Wolf Creek 2: l’Australia una terra di psicopatici.

A ben due anni di distanza dalla presentazione al Festival di Venezia, arriva nelle sale italiane il 10 giugno, distribuito da Medusa, Wolf Creek 2 – La preda sei tu, l’horror-splatter dell’australiano Greg McLean che riporta in scena il Mr. Crocodile Dundee dei serial killer.

wolfcreek21Nel 2005, il giovane Greg McLean esordiva nel lungometraggio proprio con Wolf Creek, un torture porn – come in gergo sono definiti i film con torture cruente in bella mostra – che cercava di dare una fantasiosa spiegazione ai numerosi casi reali di sparizioni di persone nell’outbreak australiano. Il film, presentato a Cannes lo stesso anno, è diventato un piccolo fenomeno di culto, spesso considerato “la versione sadica di Mr. Crocodile Dundee” o “la risposta australiana a Non aprite quella porta”. L’ottimo film di McLean si è guadagnato nel tempo la nomea di cult, tanto che, a distanza di otto anni, il regista – che nel frattempo ha diretto l’altrettanto ottimo horror con coccodrillo assassino Rogue – ha deciso di farne un sequel.

Protagonista di Wolf Creek 2 è sempre Mike Tylor, bifolco locale interpretato ancora una volta dal magnifico John Jarratt, che qui viene promosso a vero mattatore (in tutti i sensi), in quanto il film si incentra interamente su di lui.

wolf creek 2I primi 20 minuti di Wolf Creek 2 sono chiaramente un tentativo di replicare l’atmosfera dell’episodio precedente, con due turisti tedeschi pronti ad essere massacrati dal cacciatore Mick Taylor una volta accampatisi nei pressi del cratere di Wolf Creek. Ma McLean vuole giocare con i suoi spettatori: prima un folle inseguimento su strada che termina nel più cruento dei modi, poi un massacro al cratere, con uno smembramento così realistico da far accapponare le budella. E da qui il film è una continua sorpresa perché nulla e come sembra, c’è un continuo passaggio di testimone e a fare da trait d’union all’interno di questo folle slasher movie on the road è proprio il villain.

WolfCreek2La struttura di Wolf Creek 2 sembra ricordare quella del sempre troppo sottovalutato Non aprite quella porta – Parte 2 di Tobe Hooper, che fornì ispirazione anche per quello che ad oggi è il miglior film di Rob Zombie, La casa del Diavolo. Alla furiosa costruzione attorno al villain, va ad aggiungersi una voluta assonanza con The Hitcher – La lunga strada della paura, il celebre thriller di Robert Harmon con Rutger Hauer nei panni del folle autostoppista, che qui viene in parte ricalcato nel momento in cui entra in scena il povero Paul.

Finale ultra-gore per un film che è altamente sconsigliato ai deboli di stomaco, ma che è una goduria immensa per chi certo cinema di genere lo apprezza a dovere.

Per alcuni versi persino superiore al primo capitolo, Wolf Creek 2 – La preda sei tu è il riscatto del cinema horror in sala, un ottimo prodotto come non se ne vedeva da un pezzo.

Roberto Giacomelli

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