Dall’Iran a Melbourne.

‘Melbourne’ sarà il film di apertura della 29esima edizione della settimana della critica della Mostra del Cinema di Venezia.

Diretto da Nima Javidi, Melbourne è una produzione Iranian Independents con Payman Maadi, Negar Javaherian, Mani Haghighi, Shirin Yazdanbakhsh, Elham Korda, Roshanak Gerami, Mehrnoosh Shahhosseini e Alireza Ostadi.

melbourne2Amir (Payman Maadi, il protagonista del film vincitore dell’Oscar Una separazione) e Sarah sono una giovane coppia sposata che sta per partire e andare a studiare a Melbourne. Nelle poche ore che li separano dal volo, stanno sistemando le ultime cose nel loro appartamento.

La donna che si prende cura della bambina dei vicini è dovuta uscire per risolvere una questione urgente e ha lasciato la bambina addormentata alla coppia. Visto che la babysitter non torna, i due chiamano il padre per venire a prenderla. Tuttavia, mentre stanno impacchettando la loro roba, si rendono conto che la bambina non sta dormendo, ma è morta.

Nel frattempo, arriva il padre per prendere la bambina. Ancora sotto shock per la scoperta e non avendo capito cosa ha provocato questa tragedia, Amir non riesce a confessargli la verità.

“Una delle domande che continuavo a pormi dopo la proiezione di prova del film – afferma il regista Nima Javidi –  è se questa coppia sarebbe riuscita a vivere insieme dopo tutto quello che era successo. Non era importante ai fini della narrazione, ma lo era per me, considerando che avevo vissuto assieme a loro fin dall’inizio della sceneggiatura.
Quel giorno, dopo che le luci del cinema si erano accese, mentre tutti gli altri parlavano del montaggio, del sonoro e dell’assenza di musica in questa copia di lavorazione, io continuavo ossessivamente a riflettere sul destino dei personaggi del film.
Da quel giorno, questo pensiero non mi ha più abbandonato. Ho riflettuto sul futuro e ho immaginato Amir e Sara in varie situazioni, ma non riuscivo a credere che vivessero ancora sotto lo stesso tetto. Mi dispiaceva molto, ma tutto sembrava finito, perché conoscevano meglio alcuni loro aspetti caratteriali, che avrebbero messo in crisi il rapporto”.

melbourne1“Credo – prosegue il regista – che la caratteristica più affascinante e, allo stesso tempo, terribile degli esseri umani sia l‘imprevedibilità’. Qualcosa che è legato a una componente della natura umana che appare in situazioni complesse e che risulta anche sorprendente.
Questa è la stessa esperienza che ha vissuto la coppia, apparentemente innocente, di Melbourne, un’esperienza amara, anche se profonda.
Ma credo che la situazione non sia del tutto negativa. In qualsiasi posto del mondo si trovino ora, sotto lo stesso tetto o meno, queste due persone conoscono meglio la loro vera natura. E questo è un passo in avanti”.