Dal 1999, anno di messa in onda del primo episodio ‘Il ladro di merendine’, il personaggio inventato dalla magica penna di Andrea Camilleri, interpretato da Luca Zingaretti, è diventato amico imprescindibile del pubblico di Rai1, conquistando ad ogni film nuovi spettatori e consensi unanimi.
La più acclamata collection di tv movie torna su Rai1 con due nuovi appuntamenti: “La giostra degli scambi” e “Amore”. Dietro la macchina da presa, ancora una volta, l’occhio attento di Alberto Sironi, lo storico regista della serie firmata dalla Palomar con la partecipazione di Rai Fiction, prodotta da Carlo degli Esposti e Nora Barbieri con Max Gusberti. Si comincia lunedì 12 febbraio con il film “La giostra degli scambi”, tratto dall’omonimo romanzo edito da Sellerio, in cui Salvo Montalbano sarà chiamato, insieme al suo fidato gruppo di amici e colleghi, a indagare su due strane vicende di cronaca nera apparentemente non collegate e molto distanti l’una dall’altra per modus operandi e movente. Ma le apparenze, come l’istinto di Salvo sa, spesso ingannano e non poco. Si continua lunedì 19 febbraio, sempre in prima serata, con il tv movie “Amore” tratto dai racconti di Camilleri e dalle raccolte “Un mese con Montalbano” (Sellerio Editore) e da “Gli arancini di Montalbano” (Mondadori).
Sullo sfondo dell’assolata cittadina di Vigata ritroveremo Salvo Montalbano intento a investigare sulla misteriosa scomparsa di Michela, una bellissima ragazza dal passato travagliato e dal presente più che mai sfuggente. La sua storia riporta Salvo a riflettere su un sentimento conosciuto, ma anche fortemente tenuto a bada, dall’eterno fidanzato Montalbano: l’amore. L’impegno per fare chiarezza sulla vicenda di Michela servirà al commissario a riscoprire tutte le sfumature di un sentimento, quello per la sua Livia, che a volte avverte di aver erroneamente dato per scontato.
Nel cast dei due tv movie – arricchiti da una nuova colonna sonora – ci sono accanto a Luca Zingaretti come sempre Cesare Bocci (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Fazio), Angelo Russo (Catarella), con la partecipazione di Sonia Bergamasco nel ruolo di Livia.
Con questi due nuovi episodi la più fortunata, premiata e acclamata tv movie collection arriva a 32 film complessivi. Il successo delle storie del commissario di Vigàta, oltre alle prime visioni sempre vincitrici della serata, ha raggiunto, nelle ultime serie, punte di ascolto di ben oltre i 10 milioni di spettatori e il 40% di share, e si è consolidato negli anni anche grazie alle repliche che hanno allietato le serate degli italiani con oltre 140 emissioni in prima serata, continuando ad ottenere ascolti record anche al sesto o settimo passaggio televisivo.
Ma il successo de Il Commissario Montalbano non si ferma all’Italia, infatti è stata la prima serie italiana venduta all’estero e negli anni è stata trasmessa in oltre 60 paesi tra Europa e resto del mondo ottenendo un ottimo successo di pubblico anche in paesi molto diversi per audience come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Ma Montalbano è andato in onda in tutti i continenti dall’Asia al Sudamerica passando anche per l’Iran, facendo conoscere a tutto il mondo una vera e propria eccellenza audiovisiva italiana.
Per il regista “chi più di Camilleri ha saputo raccontare le mille anime dell’amore? Dal frenetico impulso degli innamoramenti giovanili, con quel desiderio ardente di bruciarsi nel piacere, alla quiete dell’amore coniugale, fino agli amori senili dove il desiderio si trasforma nella tenerezza. Nei nuovi episodi La giostra degli scambi e Amore il maggiore indiziato è ancora una volta l’amore. “Nell’amore, che è lo stato d’animo più ricco di illusioni, la più dritta strada al piacere è il dolore” scrive Leopardi. Camilleri va oltre il dolore, ci porta sulla strada del più efferato delitto, del più assurdo sacrificio al dio crudele dell’amore. Nel primo film, “La giostra degli scambi”, lo spettatore assiste a una serie di strani indizi in un paesaggio stralunato. Il commissario Montalbano è trascinato dalla pantomima di una serie di vicende al limite del grottesco, non riesce a decifrare i segnali e, per la prima volta, sembra sul punto di arrendersi. La scomparsa dei due giovani amanti Marcello e Silvana è come il sasso in uno stagno: increspa per un attimo la superficie, poi tutto si placa. Assistiamo ad una serie di episodi che sembrano non avere alcuna relazione tra loro. Solo il caso consegna a Montalbano un ultimo tassello che ci porta rapidamente alla soluzione. Al regista il compito, in questo film, di muoversi nel grottesco fino alla scena finale, quando entra con lo spettatore nella camera della morte. Lascia il commissario solo nella gelida aria di morte a immaginare il più assurdo dei delitti. Mai come in questa storia assistiamo alla contrapposizione tra vecchi e giovani, ed è ancora una volta l’amore la linea di demarcazione tra i due schieramenti. Nella seconda storia “Amore” il titolo racconta un’altra lettura del sentimento. La gelosia. La gelosia cieca degli amori passati che non possono essere cancellati dalla memoria. E l’infinita tenerezza di amori perenni che non vogliono finire. Conosciamo due vecchi attori di teatro che sono tornati a Vigàta per finire insieme i loro giorni. Montalbano li scopre una notte, mentre si preparano all’ultimo viaggio, provando la scena come in una commedia dell’assurdo. Entriamo nella vita di Saverio Moscato, che avvelena il suo amore per la povera Michela Prestia, per la folle pretesa di cancellare il passato. Persino Montalbano, in questo film, cade nella trappola. Accecato dalla gelosia costringe Catarella a macchiarsi di una improbabile indagine. Navigando goffamente sulle pagine di un social network il commissario crede di scoprire il ritorno di fiamma di un amore giovanile di Livia”.
“A sciogliere i nodi delle vicende – conclude Alberto Sironi – sono gli esiti finali, imprevisti e sorprendenti insieme. Ancora una volta Camilleri ci consegna un finale aperto. Porta i suoi personaggi al compimento degli amori, a volte tragici, a volte comici, a volte teneri e consolatorii”.