Un successo la 44a edizione di Arte Fiera

La prima impressione attraversando la 44a edizione di Arte Fiera di Bologna conferma la bontà della direzione artistica, governata per il secondo anno da Simone Menegoi che se l’anno scorso aveva ridato vigore a una manifestazione sul viale del tramonto, quest’anno rende tangibile il cambio di direzione dovuto in primis alle novità relative all’allestimento degli spazi espositivi.

I numeri parlano di 155 gallerie, tre sezioni curate e su invito, per un totale di oltre 500 tra artisti e collezionisti interessati.

È il visitatore al centro della scena immerso in un continuum di gallerie che espongono i loro pezzi migliori in un contesto in cui l’opera d’arte torna a essere il fulcro del progetto espositivo, consentendo allo spettatore di passare all’interno degli spazi sentendo un contatto diretto con le opere. Il nuovo allestimento recide in tutto con il passato e proietta Arte Fiera nel novero delle più avanzate esposizioni d’arte contemporanea.

20200124_173357Quindi oltre a ritrovarsi di fronte i soliti mostri sacri dell’arte contemporanea, i vari Arman, Fontana, De Chirico, Picasso, Guttuso eccetera, la direzione artistica ha favorito l’avvento di gallerie che hanno nelle loro corde artisti in possesso di una nuova visione dell’Arte del 2020, pertanto c’è molta sperimentazione sia a livello visivo che a livello materiale.

Lo spettatore viene catapultato in uno scoppio di colori, di arte, di movimento, di luci che paiono accompagnarlo nella scelta e nella visione delle opere più evocative soffermandosi, talvolta, anche su quelle che con un semplice sguardo sono scartate.

20200124_164032Nella Main Section imperdibile era la proposta di Albert Hien per MENHIR, dove l’uso del neon da strumento luminoso diventa essenza dell’opera d’arte incantando e sorprendendo lo spettatore. Tra le principali gallerie italiane spiccava la Boxart di Verona, che oltre alle opere del ciclo dell’ormai celebre Liu Bolin, presentava anche le opere significative di un nuovo artista giapponese Macoto Murayama specializzato in realizzazioni di computergrafica partendo dal mondo naturale.

20200124_165736Riconfermata l’importanza della sezione Fotografia e immagini in movimento, la sezione che rappresenta le ultime tendenze del settore. Dove si segnala la Guidi e Schoen che aveva anche un allestimento in città con un paio di opere monumentali di Giacomo Costa e quelle di Alessandro Calabrese per Viasaterna.

Tra le offerte che rientravano nel pacchetto di Arte Fiera, sicuramente, non va tralasciata quella legata ai siti e agli eventi legati alla città Bologna. Tra questi meritava una visita l’allestimento “Uniform – Into the work/Out of the work”, grande operazione espositiva che presentava in mostra oltre 600 fotografie, nella cornice avveniristica della Fondazione MAST, ma anche quello inaugurato dall’artista cinese Jingge Dong allestito nella rinnovata cornice di Palazzo Tubertini.
Infine, il successo di Arte Fiera è rappresentato dalla crescita delle presenze del 5% rispetto all’anno scorso. Appuntamento è per l’edizione del 2021 a Bologna, dal 22 al 24 gennaio, che di certo garantirà novità e sperimentazioni nel solco di una scelta strategica determinatasi vincente e che è stata il fil rouge dell’edizione di quest’anno.

Arrivederci a Bologna dal 22 al 24 gennaio 2021.

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