How to Catch a Monster.

Reazione tiepida per il film ‘Lost River’ di Ryan Gosling in concorso nella sezione Un Certain Regard del 67esimo Festival di Cannes.  E’ il debutto da regista di un attore tra i più apprezzati del momento, visto in film premiati come ‘Blue Valentine’, ‘Crazy stupid, love’ ma soprattutto in ‘Drive’ e ‘Solo Dio perdona’ di Nicolas Winding Refn, Le ‘idi di marzo’ di George Clooney e ‘Gangster Squad’.BTS_00175.CR2

Lost river mescola generi come il dramma, il fantasy e l’horror, ma soprattutto pesca nel cinema di David Lynch per citare un suo evidente riferimento cinematografico.
“Da ‘Videodrome’ a ‘Halloween’ – afferma Gosling – sono quelli i film che mi hanno influenzato, mischiano fantasy, dramma, commedia e horror”.

L’America desolata che racconta in Lost River gli è stata suggerita durante le riprese di un altro film a Detroit: “E’ una città con un grande passato ma ancora un misterioso futuro, la crisi economica ha portato a fare di alcune zone dei quartieri fantasma con bambini cresciuti in strada e abitazioni distrutte dal fuoco proprio come racconto nel mio film che volevo fosse una specie di favola in cui passare indifferentemente dal sogno all’incubo”.

lost-rivers1Il film racconta una provincia americana post apocalisse, le case sono fatiscenti, le persone in circolazione pochissime, una donna con due figli, uno piccolo e un altro adolescente, cerca di sopravvivere in un mondo che si è fatto ostile. C’è un altro ragazzo che domina le strade, incendia le case, è violento senza un perchè se non quello di stabilire la propria animale supremazia territoriale. Quando minacciano di radere al suolo la casa in cui abitano, la donna decide di accettare un certo misterioso lavoro proposto dall’ambiguo Dave (Ben Mendelsohn). Diventa una delle attrazioni di una specie di casinò basato sul sadismo. In sala come ad uno spettacolo di cabaret siedono donne e uomini elegantissimi, in palcoscenico va in scena uno show con effetti speciali da grand guignol, sangue a fiumi, suspence, pericolo.

lost riverLa star è una bellissima donna (Eva Mendes, fidanzata del regista) che si fa tagliare, infilzare, dissanguare da un’altra donna. E la protagonista (Christina Hendricks) è pronta a fare altrettanto. Mentre il figlio adolescente (Iain De Caestecker) per amore della sua ragazzina Rat (Saoirse Ronan) sconfigge il bullo e protegge la casa, quella di Rat viene incendiata e nelle fiamme muore la nonna (Barbara Steele). Ad un certo punto si capisce che l’apocalisse è quella della crisi economica che ha provocato povertà estrema e altrettante esagerate ricchezze. L’autista del taxi che conduce la donna allo show ogni sera è un immigrato portoricano cui l’attore-regista canadese fa dire: “Quando pensiamo all’America non immaginiamo quella che realmente è”.

Gosling per il momento ha scelto di concentrarsi dietro la macchina da presa, ma lo si rivedrà al cinema nel nuovo film di Terrence Malick. Intanto l’attore canadese prepara il bis da regista, una commedia.

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