Un serial killer russo al Romics2015.

I serial killer della storia del cinema al Romics, giunto quest’anno alla 17esima edizione alla Fiera di Roma, per l’anteprima di Child 44, il nuovo film di Daniel Espinosa con Tom Hardy, Noomi Rapace, Gary Oldman, Joel Kinnaman, Paddy Considine, Jason Clarke e Vincent Cassel, tratto dall’omonimo romanzo di Tom Rob Smith pubblicato da Sperling&Kupfer e prodotto da Ridley Scott, Michael Schaefer e dal Premio Oscar Greg Shapiro .

Child-01Nel panel dedicato al film al Romics 2015, il critico cinematografico senza volto Johnny Palomba e la giornalista Daniela Catelli hanno presentato al pubblico della manifestazione il film. A moderare l’evento Max Giovagnoli, media consultant e autore di diversi saggi dedicati al tema della comunicazione trans-mediale.

Il bambino numero 44, thriller a sfondo politico incentrato sulla misteriosa figura di un serial killer attivo nella Russia sovietica del 1953, racconta la crisi di coscienza di un agente segreto della polizia sovietica, Leo Demidov (TOM HARDY), che si ritrova a perdere prestigio, potere e la propria casa quando si rifiuta di denunciare sua moglie, Raisa (NOOMI RAPACE), rea di essere una traditrice del regime. Esiliati da Mosca e costretti a trasferirsi in un lugubre avamposto provinciale, Leo e Raisa si alleano con il Generale Mikhail Nesterov (GARY OLDMAN) nel tentativo di risalire all’identità di un efferato serial killer, predatore di ragazzini. La loro ricerca della verità mina l’insabbiamento degli omicidi a livello nazionale, orchestrato da Vasili (JOEL KINNAMAN),
psicopatico rivale di Leo, che continuerà a sostenere che “Non ci sono crimini in Paradiso”.

Il film è ispirato a una spaventosa vicenda realmente accaduta, sullo sfondo de llo spietato sistema stalinista. Andrej Romanovič Čikatilo è stato un serial killer russo, soprannominato il Mostro di Rostov, accusato dell’omicidio di 53 donne e bambini fra il 1978 ed il 1990. In quel tempo, nell’URSS, i crimini come quelli commessi da Čikatilo erano censurati e reputati come “comuni solo nelle e don istiche nazioni capitaliste”, anche per questo Čikatilo fu arrestato solo nel 1990. Confessò oltre 50 omicidi, fu condannato a morte e giustiziato nel 1994.

Child-03In Child 44 – Il bambino numero 44, il regista Espinosa ha avuto l’opportunità di mescolare crude scene d’azione ad un’evoluzione psicologica dei personaggi tratteggiata sullo sfondo di una ricca ambientazione storica. Per riuscire a portare sullo schermo un’avventura storica così grande, lo sceneggiatore e il regista necessitavano di un attore capace di padroneggiare l’ampia gamma emotiva e fisica richiesta dal copione, passando da sommessi momenti drammatici a brutali sequenze d’azione. Avevano bisogno, inoltre, di qualcuno che fosse in grado di esprimere con delicatezza il conflitto interno del protagonista mentre cerca di trovare la sua umanità in una situazione disumana. Trovarono il loro Leo Demidov nell’attore inglese Tom Hardy. Considerato uno dei talenti più carismatici della sua generazione, Hardy stupì gli spettatori nella parte di un detenuto violento in Bronson, per poi farsi conoscere al grande pubblico grazie alla sua interpretazione del cattivo Bane in Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Recentemente, ha colto il plauso del pubblico e della critica per il suo ruolo in Chi è senza colpa, in cui impersonava un barista di Brooklyn con un oscuro segreto da proteggere. Hardy ha affermato di essere stato attratto dal progetto per via della complessità morale del suo personaggio, e per la sceneggiatura in toto. Child-02L’attore inglese è stato anche entusiasta di tornare nuovamente a recitare con la sua co – protagonista in Chi è senza colpa, Noomi Rapace, che in questo film interpreta sua moglie Raisa.

Se la politica, alla fine, risulta essere una faccenda personale, allora Child 44 – Il bambino numero 44, al cinema dal 30 aprile con Adler Entertainment, può essere considerato un racconto risalente ad un capitolo orribile della Storia che vuole essere un avvertimento per il mondo di oggi: le culture dei regimi totalitari soffocano le persone provocando esiti dei più tragici.

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