Basato sul personaggio dell’eroe più anticonvenzionale della Marvel Comics, Deadpool racconta la storia di Wade Wilson: un passato come ex membro delle forze speciali che, dopo essere stato sottoposto a un esperimento illegale che gli dona poteri di guarigione accelerata, diventa un mercenario. Armato con le sue nuove abilità, e con un cinico e contorto senso dell’umorismo, Deadpool dà la caccia all’uomo che ha quasi distrutto la sua vita.
La leggenda dei fumetti Marvel, Stan Lee, qui produttore esecutivo con anche un divertente cameo nel film, è il più grande fans di Ryan Reynolds, protagonista e produttore di Deadpool. “Non c’è mai stato un personaggio come Deadpool e Ryan Reynolds lo interpreta come se fosse nato per farlo – dice Lee -. Proprio come Robert Downey Jr. è nato per essere Iron Man, non si può immaginare nessun altro, a parte Ryan, come Deadpool”.
Reynolds si è calato nelle mille sfaccettature (spesso intrecciate) del personaggio. “Nell’universo fumettistico Deadpool è un uomo completamente calato nella realtà contemporanea con l’abilità di sparare sempre la battuta giusta, soprattutto facendo riferimento alla cultura pop, nel momento peggiore possibile – scherza Lee -. Questa è la caratteristica più interessante per me e che allo stesso tempo lo rende senza limiti”.
Tim Miller, che fa il suo debutto alla regia in Deadpool, osserva: “Penso che la personalità e il DNA di Ryan siano stati davvero infusi nel personaggio. Questa sorta di simbiosi sin dal principio è il motivo per cui Ryan è stato così attratto da Deadpool sin dal primo momento”.
“Ryan ha un grande senso dell’umorismo, è molto rapido e il personaggio gli è veramente entrato dentro – sostiene Reese -. E’ diventato in un certo senso il nostro ‘Rilevatore di Deadpool’. Ogni volta che ci stavamo allontanando dal giusto tono o che stavamo scrivendo in un modo che non sentiva esattamente nel modo giusto, Ryan diceva: ‘Non credo che suoni come Deadpool’. Sapevamo che era il miglior giudice, perché Ryan conosce e ama il fumetto e ha assimilato la voce e il senso dell’umorismo di Deadpool”. “Abbiamo cercato di restare il più possibili aderenti al personaggio – aggiunge Reynolds – “Abbiamo portato avanti l’idea che Deadpool fosse consapevole di essere un anti-eroe dei fumetti. Questo ci ha dato la libertà di raccontare la storia in un modo del tutto fuori dagli schemi. Occupiamo uno spazio che nessun altro comicmovie ha o potrà mai avere”.
Deadpool è altrimenti noto come il “Mercenario Chiacchierone”, ovviamente per una buona ragione. “Molti dei film sui fumetti ti danno l’idea che potresti vederli anche senza il sonoro e comunque capire cosa sta succedendo – osserva Reese -. Noi invece ci siamo dedicati al dialogo e abbiamo voluto che voi sentiste la voce e le battute sagaci di Deadpool. Questo non è uno di quei film in cui l’eroe resta in silenzio per 15 minuti. In Deadpool gli altri personaggi non riesco ad aprire bocca nemmeno per rispondere, perché lui riempie costantemente i silenzi con storielle lucidamente folli”. Deadpool è una figura unica nel Marvel Universe. Fabian Nicieza e Rob Liefeld lo hanno creato dandogli un atteggiamento spesso non supereroistico. Una controparte sarcastica degli eroi e dei cattivi che si sentono superiori a tutti e che popolano gli altri fumetti della Marvel; Deadpool spara costantemente battute taglienti e rompe la ‘quarta parete’ rivolgendosi al suo pubblico.
Miller, il regista, ci restituisce un’incarnazione cinematografica di Deadpool con una storia che salta avanti e indietro nel tempo. Il film è tutt’altro che prevedibile, pur restando accessibile a tutti quelli che non hanno mai visto prima il Mercenario Chiacchierone. Il fascino del personaggio è, in parte, dovuto al suo contorto senso dell’umorismo. “E’ davvero magnetico – osserva Reynolds -. Deadpool mantiene sempre una visione luminosa e ottimistica della vita, anche se la sua fa abbastanza schifo. Voglio dire che è stato orribilmente sfigurato dagli esperimenti che gli hanno dato i suoi poteri, non riesce a trovare l’amore ed è pure un po’ folle”.
In realtà, nel film nasce una struggente storia d’amore tra Wade e Vanessa Carlysle, che si innamorano proprio per i loro difetti che diventano attrazione invece del contrario. Vanessa ha avuto un’infanzia difficile e sta vivendo una vita piena di rimorsi. Quando Wade la incontra è una prostituta e decidono di imbarcarsi insieme in una missione per diventare persone migliori. “Volevamo che Vanessa fosse qualcuno in grado di riempire la scena, non è una damigella in pericolo e, quando si mette gravemente nei guai, fa tutto il possibile per uscire da quella situazione prendendo a calci chiunque la ostacoli -osserva Reynolds -. Morena Baccarin ha incarnato Vanessa perfettamente sin dall’inizio”.
“Vanessa è un personaggio totalmente diverso da qualsiasi altro che abbia mai interpretato, perché è una combinazione di intelligenza, sex-appeal, freddezza e durezza – racconta la Baccarin -. Lei è un maschiaccio, ma allo stesso tempo molto femminile. E’anche una combattente ed è veramente soddisfacente vedere un personaggio femminile in un film di supereroi che è tosto quanto il protagonista, ha qualcosa da dire, e ha le palle”.
La nemesi di Deadpool, invece, è Ajax, interpretato da Ed Skrein. Ajax è l’artefice della trasformazione di Deadpool. “E’ il responsabile del progetto Arma-X ed è un sadico bastardo”, osserva Miller. Ajax gode nel torturare Wade durante il processo che trasforma lui in Deadpool e il suo viso in una maschera di cicatrici. Ajax – il suo nome di battesimo è Francis (ed è meglio credere che Deadpool possa sparare a raffica battute su questo) – ha subito lo stesso trattamento potenziante di Wade. Le sue capacità includono agilità e forza potenziate, insieme ad una diminuzione del dolore e delle emozioni umane. Ajax non prova né empatia, né simpatia e non ha scrupoli a tormentare qualcuno come semplice mezzo per un fine. Il braccio destro, peraltro “muscoloso”, di Ajax è Angel Dust, una bellezza statuaria dotata di incredibili capacità fisiche. Fa i lavori sporchi al suo posto con grande passione peraltro. “Il superpotere di Angel Dust si basa fondamentalmente sul fatto che è in grado di usare la sua adrenalina per creare una superforza – osserva Gina Carano, ex campione internazionale di arti marziali miste -. E’ un po’ come quei cavalli che si lasciano a briglia sciolta per farli correre di più. Mi sento come se Ajax avesse le redini in pugno e Angel Dust dicesse: ‘Oh, io sono pronta, lasciami andare!’”. C’è una linea sottile che divide questi nemici e gli “alleati” mutanti di Deadpool: Testata Mutante Negasonica e un gigante chiamato Colosso. A parte i suoi poteri che la rendono una sorta di testata nucleare vivente, da cui uno dei nomi più fighi tra i supereroi, TMN è per molti versi una tipica ragazza ribelle adolescente. È troppo favolosa per la scuola, è scostante e sarcastica. Colosso, creato in CGA, può trasformare la sua pelle in acciaio e in Deadpool si è preso un break dal suo impegno come uno degli X-Men. E’ stato nominato come mentore di TMN.