“She’s funny that way”

Non ha deluso il ritorno sul grande schermo di Peter Bogdanovich, classe 1939, il regista di classici come L’ultimo spettacolo, Bersagli, Ma papà ti manda sola? e Rumori fuori scena. Presentata al Fuori Concorso “She’s funny that way” è una leggera (nel senso più alto e nobile del termine) e garbata commedia ambientata tutta a New York.

shes-funny-that-wayIl protagonista Arnold Albertson (interpretato da Owen Wilson) è un regista teatrale di successo, arrivato nella Grande Mela per mettere in scena la sua ultima produzione a Broadway. La prima sera che Arnold si trova in città richiede la compagnia di una escort a un servizio apposito il quale gli manda una giovane e affascinante ragazza: Isabella (Imogen Poots). Nel corso della serata Arnold (il salvatore di giovani ragazze squillo) le regala 20 mila dollari. In cambio però Isabella dovrà lasciare il suo lavoro per intraprendere la carriera dei suoi sogni: l’attrice. Isa tempo dopo si presenterà ad un provino, proprio per la parte di una ragazza squillo, qui scoprirà che il regista è proprio il suo cliente buon samaritano. Da questo momento in poi sarà un vortice di situazioni comiche e inaspettate.

La pellicola è un chiaro omaggio alle grande tradizione delle sophisticated comedy di Lubitsch e Howard Hawks, piene di equivoci ed esileranti gag. Il film è stato scritto insieme a sua moglie Louise Stratten (sorella della seconda compagna del regista, la playmate Dorothy, uccisa dal marito geloso nel 1980) e prodotto da Wes Anderson e Noah Baumbach.

bogdanovic1Racconta Bogdanovich: “L’idea ci è venuta molti anni fa a me e a Louise quando giravamo a Singapore il film “Saint Jacques” sulla figura di un protettore. Avevamo scritturato una serie di escort che ci raccontavano quanto avrebbero voluto cambiare vita. Abbiamo cercato di aiutarle pagandole più che potevamo. Qualche tempo dopo io e Louise avevamo bisogno di pensare a qualcosa di leggero, che facesse ridere, e ci è rivenuta in mente la storia di un uomo che aiuta le prostitute e le paga per cambiare vita”.

Nel ruolo di Arnold si possono vedere dei rimandi ad un’altra interpretazione dell’attore Wilson, lo sceneggiatore sognatore di Midnight in Paris. In conferenza stampa afferma Owen Wilson: “Credo che ci siano sicuramente delle affinità tra i due personaggi e in entrambi c’è qualcosa di me. La sensazione sul set a New York è stata simile a quella di Parigi. È il regista a creare l’atmosfera del film ed entrambi, Allen e Bogdanovich, sono due gentiluomini del cinema. Sanno dare sostegno all’attore in modo tale che senti sempre tutto sotto controllo, con qualcuno che sa guidarti”.

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