La fattoria ‘tricolore’.

tre terrAl Roma Fringe Festival i Tre Terrieri racconteranno il 24, 25 e 27 giugno la politica italiana terra terra.

Angelo Sateriale, Fulvio Maura e Roberto Di Marco sono i protagonisti dello spettacolo, scritto e diretto dai tre, versione integrale dell’omonimo corto vincitore del concorso “Autori nel cassetto, attori sul comò 2013” e versione teatrale della serie web “Tre Terrieri – La politica terra terra”, prodotta con il sostegno di un crowdfunding diffuso in rete.
Il tema principale è la politica che tocca ognuno nella propria quotidianità: solo apparentemente distante dall’uomo della strada, ma in realtà intimamente vicina ai valori di tanti italiani.
La suggestione che plasma e attraversa l’intero spettacolo è ispirata a La Fattoria degli animali di George Orwell. Il testo, facendo propria l’orwelliana metafora della fattoria come microcosmo che rappresenta il macrocosmo della società, vuole trasporre sulla scena l’attuale situazione politica italiana, disperata, grottesca e surreale proprio come lo spettacolo.

La sceneggiatura si muove intorno alle gesta di tre fratelli che, dopo aver vissuto vite parallele attraverso esperienze diverse, si ritrovano, a gestire per la prima volta insieme la fattoria di famiglia, dopo la morte dei genitori.
Da qui litigi, fraintendimenti, risate e prese in giro si alternano in un testo serrato e pungente.

La storia è narrata in un dialetto inventato, nuovo, unico, ispirato alle sonorità del meridione, che nella bocca del più colto dei tre fratelli si fonde insieme a un latino maccheronico e divertente. Un dialetto che, seppur distante da quello parlato dal popolo, riesce a coglierne l’essenza.

robertTutto nasce dalla vittoria a un concorso di corti teatrali al Teatro Lo Spazio – racconta Roberto Di Marcodove abbiamo partecipato con l’omonimo corto teatrale, in gara con altri 70 partecipanti. Abbiamo passato 4 selezioni e siamo stati giudicati dal pubblico e da una giuria tecnica (giornalisti, psicologi, direttori di teatro, registi, attori: Edoardo Siravo, Grazie Di Michele della trasmissione ‘Amici’, Pietro De Silva del film ‘La vita è bella’, etc.). Abbiamo così sbaragliato la concorrenza, costituita anche da attori molto talentuosi, provenienti dalle migliori accademie di recitazione italiane come la Silvio D’Amico, lo Stabile di Genova…”.

E come siete passati dal teatro al web?
Abbiamo ricevuto un’ottima critica e ripetutamente ci è stato consigliato di fare cinema. È nata così l’idea della webserie: sei puntate on line su you tube dove raccontiamo in chiave allegorica la politica italiana. Una webserie finanziata in parte grazie a una raccolta fondi in rete: il cosiddetto crowdfunding che oggi va molto di moda.

1Come Orwell ironizzate sul totalitarismo?
In Tre Terrieri presentiamo in chiave allegoria l’attualità politica italiana, filtrata attraverso le vicende di tre fratelli terrieri alle prese con la gestione della fattoria di famiglia. La suggestione deriva da La Fattoria degli Animali di Orwell ma il nostro punto di vista è opposto: non il popolo ma i governanti, i politici appunto. Lo spettacolo propone due livelli di comprensione, che si amalgamano ma che consentono anche una lettura autonoma. Mi spiego: secondo i propri interessi si può riflettere sulla politica italiana contemporanea e sulle vicende che oggi la caratterizzano ma si può focalizzare l’attenzione anche solo sulla cornice, con le numerose schermaglie che nascono all’interno della fattoria e che sono scandite da tempi comici incalzanti e personaggi grotteschi. Raccontiamo la politica di oggi ma in maniera leggera.

2Vi schierate da una parte politica specifica?
No, non ci schieriamo. Il racconto presenta tre differenti punti di vista, narrati dai fratelli che si ritrovano dopo anni insieme nella fattoria. Quasi come in un esercizio di stile di Queneau, la stessa trama è raccontata in tre modi diversi, ognuno con uno specifico stile di narrazione. Alla fine sarà lo spettatore, secondo le proprie convinzioni, le proprie attitudini e la propria sensibilità a trarre le conclusioni e scegliere con chi schierarsi.

Avete idea di proseguire lo spettacolo in tour?
Il Teatro Lo Spazio, grazie alla vittoria, ci ha inserito nella sua stagione teatrale e siamo stati in cartellone con nomi importanti: Enzo Iacchetti, Paolo Triestino, Roberto Herlitzka, solo per citarne alcuni. Abbiamo, inoltre, iniziato a vendere lo spettacolo e, nei mesi scorsi, abbiamo fatto una piccola tournée che ha previsto oltre a Roma, anche Avellino e Modena ma non escludiamo che si amplierà (abbiamo appena iniziato!). Puntiamo molto sulla visibilità che una vetrina internazionale come il Roma Fringe Festival può dare e siamo orgogliosi di fare parte di questa rassegna.

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