Sarà l’attore Claudio Santamaria a presentare – venerdì 22 maggio a partire dalle ore 20:00 – presso il Cinema Farnese Persol di Campo dè Fiori 56 di Roma, a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, l’ultimo film di Ermanno Olmi, Torneranno i prati, film di cui è protagonista e che racconta la Prima Guerra Mondiale sugli Altipiani italiani. Alle ore 20:00 il cocktail di benvenuto offerto a tutti gli spettatori, quindi alle ore 20:45 l’incontro a cura del giornalista Franco Montini e con un intervento della prof.ssa Brigida Milazzo che introdurrà temi, stile e aneddoti sulla lavorazione del film, alla presenza dell’attore Claudio Santamaria. A seguire, la proiezione del film, aperta anche alle scuole, una vera e propria lezione di Storia al Cinema, preceduta dalla proiezione de Il Pianeta che ci ospita, ultimo, poetico cortometraggio di Olmi realizzato per Expo 2015 da Movie People, frutto di tre anni di riprese e realizzato percorrendo l’Italia dal Monte Bianco all’Isola di Lampedusa.
Prodotto da Cinemaundici, Ipotesi Cinema e Rai Cinema e forte di 8 nomination ai prossimi David di Donatello, per cui concorre anche come Miglior Film, Regista e Fotografia (realizzata dal figlio di Olmi, Fabio), nominato in tre categorie – tra cui Miglior Musica – ai prossimi Ciak d’Oro e vincitore di 3 prestigiosi premi al recente Bif&ST Bari Film Festival, il film è interpretato anche da Alessandro Sperduti, Andrea Di Maria, Francesco Formichetti e Niccolò Senni.
Girato sull’Altopiano dei Sette Comuni di Asiago, vicino Vicenza, teatro del vero conflitto mondiale, musicato da Paolo Fresu e distribuito nelle sale italiane da 01 Distribution, Torneranno i prati si svolge nel tempo di una sola nottata sul fronte Nord-Est, dopo gli ultimi sanguinosi scontri del 1917 ed è ambientato nelle trincee sugli Altipiani. La vita dei soldati alterna lunghe ed interminabili attese, che accentuano la paura, ad improvvisi accadimenti imprevedibili. La pace della montagna diventa un luogo dove si muore. Tutti i fatti narrati nel film sono realmente accaduti e appartengono alla memoria collettiva.
“Questo film – ha dichiarato il Maestro Olmi – lo dedico al mio papà, che quand’ero bambino mi raccontava della guerra dov’era stato soldato”.