Motel, il segreto di Robert De Niro.

Motel è il ritorno di Robert De Niro sul grande schermo in un ruolo drammatico, dopo le parentesi comiche e sportive degli ultimi anni. Il film, al cinema con Barter Entertainment da giovedì 26 febbraio, è diretto dal regista David Grovic, alla sua prima prova cinematografica.

Motel_hi_res-0883 copyIl film segue le vicende di Jack, interpretato da John Cusack, un uomo duro, sfortunato, ma dal carattere sensibile, che viene assoldato da Dragna, alias Robert De Niro, un leggendario boss della malavita, per portare a termine un compito semplice ma alquanto inusuale. La trama ruota intorno all’attesa del gangster, che ha convocato Jack e un manipolo di loschi personaggi in un luogo remoto, un angusto motel, per motivi sconosciuti. Durante quella lunga notte di angosciante attesa, Jack si imbatterà in Rivka – Rebecca Da Costa – una bellissima donna la cui vita si intreccerà in maniera insospettabile alla sua. L’attesa non durerà per sempre e l’apparizione di Dragna avrà delle conseguenze per tutti inaspettate ed estreme.

Con loro nel cast anche Crispin Glover, Dominic Purcell e Martin Klebba.

“La storia di Motel rispetta le unità di spazio e di tempo della concezione aristotelica dell’arte” afferma il regista, che, inoltre, dichiara: “L’intera vicenda si svolge nell’arco della giornata. Concentrare l’azione in così poco tempo aumenta la tensione, il ritmo e sottolinea gli elementi chiave della trama”. Una trama, alla base della struttura narrativa del film, che si rifà anche alle regole del thriller attraverso una sceneggiatura costellata di citazioni importanti. Gli echi del cinema di Tarantino, Lynch, Hitchcock e altri pervadono la pellicola, in un crescendo ad alto tasso di suspense in cui a farla da padrone è l’America di provincia con le sue cupe e umide atmosfere, ma dove il vero protagonista è il Motel, icona simbolo dell’immaginario geografico e cinematografico statunitense con i suoi colori, le sue luci al neon, la stranezza dei personaggi caricatura di se stessi.

6.19.12_hi_res-9047La fonte d’ispirazione per il film, stando agli autori, sarebbe ‘La gatta’, un’antica fiaba d’origini romene (definita in un saggio della psicanalista junghiana Marie-Louise Von Franz, “una favola sulla redenzione al femminile”) che ha per protagonista una principessa trasformata all’età di 17 anni in gatta; l’unico che può farla tornare donna è il figlio dell’imperatore, tagliandole le testa. Il legame della favola con il film non si può spiegare senza rivelare troppo della trama, che ha al centro la lunghissima e folle giornata vissuta dal killer in crisi.

Grovic ha comprato i diritti della sceneggiatura dall’autore, James Russo (attore caratterista di C’era una volta in America a Chicago Fire), e l’ha rielaborata insieme al cosceneggiatore Paul Conway.

_MG_0531Per il protagonista, Grovic ha pensato subito a John Cusack “perché è un attore capace di farti amare anche un personaggio come Jack”. Mentre De Niro “ha reagito subito positivamente dopo aver letto la sceneggiatura – ha spiegato il cineasta -. Gli avevo detto di sentirsi libero di cambiare le battute che non lo convincessero, ma lui mi ha risposto che non avrebbe cambiato nulla, perché amava quei dialoghi”. L’attore ha lavorato molto su Dragna “dai capelli, ai vestiti”: è stata anche necessaria un’assicurazione a parte per garantire i gioielli presi in prestito da De Niro per rendere al meglio il look del personaggio.

Il titolo originale del film ‘The Bag Man’, e soprattutto il sottotitolo “The cat’s in the bag” (intraducibile in italiano), rivelano la trama del film, meglio del titolo scelto per il mercato nostrano. Un thriller psicologico mozzafiato, ricco di suspense, che coinvolge e sorprende il pubblico fino all’ultimo con incredibili colpi di scena (the cat’s out the bag).

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