Dopo lo straordinario successo avuto con “Quando la moglie è in vacanza” che in due stagioni di programmazione ha registrato il tutto esaurito nei teatri che lo hanno ospitato, Massimo Ghini ha deciso di misurarsi con la travolgente comicità di un testo mai rappresentato in Italia, l’autore è Florian Zeller ed è uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei.
“Un’ora di tranquillità” è una commedia moderna brillante e divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute esilaranti, è una macchina drammaturgicamente perfetta e geniale inventata da questo scrittore. In Francia questa spettacolo è stato il successo della stagione teatrale, l’hanno definita una spassosa, intelligente e geniale operazione da non perdere.
Il meccanismo della comicità presente nel testo consente di non dover ricorrere a imponenti adattamenti, anzi è proprio nel meccanismo utilizzato nella scrittura che si poggia la forza di questa commedia brillante, i personaggi hanno ciascuno un ruolo fondamentale nella vicenda, è come se fossero loro stessi gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già dalle prime battute del testo.
Si tratta di un’opera corale dove ogni attore deve legare la propria arte agli altri, Il personaggio “centrale” di “Un ora di tranquillità” è un uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità. E’ riuscito a rintracciare e acquistare un vecchio disco in vinile da un rigattiere ma mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a questo cimelio tutta una serie di eventi e personaggi lo interrompono, a cominciare dalla moglie che gli deve parlare di cose importanti del loro rapporto, al vicino di casa che lamenta disastri nella sua abitazione a causa dei lavori che sta facendo nel bagno e che con questa scusa irrompe nell’abitazione del vicino proprio mentre sta cercando di ascoltare il suo disco, ad un improbabile idraulico che invece di riparare i guasti provoca ulteriori disastri e come se non bastasse a questi si aggiungono ad altri amici, amanti e figli che irrompono sulla scena ignari e inconsapevoli di rendere impossibile al povero protagonista di godersi solo un’ora di tranquillità. Senza poterlo minimamente prevedere verranno alla luce, vecchi amori, tradimenti, bugie….. il tutto tenuto sempre sotto perfetto controllo e che invece irrompe con la genuinità del non programmato.
Il tempo di pace è praticamente un sogno irraggiungibile fino al momento in cui tutto si ferma e il disco viene finalmente preso per essere ascoltato….
L’abilità di Florian Zeller non è solo l’arte di gestire gli incidenti in un vortice in cui le collisioni sono inevitabili, lo fa brillantemente e con un gusto che amplifica il divertimento. Lo spettatore è invitato e sollecitato a conoscere la verità ma continua ad avere ben presente l’impossibilità di riuscire a sistemare la cose perché ci sono troppe varianti che interferiscono con quello che sembrava un banale progetto per trascorrere un po’di tempo anzi solo un’ora di tranquillità.