Ideata da Alessandro Nicosia e sotto la direzione artistica di Adriana Polveroni è tornata nella Capitale la seconda edizione della fiera internazionale di arte moderna e contemporanea.
“Arte in Nuvola” colma quel vulnus romano ponendosi come luogo privilegiato di incontro tra le diverse anime rappresentative della scena espressiva capitolina, cominciando dalla scuola di via Margutta per arrivare ai protagonisti della street art che hanno rivitalizzato la scena artistica negli ultimi anni.
Ciò non significa che la fiera sia soltanto Urbecentrica, anzi con la partecipazione di 140 gallerie italiane ed estere ha manifestato una variegata proposta, sempre di qualità, riuscendo nel dialogo tra le varie anime dei partecipanti, dai galleristi agli addetti ai lavori passando per i semplici appassionati. Il tutto confermato nell’affascinante cornice della Nuvola di Fuksas dove l’evento è andato in scena dal 17 al 20 novembre 2022. E la risposta del pubblico non si è fatta attendere vista la partecipazione di oltre trentaseimila presenze con un netto incremento rispetto alla prima edizione.
Il dialogo tra Novecento e giorni nostri è apparso ben congegnato rispetto alle opere coeve dello spettatore e le altre con oltre un secolo di vita alle spalle. D’altronde in uno spazio di oltre diecimila metri quadri, l’arte moderna ospitata al General Floor e il contemporaneo al Forum si distinguono e si contaminano lasciando intatte le peculiarità delle differenti espressioni artistiche. La proposta fieristica era completata all’ultimo piano della Nuvola da un apposito spazio per i talk e i dibattiti tra gli artisti, i collezionisti e gli esperti del settore.
Tornando all’esposizione allo sguardo attento non sfuggivano le opere di Enzo Fiore, Marco Abbamondi, Matteo Basilé, Marta Czok, Xu De Qi e Daniele Sigalot capaci di suscitare il risveglio dell’animo surreale dell’osservatore. Altresì, interessante era la mostra ad hoc su Piero Dorazio curata con la collaborazione di Tornabuoni Arte.
Peccato, invece, dover rilevare la mancanza di una sezione specifica dedicata alla Crypto Art. A parte l’eccezione rappresentata da “Mida Gallery” che riusciva ad incarnare il connubio tra Arte digitale e NFT senza tralasciare la fisicità dell’opera esibita agli occhi dello spettatore.
Discreta e di ottimo livello la parte dedicata alla street art con le opere di Alice, TvBoy accanto a Mr. Brainwash, Shepard Fairey oltre che al solito Banksy.
Passando alla fotografia, la rassegna “Inedite Azioni”, promossa dalla Sovrintendenza Capitolina e dedicata a tre grandi artisti, offre in esclusiva per la fiera, alcune fotografie realizzate da Mario Carbone e Stefano Fontebasso De Martino durante le performance realizzate in tre diversi musei romani. Imperdibile quella su Keith Haring e la relativa storia a corredo che segna il trionfo della “Glasnost all’amatriciana”…
Lavoro non facile per la giuria, visto l’alto livello qualitativo proposto, nel premiare le 4 migliori gallerie: “The Best” ex aequo, alla Galleria Alberta Pane (Venezia, Parigi) e galleria Richard Saltoun (Londra, Roma); “Rock” alla galleria NM Contemporary (Monaco); “Young” alla Galleria Benappi di Torino e “Absolute Modern” alla Galleria ED di Piacenza
L’auspicio e l’augurio è che “Arte in Nuvola” segua il solco tracciato in questa edizione cercando di riportare Roma al centro dell’arte contemporanea mondiale come lo era già stato in tempi certamente più fausti dei presenti.