Il Mercato Centrale Roma in collaborazione con Selezione Boccoli organizza “Vino di Vita”. Una serie di appuntamenti periodici con Luca Boccoli, selezionatore di vini e artigiano della bottega “Il vino al bicchiere” e i viticoltori, vera anima e profondi conoscitori di vitigni e vino.
Saranno, infatti, i produttori stessi, che racconteranno ogni caratteristica, curiosità, abbinamento possibile facendo apprezzare i loro prodotti alla vasta platea d’intenditori che frequentano quell’angolo prezioso gestito da Luca Boccoli, per cui “saper servire una bevanda è un gesto d’amore, l’arte suprema.”
Il primo incontro è stato l’8 maggio con l’Azienda Agricola di Alberto Giacobbe, un giovanissimo produttore del Frusinate che nel 2008 rileva l’intera Azienda fondata nel 1939 dal nonno, partito con un piccolo appezzamento di terreno proprio in cima al colle San Giovenale.
Ora la sua azienda si estende per una superficie complessiva di circa quindici ettari di colline assolate all’interno dei comuni di Paliano, Piglio e Olevano Romano.
L’esperienza pluriennale accumulata e la dedizione di tutta la famiglia realizzano prodotti di elevata qualità, in primis il pregiato vino Cesanese e la Passerina del Frusinate. La conduzione del giovane Alberto ha portato una svolta diretta al rispetto dell’ambiente: “ la nostra ora è un’agricoltura completamente biologica : non usiamo diserbanti ma solo rame e zolfo in vigna, niente concimi chimici, fermentazione spontanea senza lieviti. Per noi il vino deve essere buono e basta. Meno ci metti dentro meglio è!” spiega Alberto Giacobbe.
E’ Luca Boccoli stesso a spiegare il senso di questa “tournèe” del bere di qualità: “Mi piace mostrare faccia dei produttori… io posso usare tutte le parole migliori del mondo per me ma….il vino è il viso il corpo di Alberto, il suo sguardo che si illumina quando descrive il lavoro fatto…. quando ci sono loro è diverso. Mi considero un talent scout del vino, vado sempre alla ricerca di nuovi tesori.
Una passione che mi ha portato a conoscere bene il territorio, i viticoltori: io faccio migliaia di km l’anno girando per l’Italia e nel mondo sempre alla ricerca di sapori nuovi e in questo periodo ho scoperto l’oro sotto casa
Come questo Cesanese: un vino che conoscevo bene, che ho studiato molto … poi ho incontrato questi giovani sotto i 35 anni che producono un vino senza compromessi, legato al loro territorio che non viene più sfruttato ma addirittura esaltato dalla loro produzione.
È in atto vera una rivoluzione, soprattutto nel Lazio dove le vigne erano gestite con una mentalità molto antica (dai padri, da nonni) che invece questa generazione di giovani sta trasformando cominciando a fare come in Piemonte e in Borgogna si fa da tempo: rese più basse, dando attenzione al territorio, una lavorazione naturale, biologica e biodinamica di fatto stravolgendo e cambiando un suolo, una zona che prima era molto bistrattata mantenendo anche costi molto contenuti.”
Una produzione mirata soprattutto a ridurre le quantità e cambiare leggermente gli aspetti organolettici toglie l’opportunità di un successivo inflazionarsi in valore del vino, evita svendite di prezzo (le stesse che danneggiano l’immagine del territorio) riporta la crescita dei numeri delle bottiglie prodotte a un livello più reale e più aderente alla richiesta di mercato eludendo ogni genere di speculazione.
“Il viaggio inizia qui” continua Luca Boccoli“ e il 22 maggio toccherà addirittura il Giappone, con l’ importatore di sakè Luca Rendina.
Poi torneremo in Italia il 12 Giugno con Azienda Agricola Riserva della Cascina con Silvia Brannetti e il 26 Giugno – Azienda Agricola Di Marzio con Riccardo del Frate. “A me piace sperimentare nel commerciale … e punto sul non artefatto: la tecnologia non deve sfondare quella soglia per cui diventa “industriale”. Meglio pagare qualche euro in più ma avere un prodotto che non fa male. Beh, certo, se non ci fosse l’alcool forse sarebbe meglio, ma è comunque davvero una grande bevanda!”
Il 9 maggio nello #SpazioFare, sempre al Mercato Centrale , Luca ha presentato Vigne e vini”, con Marco Parlato, giornalista esperto di orografie ostili, Andrea Ferraretto, blogger de La Stampa TuttoGreen, viaggiatore per natura, Ciro Amendola, per l’occasione con la presenza di Alfonso Celotto, RLpt, giurista appassionato del buon gusto e dei codici
Un percorso attraverso mete e percorsi alternativi per le contrade italiane, patrimoni d’identità , presidi di civiltà e di vero e proprio «capitale sociale e civico». Luoghi che grazie alla rete riescono ad essere promossi da un marketing di un turismo non mordi e fuggi ma “mordi e degusta”, rimani, illuminati di bellezza e bontà. Come i vini della Fattoria di Fiorano, degustati alla fine della presentazione.