Thunderbirds è un superFlop pseudo-fantascientifico di Jonathan Frakes del 2004, ben 10 anni fa. Anni che tra l’atro dimostra tutti. L’idea era quella di rappresentare una serie di culto dei sixties, senza però utilizzare ciò che aveva fatto grande la serie. Ovvero la tecnica denominata “Supermarionation”. Super Mario Bros però non c’entra nulla. Ovvero si trattava di giocattolini/marionette che si muovevano a scatti. La serie-tv britannica fu ideata e prodotta nel 1964 da Gerry Anderson e da sua moglie per la “AP Films”. I piloti dei Thunderbirds erano vestiti con un’uniforme azzurra girocollo ed erano 5: un missile ipersonico, un aeroplano supersonico,un astronave, un sottomarino ed una stazione spaziale orbitante. “L’idea umanistica” di utilizzare attori reali, e non marionette, non ha portato consensi. Né tra il pubblico, né tra i fan più accaniti (compreso il sottoscritto), né tra la critica: la media è di 4.2/10. Anziché i modellini viene usata la grafica computerizzata. In Italia il film doveva essere proiettato nei cinema ma alla fine fu distribuito solo in DVD.
Ci troviamo nell’anno 2020 secondo una didascalia sullo schermo. Ben Kingsley impersona il personaggio di The Hood, l’arci-cattivo già apparso in vari episodi della serie originale. Ciò che rimane uguale alla serie sarà il motto incitante: Thunderbirds are Go! Non mancano inquadrature dal gusto vintage: una mano di marionetta con tanto di fili ben visibili.
Il regista è Jonathan Frakes, lo stesso della serie-tv Star Trek – The Next Generation (e si vede). Appare anche in un cameo nella parte finale del film (come facevano Truffaut e Hitchcock) nel ruolo di un poliziotto.
I meno buoni descrivono la pellicola come la parola “fine” alla carriera del regista Jonathan “Riker” Frakes… un film che va a collocarsi nell’olimpo dei peggiori adattamenti di programmi televisivi insieme a The Avengers.
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