Il viaggio di Norm, dal Polo Nord a New York.

Un orso polare parlante assieme ai suoi amici, tre lemming dispettosi, raggiunge New York per salvare il Polo Nord dalle grinfie di uno spietato costruttore.

Il Viaggio di Norm, al cinema dal 4 Febbraio, è diretto da Trevor Wall e distribuito da Notorious Pictures. Ricco di canzoni, con una animazione accattivante, danze scatenate e tante risate,IlViaggioDiNorm_NY_PosterData Il viaggio di Norm dimostra che, per quanto freddo sia, non c’è nessun posto come casa propria.

L’orso polare NORM non sa andare a caccia, ma in compenso possiede un dono raro: come il nonno, che un tempo governava l’Artico, Norm riesce a parlare agli esseri umani. Quando VERA, la coraggiosa direttrice marketing di una società edile, si presenta nell’Artico per girare uno spot tv per promuovere case di lusso per il suo spregiudicato datore di lavoro, il costruttore miliardario MR. GREENE, Norm sa di dover fare qualcosa per salvare il suo habitat. Incoraggiato dal suo mentore, il gabbiano SOCRATE, Norm lascia la sua famiglia e si imbarca su una nave diretta verso la New York, insieme con tre piccoli e dispettosi – e quasi indistruttibili – lemming.

A Manhattan, dove gli insensibili newyorkesi lo credono un attore in costume da orso polare, Norm diventa improvvisamente una celebrità, con tanto di flash-mob a Times Square e inviti a talk-show televisivi. Ma è OLYMPIA, l’intelligente figlia di Vera, che lo aiuta a mettere in atto un piano per evitare che Mister Greene colonizzi l’Artico.

Parzialmente ispirato a uno degli animali più rappresentativi dell’Artico, il Vice Presidente Esecutivo della Family Entertainment di Lionsgate, Ken Katsumoto, si mise in comunicazione con la Splash Entertainment di Los Angeles per sviluppare una storia che avesse cuore, umorismo e, soprattutto, un eroe disadattato. “Era importante che il nostro protagonista avesse una caratteristica unica, percepita inizialmente come una debolezza ma che alla fine si dimostra essere un punto di forza”, spiega Katsumoto. “Simile al modo in cui Rudolph, la renna dal naso rosso, pensava che fosse un difetto avere un naso lucido, la debolezza di Norm – il saper parlare agli uomini e la sua capacità di provare emozioni – lo aiuta a realizzare il suo obiettivo, di salvare la sua casa da un folle costruttore di New York City.” il-viaggio-di-normAd accompagnare quel gigante buono di un orso nel suo viaggio, i produttori di Il viaggio di Norm gli mandano in comico aiuto tre pestiferi lemming. “Abbiamo pensato che sarebbe stato divertentissimo combinare Norm, la più grande creatura artica, con i lemming che sono piccoli e indistruttibili”, afferma Nicolas Atlan, uno dei produttori del film e Co-CEO della società di animazione Splash Entertainment. “Possono essere schiacciati, calpestati, investiti da un ascensore, ma come plastilina rimbalzano di nuovo nella loro forma originale”.

Il film è diretto da Trevor Wall, già regista della serie TV animata “Sabrina: i segreti di una strega”, “Hero: 108” e “Zevo-3”. “Abbiamo creato una storia che prende il via dall’impulso primordiale di Norm, quello di combattere per la sua casa”, dice Wall. “Così abbiamo pensato che sarebbe stato divertente vederlo in azione in quello che è probabilmente il luogo più impegnativo di tutti: New York.”

Ispirati dalle acrobazie dei lemming, che sfidano la fisica, i produttori hanno adottato un approccio stilizzato per raffigurare l’Artico. “I lemming sono molto un’idea da squash-and-stretch, così quando abbiamo costruito l’ambiente artico, abbiamo preferito un design più da cartone animato che super realistico”, spiega il regista Wall. “Abbiamo esaminato documentari sull’Artico per studiare i riflessi del ghiaccio, i cieli, le nuvole, i tramonti. Allo stesso tempo, abbiamo unito l’occhio di un fumettista al paesaggio”.

Il modello di casa futuristica piantata nell’Artico dal magnate immobiliare Mister Greene è stato ispirato dai famosi modelli non lineari di Frank Gehry, tra cui l’iconica Walt Disney Concert Hall di Los Angeles.

Per le sequenze di Manhattan, gli animatori si sono tenuti lontani dagli sfondi opachi 2-D. Hanno invece usato immagini computerizzate per costruire uno spazio urbano stilizzato, modellato direttamente sulla metropoli reale. “Volevamo che sembrasse davvero come se Norm fosse a New York e che la città stessa fosse un elemento molto importante nella storia. Siamo particolarmente orgogliosi delle scene di ballo a Times Square e dell’inseguimento sul ponte di Brooklyn”.

Per l’abitazione di Vera e Olympia, gli animatori hanno creato un realistico e angusto appartamento di New York. “Il team di design inizialmente aveva proposto un grande e splendido loft, uno di quelli in cui tutti noi vorremmo vivere”, dice Atlan. “Poi Ken ha fatto notare che le due non sarebbero mai potute essere in grado di permettersi tanto spazio in città, così abbiamo cambiato la loro casa in questo piccolo appartamento con un piccolissimo corridoio, in cui Norm deve schiacciarsi per passare”.

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