‘Zero bagget’, uno smartfilm.


E’ possibile realizzare un film solo e soltanto con un cellulare? La risposta è si, o almeno è quello che è riuscito a fare, in via del tutto sperimentale, il regista e attore fiorentino Michele Coppini.

‘Zero bagget’ (scritto proprio così) è il titolo di questo nuovo lungometraggio, il terzo, per la precisione, dell’artista toscano. Un film documentario girato interamente in HD con un cellulare Samsung Galaxy S5.

LOCANDINA DVD ZERO BAGGETNel film il regista utilizza se stesso e la sua vita normale per raccontare la precarietà lavorativa, la famiglia, le piccole e grandi ‘imprese’ quotidiane, ma soprattutto la sua smodata e incontrollabile passione per il cinema (in particolare la crisi che lo circonda e la sua originalità).

Un film (o meglio un doculfilm-reality) leggero, senza un copione, girato senza una ‘vera’ macchina da presa e soprattutto senza soldi…o meglio, senza budget!

Al centro del film una domanda ricorrente: in che situazione versa oggi il cinema italiano? E qual è lo spazio dedicato ai nuovi registi, già alle prese con l’eredità dei grandi mostri sacri del cinema italiano e con la schiera di ottimi registi emersi negli ultimi vent’anni?

In quest’opera sperimentale, Coppini cerca di darsi una risposta, raccontandoci attraverso la sua vicenda privata una situazione in cui molti giovani registi potranno riconoscersi.

Il film, che sarà distribuito dalla Nuova Alfabat in home video (a giugno per il noleggio e luglio per la vendita), è stato realizzato nel 2014 e ha una durata complessiva di 75 minuti.

Michele Coppini non è alle prime armi, ma è da sempre un filmmaker (regista, attore, montatore e cameraman e sceneggiatore), con alle spalle già due lungometraggi (‘Mani molto pulite’ e Benvenuti in amore) e una web serie ironica sul precariato in Italia, Paranormal Precarity.

Nel cast Michele Coppini, Emiliano Cribari, Stefano Lusardi, Alessio Venturini, Ambra Craighero, Carlotta Romualdi, Marco Duradoni, Carmen Di Cintio, Elisa Baldini, Daniele Mochi ma anche Paolo Ruffini e Shel Shapiro.

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