Barnaba soffre della sindrome di Peter Pan, Jacopo è vittima della sindrome dell’abbandono e Sonia soffre della sindrome di Stendhal. Sono questi i tre personaggi protagonisti del film “A Napoli non piove mai” al cinema dal 1° ottobre. La pellicola segna l’esordio alla regia dell’attore partenopeo Sergio Assisi.
Dopo l’ennesimo litigio col padre, che ogni giorno gli ripete di trovarsi un lavoro stabile e la rottura con la fidanzata che lo accusa di soffrire della sindrome di Peter Pan, Barnaba (Sergio Assisi) decide di andare via di casa. L’unico a dargli ospitalità è Jacopo (Ernesto Lama), un suo vecchio compagno di scuola che soffre della sindrome dell’abbandono, e che tenta continuamente il suicidio. Intanto in una città del nord Sonia (Valentina Corti), che ha appena discusso la tesi di dottorato, pur di sfuggire al padre che la vorrebbe a lavorare in azienda con lui, decide di accettare un lavoro di restauro in una piccola chiesa di Napoli. Il problema è che soffre della sindrome di Stendhal che la fa svenire di fronte alle opere d’arte. Certo che San Gennaro possa fargli il miracolo di ricaricargli il bancomat, Barnaba continua a pregare il santo proprio nella chiesa dove arriva Sonia per restaurare un dipinto. L’incontro tra Barnaba, Sonia e Jacopo porterà questi tre personaggi a superare le rispettive “sindromi” e affrontare la vita con ottimismo e positività, come se ci fosse sempre il sole, convinti che tanto a Napoli non piove mai.
“A Napoli non piove mai – afferma il regista – nasce dalla volontà di raccontare una storia semplice, che mostri il cuore e il sentimento di un Sud sempre pronto a stupire. Con tutti i suoi tesori nascosti, culturali e paesaggistici. Questa commedia racconta la filosofia di vita di un popolo, che non si arrende alle difficoltà e continua ad inseguire i propri sogni. Un popolo che ha una grande capacità di risolvere i problemi in modo originale e talvolta grottesco. Dialoghi divertenti, attuali, veloci e mai banali pongono l’accento anche sulle problematiche sociali e generazionali: scontro padre figlio, ricerca del proprio posto nel mondo, scontro tra realtà e desideri. I tre protagonisti iniziano un percorso fatto di amicizia, di amore e di ritrovata allegria, che consentirà ad ognuno di loro di trovare la propria strada, anche attraverso gli intrecci con gli altri personaggi, che fanno da cornice. Nella storia, Barnaba dopo aver stravolto la vita di Jacopo, incontra Sonia, che sconvolgerà la vita di tutti, la propria, quella di Jacopo e quella di Barnaba.
“Il film – afferma Sergio Assisi – è una commedia dal lieto fine che racconta che, comunque vada, bisogna sempre inseguire i propri sogni. Napoli, fa da scenario a tutte le vicende. Una Napoli vera, ma fantastica. Cruda, ma sorridente. Un mondo a parte dove tutti cercano di sorridere anche nella disgrazia. Quel posto dell’anima dove vuoi credere che appunto… non piove mai! La Mela è uno degli elementi ricorrenti del film, il testimone che di mano in mano passa per ogni personaggio della storia. Un pretesto scenico per rappresentare che alla fine ogni piccola strada può portare ad una grande svolta. Quello che si ottiene, inseguendo il proprio sogno, sarà invece quello di cui si ha più bisogno”.
Sergio Assisi, nato a Napoli, inizia a scrivere racconti e a girare sketch a 12 anni. Nel 1992, accede all’Accademia D’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli e da qui una lunga serie di spettacoli che gli consentono di cimentarsi nei generi più diversi che vanno dalla tragedia greca alla commedia classica napoletana di Eduardo Scarpetta, dalle tragedie di Shakespeare alla commedia dell’arte di Goldoni, e il teatro contemporaneo. Il 1998 segna l’esordio cinematografico come protagonista del film Ferdinando e Carolina di Lina Wertmuller per il quale viene candidato al Globo d’Oro come migliore attore. Nel 2001 è il protagonista de L’uomo della fortuna, nel 2003 gira L’attentatuni, Ics – L’amore ti dà un nome, nel 2014 Guardiani delle nuvole. Per il film Amore e libertà – Masaniello, nel 2006 vince il premio come migliore attore protagonista al Festival del Cinema di Salerno. Nel 2012 gira C’è sempre un perché e nel 2014 Fratelli unici di Federici. Anche per il piccolo schermo dà vita a diversi personaggi, passando con disinvoltura dai ruoli in costume a quelli contemporanei nel 2005 in Elisa di Rivombrosa, nel 2006 Graffio di tigre, Assunta Spina, Mannaggia alla miseria di Lina Wertmuller ed è Umberto nelle prime due stagioni della fortunata serie Capri. Prende parte alla miniserie Le ragazze dello swing. Nel 2010 gira, da protagonista, la serie mistery Zodiaco – Il libro perduto, e interpreta Il commissario Nardone nell’omonima serie. Nel 2012 è nel cast dell’ottava edizione di Ballando con le Stelle. Nel 2013 è protagonista della commedia Una coppia modello, tv movie per la Rai.
Nel 2015 gira la serie tv per Mediaset Rimbocchiamoci le maniche, per la regia di Stefano Reali, al fianco di Sabrina Ferilli. Tra il 2008 e il 2009 insieme al fratello Dario, pubblica con la Mondadori Spazza Napoli, San Giuseppe, facci vincere lo scudetto fino al 3000, e Strapazza Napoli, ironici diari fotografici della città partenopea. Nel 2013, pubblica il suo primo romanzo Quando l’amore non basta, edito da Cairo editore. Con la sua casa di produzione Quisquilie Production produce nel 2014 una commedia teatrale in tournèe in tutta Italia nella stagione 2014/2015, Oggi sto da Dio.
Nel film fanno parte del cast anche Nunzia Schiano, Giuseppe Cantore, Sergio Solli, Antonella Morea, Gaetano Amato, Lucio Caizzi, Antonella Romano, Clotilde Sabatino, Magdalena Grochowska, Luigi Di Fiore, Massimo Andrei, Eliana Miglio, Giancarlo Ratti e Francesco Paolantoni.