Foxcatcher, un premio Oscar mancato.

Bennett Miller torna dietro la macchina da presa con “Foxcatcher”. Il film è l’adattamento cinematografico dell’autobiografia “Foxcatcher: The True Story of My Brother’s Murder, John du Pont’s Madness, and the Quest for Olympic Gold”, di Mark Schultz.
Miller decide quindi di portare sul grande schermo il caso di cronaca del 1996 sull’assassinio di Dave Schultz, lottatore campione olimpico nel 1994 alle Olimpiadi di Los Angeles, per mano di John Du Pont, multi-milionario e amico del lottatore.

foxcatcherE così dopo “Truman Capote-A sangue freddo” e “L’arte di Vincere”, Bennett gira il suo terzo film, guadagnandosi la Palma d’Oro come miglior regista alla 67edizione del Festival di Cannes e ben 5 nomination agli Oscar 2015 come Miglior regia, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura non originale e miglior trucco e acconciatura.

Stati Uniti, 1987, i fratelli Mark e Dave Schultz, sono due campioni olimpici di lotta; i due vivono in totale sintonia, il loro è un rapporto di amore e odio dovuto anche al carattere così diverso. Dave è carismatico e protettivo, mentre Mark è il classico omone dal cuore tenero; ha vinto una medaglia d’oro ma cerca una via d’uscita dalla vita di povertà e dall’ombra del fratello. La svolta sembra arrivare quando l’eccentrico e multi-milionario John Du Pont lo convoca e gli offre di unirsi alla sua squadra di lotta per le Olimpiadi, invitandolo a trasferirsi nella sua tenuta ‘Foxcatcher’. Mark accetta e da li sarà coinvolto in una vera e propria spirale autodistruttiva, nonché in un perverso gioco di potere che lo porterà ad avere un crollo psicologico.

FOXCATCHERLa pellicola è abilmente costruita da Miller, il quale fa emergere una prospettiva più ampia del mondo dello sport, mostrando allo spettatore la follia di un uomo da un ego smisurato (Du Pont), in cerca solo di grandi imprese da compiere, in primis per sentirsi potente e in secondo luogo per compiacere l’anziana madre da cui è dominato.

Il fulcro che Miller mette in scena nella pellicola è il fattore psicologico dei personaggi cardine, Mark, Dave e John, amplificato non solo dai dialoghi pungenti, ma anche dai gesti, dagli sguardi, dai silenzi, dalla perenne lotta con se stessi in un mondo in cui la scelta tra gloria e normalità porterà a un tragico evento.

In questo film cuore e ragione non solo non vanno di pari passo, ma sembrano non incontrarsi mai, quello che emerge nell’intera pellicola è un costante stato di disagio, di violenza psicologica e fisica; da cui emerge il lato più inquietante: il LAVAGGIO DE CERVELLO ad opera di Du Pont sul fragile Mark.

Emblematica è la frase “Sei più che il fratello piccolo di Dave”, che anticipa in modo chiaro e angoscioso il triste epilogo. Du Pont è una figura assai complessa, assume il ruolo di padre, ma allo stesso tempo di bambino annoiato, che si stanca facilmente di Mark, perché come tutti i viziati, dopo un po’ lo stesso gioco stufa, nonostante la consapevolezza da parte di John che questo sia un gioco tra la vita e la morte, in cui l’equilibrio psichico dei fratelli fa fatica a rimanere stabile.

FOXCATCHERDel cast fanno parte: Steve Carell, Mark Ruffalo, Channing Tatum, Anthony Michael Hall, Sienna Miller, Vanessa Redgrave e Guy Boyd. Alla sceneggiatura troviamo il formidabile duo Dan Futterman e E. Max Frye. Foxcatcher è distribuito dalla BIM e arriverà nelle sale cinematografiche il prossimo 12 marzo 2015.

In merito a tale uscita del film è doveroso ricordare che la pellicola avrebbe dovuto aprire l’AFI Fest 2013 e sarebbe dovuta uscire in sala a dicembre dello stesso anno, direttamente in corsa per gli Oscar 2014, tuttavia a poche ore dal rilascio in rete del primo trailer, un comunicato annunciava lo slittamento dell’uscita del film a data da destinarsi. Non si conoscono le ragioni di tale decisione, ma Foxcatcher è un prodotto davvero ben riuscito, godetevelo al cinema.

Camilla Lombardozzi

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