Al cinema dal 22 febbraio Helen Mirren, per la prima volta protagonista di un thriller soprannaturale, veste i panni della Vedova Winchester: ereditiera di un’enorme fortuna, è l’artefice di un macabro piano per trasformare una fattoria di 8 stanze a San Jose, in California, in un’ampia e labirintica magione di camere spettrali.
Il film racconta la storia di Sarah Winchester. La donna era convinta di essere perseguitata dalle anime uccise dai fucili dell’azienda di famiglia, dopo la morte improvvisa di suo marito e di sua figlia, dedica giorno e notte alla costruzione di un’enorme magione progettata per tenere a bada gli spiriti maligni.
Sono in gioco le vite di Sarah, di sua nipote Marion (Sarah Snook) e del figlio di Marion, Henry (Finn Scicluna-O’Prey) di 8 anni. Sarah ha solo una scelta: ascoltare le anime dei morti e ricreare i luoghi dove hanno incontrato la loro fine. Ma quando lo scettico psichiatra Eric Price (Jason Clarke), viene inviato nella tenuta per valutare il suo stato mentale, scopre che la sua ossessione non è poi così folle.
La vedova Winchester è un thriller soprannaturale diretto da Michael e Peter Spierig (reduci dal grande successo di Saw: Legacy), incentrato sulla casa “più infestata al mondo”, ovvero la famosa Winchester Mystery House, una gigantesca magione realmente situata a San Jose, in California. Venne costruita nel 1884, e da allora ininterrottamente ampliata per 38 anni, fino al 1922, anno della morte di Sarah Pardee Winchester, vedova dell’industriale delle armi William Wirt Winchester. Attualmente è un’attrazione turistica, e classificata nella lista del National Register of Historic Places statunitense e in quella ufficiale dei siti di interesse storico californiani (California Historical Landmarks).
Sarah Winchester si era sposata con il figlio del fondatore della nota fabbrica d’armi Winchester Repeating Arms Company, con cui ebbe una figlia, Annie, mancata prematuramente nel 1866; nel 1881 morì di tubercolosi anche il marito William. Affranta e depressa da queste due gravi perdite, nonché convinta che una maledizione si fosse abbattuta sulla sua famiglia, Sarah consultò un medium che le disse che doveva lasciare la sua casa a New Haven, ed andare ad ovest per costruire una grande casa per lei e per tutti gli spiriti delle vittime delle carabine Winchester, predicendole che sarebbe vissuta finché avesse continuato a costruire la sua casa. La vedova Winchester ereditò più di 20 milioni di dollari e il 50% della proprietà della Winchester Repeating Arms Company, con una rendita giornaliera di mille dollari, stimabili nel 2013 a circa 25.000 dollari al giorno. Questo enorme ammontare di denaro le diede la possibilità di edificare e continuamente costruire la grande casa. I lavori, iniziati nel 1884 e sotto la costante guida di Sarah Winchester, vennero eseguiti quotidianamente, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno per ben 38 anni.
All’epoca la proprietà Winchester era di 650.000 m² ma ora l’appezzamento di terreno si è ridotto a 24.000 m², il minimo per contenere la casa e le vicine dépendance. Secondo la leggenda la vedova era convinta che la casa fosse frequentata dai fantasmi delle persone uccise dalle armi Winchester e che solo il continuo costruire li avrebbe placati. In questo modo e con questa ossessione ampliò enormemente l’edificio, costruendo anche all’interno elementi inutili, come delle scale che non portano a niente, finestre che si aprono sul nulla ed un ascensore a pistoni orizzontale, l’unico esistente negli Stati Uniti.
“C’è molto mistero attorno a Sarah Winchester”, dice Helen Mirren a Roma per presentare il film. “La sua vita era avvolta in una leggenda, un mistero che cresceva intorno a lei e alla creazione di questa casa. La casa è stata costruita in un momento in cui non c’era nulla intorno. Ora è nel mezzo della strada principale di San Jose – una zona commerciale. Ma a quel tempo erano solo terreni agricoli vuoti e nel mezzo c’era questa straordinaria costruzione, costruita un po’ alla volta da questa vedova che si vestiva sempre di nero e che nessuno in città aveva mai visto. Era una persona schiva, sempre a casa sua. Si può immaginare perché il mistero attorno a lei iniziò a crescere, mentre la casa diventava sempre più grande. Questa leggenda è durata nel tempo. È molto difficile scindere la verità dalla leggenda. Nel nostro film c’è un mix di verità e leggenda. Ho ricercato la verità su di lei, ma è stato molto difficile arrivarci. Molte persone avevano delle idee diverse su di lei. Ma ho cercato di risalire alla fonte, alle persone che hanno lavorato con lei, per sentire da loro come fosse. Credo che fosse una donna con una grande empatia, sentimenti profondi (per gli altri). Allo stesso tempo, la fortuna che ha speso per costruire questa casa proveniva dai ricavi del fucile Winchester. Quindi c’è un’incredibile contraddizione tra il carattere della donna e la fonte del suo reddito”, chiarisce Mirren.
Conosciuto come “La pistola che ha conquistato il West”, il fucile Winchester Rifle – l’arma più mortale del suo tempo – è stato il determinante ago della bilancia durante la Guerra Civile americana. E ha creato una fortuna indescrivibile per la Winchester Repeating Rifle Company. Nel corso del tempo, si stima che il fucile abbia provocato 8 milioni di morti. E quindi moltissimi fantasmi arrabbiati.
“È stato davvero difficile per Sarah – continua l’attrice premio Oscar – dormire la notte con quell’enorme senso di colpa. Per questo iniziò ad aggiungere inspiegabilmente 500 camere a una fattoria di 8 stanze a San Jose, che serviva da tomba di espiazione per tutti quelli uccisi dal fucile. Sarah, da sola, sarebbe stata l’architetto e la custode di quest’alveare di spiriti – la casa più infestata della storia – nonché portale infernale per ogni Winchester vivente, preso di mira dalla loro ira”.