetto del film dopo poco tempo.
Il film è la storia di due fratelli che fin dalla primissima infanzia hanno avuto un rapporto molto particolare. Con il passare del tempo il loro affetto diverrà sempre di più un sentimento amoroso. Per questo verranno ostacolati e separati forzatamente dalla famiglia e quindi dalla società, fino ad una scelta estrema, radicale: la decisione di fuggire in Inghilterra e vivere lì come marito e moglie assumendo un’altra identità.
La pellicola comunque non vuole essere la storia di un incesto, ma di un amore impossibile. La vicenda si ispira ad un fatto storico. La storia di Julien e Marguerite de Ravalet, decapitati nel 1603 per incesto.
La Donzelli cerca di deliziarci con continui rimandi e citazioni (dallo stesso Truffaut agli ultimi lavori di Wes Anderson), mescolando il tutto e cercando di creare un film dal décor ineccepibile, forse a tratti (con i suoi 110 minuti) ridondante.
La pellicola è distribuita da Officine Ubu e sarà nelle sale da mercoledì 1 giugno.