Figli, il Titanic non è affondato

APF1932_foto-di-Andrea-PirrelloSara (Paola Cortellesi) e Nicola (Valerio Mastandrea) sono sposati e, soprattutto, innamorati. Hanno una bambina di 6 anni e una vita felice. L’arrivo del secondo figlio, però, scombina gli equilibri di tutta la famiglia svelando crepe nel loro rapporto e insoddisfazioni personali con risvolti tragicomici. Nonni stravaganti, amici sull’orlo di una crisi di nervi e improbabili baby-sitter non saranno loro di aiuto. Tra l’istinto di scappare e la voglia di restare, Sara e Nicola riusciranno a resistere e a rimanere insieme?

Al cinema dal 23 gennaio il ‘docufilm’ di Mattia Torre (prematuramente scomparso), diretto da Giuseppe Bonito. ‘Figli’ è la storia comica e commovente di una coppia come tante in un tempo caotico e in un Paese sempre più ostile.

I figli ti invecchiano, ma d’altra parte il tuo cuore non è mai stato così grande. Questa la premessa per descrivere questo film divertente ma con seri spunti di riflessione. Nel film si fondano, infatti, il registro comico ma anche l’analisi profonda, con una grande disinvoltura grazie ai ritmi comici dei due protagonisti e, soprattutto, dei non protagonisti: da Stefano Fresi a Valerio Aprea, da Paolo Calabresi ad Andrea Sartoretti e da Carlo De Ruggieri a Massimo De Lorenzo. Un esempio: il pianto dei bambini è come una sinfonia di Beethoven e sullo sfondo i nonni che rifiutano il ruolo di baby sitter e altre caricaturali tipologie di genitori, altrettanto disperati, quelli con prole numerose, i “vegani”, i ricchi che si fanno sostituire nel ruolo genitoriale dalle colf filippine, il padre separato…

FIGLI__APF0442_foto-Andrea-PirrelloTra gli espedienti surreali, il film punta sulla gag di una finestra aperta, quasi un sogno/desiderio, dalla quale i protagonisti si lanciano a turno, per sfuggire a pianti infantili, stress e discussioni varie. Altro espediente ‘terapeutico è stato quello di superare le catastrofi nei disegni dei bambini e, così, il Titanic non è affondato e il secondo figlio non è mai nato.

Mattia Torre firma soggetto e sceneggiatura del film nato dal suo celebre monologo ‘I Figli invecchiano’ che avrebbe dovuto dirigere e che poco prima che la malattia lo fermasse ha affidato a Giuseppe Bonito, che è stato l’aiuto di Torre nella celebre serie tv ‘Boris’ .

E’ proprio Giuseppe Bonito a raccontare l’approccio al film e le indicazioni di Mattia Torre che gli ha affidato il progetto quando la sua malattia stava diventando troppo invalidante: “Fu Mattia a chiamarmi in un momento in cui aveva capito che fisicamente cominciava a fare fatica – racconta Bonito durante la conferenza stampa di presentazione del film a Roma – ero molto disorientato, però Mattia aveva bisogno, per usare parole sue, di un regista di sostegno, un ministro plenipotenziario, iperbole da lui usata”. Sempre Bonito poi rivela: “Non ho figli quindi era fantascienza per me”.

Figli si rivolge a tutti, lo rimarcano i protagonisti, a cominciare da Paola Cortellesi che dichiara: “si parla di tante cose, di una coppia intanto, di come mantenere un difficile equilibrio in una lunga relazione”. “E’ un film d’amore” aggiunge poi l’attrice e chiarisce: “Parla d’amore e dei percorsi che si fanno con e senza figli, del lavoro certosino che si fa in una coppia per andare avanti e farlo insieme”. Impossibile non riconoscersi nelle dinamiche raccontate da Torre, lo ricorda Mastandrea che conosceva bene il regista: “noi ci siamo riconosciuti in tante cose, c’è tutto il modo di approcciare alla realtà di Mattia, Giuseppe Bonito ha usato la parola sfrontatezza che è esattamente il modo di raccontare la realtà non facendo mai finta di niente, non stando lontano e giudicando ma dentro le cose”. Elogia Mattia Torre anche Paola Cortellesi che si collega a Mastandrea e confessa: “io mi sono ritrovata in tutto, mi sono riconosciuta in tutte le tipologie dei genitori e quando ho letto la sceneggiatura ridevo di me stessa e questo è uno dei grandi talenti di Mattia, racconta cose vere, cose in cui in tanti ci riconosciamo, in tante manie e idiosincrasie, completamente devastanti. Vedi la realtà e attraverso la sua ironia, trovi il modo di riderne e questo ti alleggerisce ed è terapeutico”.

Nel cast del film prodotto da Vision, Wildside e The Apartment in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video anche Gianfelice Imparato, Cristina Pellegrino, Giorgio Barchiesi e Betti Pedrazzi.

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